ROUGH TRADE BODY 05
words and music by Tania G Rizzo
© 1996-1997 Tania G - ConCept Italia
Il periodo nel quale frequentai la palestra non fu molto proficuo. Feci qualche amicizia, e ci si intratteneva all'uscita, facendo tutti quei discorsi da bar, versione femminile. Io passavo per la persona più sofisticata di tutte, così, dopo un entusiasmo iniziale da parte loro, ci fu un naturale ed implicito commiato. L'ambiente universitario fu, come primo impatto, il contrario esatto, anche se le mie zone di penombra permettevano che suscitassi un interesse che, data l'età delle persone del gruppo, si manteneva tranquillamente all'interno degli aspetti più ludici. Io finii con soppesare l'argomento "sesso" con dovuta astuzia, e diffusi una regola secondo la quale di tutto si poteva parlare, ma a quattr'occhi, e solo a monte di una affettuosa amicizia, o almeno tentata tale. Questo ovviamente finì col comportare che la maggior parte dei discorsi sulla mia persona venissero fatti in mia assenza, ma, per quanto impossibile, avevo sempre la presunzione di gestire un poco la chiacchiera. E significava per lo più che ci fossero dei miei amici che mi presentavano l'amico dell'amico, del tutto casualmente, e questo amico estremo era invece già un mio fan sfegatato. Lo spirito di branco che avevo ritrovato anche nell'ambiente universitario era favorito dal fatto che avevamo costituito un clubbino al quale erano state rese disponibili delle strutture per aggregarsi. Qui si lavorava anche su un progetto del Comune, legato alla telematica, e disponevamo dell'hardware necessario per attuare connessioni con altri elaboratori remoti. Data la mia esperienza con il Minitel francese venni ribattezzata "Cuore di Tania", o almeno questo era il concetto. |