ROUGH TRADE BODY 07
words and music by Tania G Rizzo
© 1996-1997 Tania G - ConCept Italia



Appena arrivata a Bologna feci un po' di conoscenza con l'ambiente immediatamente circostante, ovvero i miei vicini di casa. Non che fosse una cosa del tipo "hai un po' di zucchero ?" ma quasi. Al piano di sotto abitava una ragazza che gestisce un salone di parrucchiera.

Lei aveva un fidanzato ufficiale, di quelli che litigano se la domenica non sei disponibile per andare al mare. Così facemmo comunella femminile.

Il nostro stile nella frequentazione ha sempre corrisposto ad un rapporto fraterno, come se tra le nostre stanze non ci fosse in effetti un pianerottolo e due rampe di scale. Non solo pigliammo da subito l'abitudine di vederci ad ogni ora del giorno e della notte, ma anche ad intrattenerci nello stesso lettone e farci confidenze intime, o ad elaborare piani strategici.

Io, da parte mia, misi tutta l'inquietudine della ragazza sola appena arrivata in una grande città. Poi ci furono tutti quei fatti del Videotel, e la nostra amicizia ne venne fuori rinforzata.

Lei invece aveva quelle discussioni occasionali con il fidanzato, così la mia presenza le permetteva di essere un poco crudele nei confronti di lui, e io, che non ho la patente, ne approfittavo per passare lunghe serate in giro per Bologna in sua compagnia. Credo, alla fine di tutto, che il nostro rapporto fosse sostanzialmente del tipo madre-figlia, essendo io la figlia.

Tra me e lei ci sono alcuni anni di differenza, ma non è questo il motivo. Probabilmente è più una questione di carattere, e quello di cui avevo bisogno io, era quello che lei aveva bisogno di dare.