Vi immaginate se due giocatori di scacchi che, giocata da poco una partita o, perchè no, discutendo la posizione di uno studio o di un problema scacchistico, cercassero di ricordarne le mosse e le varianti possibili? Si potrebbero sentire certamente frasi di questo tipo:
"Se io ad un certo punto portavo il mio alfiere campochiaro lì... Ti ricordi? Attaccavo persino la tua torre!"
Ma in che punto, scusa?, replica l'altro, perplesso. "
Li, sulla destra, esattamente dopo che tu avevi spinto il tuo pedone proprio per minacciare il mio alfiere...
"L'alfiere che stava vicino al mio cavallo, vuoi dire ?"
"Ma no, parlo dell'altro mio alfiere, quello che era dietro all'altro tuo cavallo!".
E cosi via discorrendo astrattamente, sempre con grande confusione, senza riuscire a "visualizzare" la posizione, nè quindi tutte le varie mosse che, ovviamente, non potrebbero essere ricordate con estrema precisione.
Infatti, se ci si vuole occupare di scacchi con una certa serietà, ed essere quindi anche in grado di "leggere" la scacchiera, potendo cosí annotare ogni mossa della propria partita, è necessario assimilare un'altra particolarità importantissima riguardante la scacchiera, e cioè il sistema di annotazione "algebrico"; ritorniamo, per un momento, ai concetti di "colonna e di traversa" e vedrete sarà tutto più semplice!
La scacchiera ha le otto colonne verticali, contraddistinte da una lettera ciascuna dalla "a" alla "h" (per il Bianco e anche per il Nero, a partire dalla casella in basso a sinistra della scacchiera dal punto di vista del Bianco, quella è la colonna "a" e, proseguendo verso la destra del Bianco, "b", "c"...; in modo che, per entrambi i giocatori, le stesse colonne si identifichino allo stesso modo !)
e le otto traverse orizzontali, contraddistinte da un numero ciascuna dall'1 all'8 (per il Bianco e anche per il Nero, sempre a partire dalla casella in basso a sinistra della scacchiera dal punto di vista del Bianco, quella è la traversa "1" e, proseguendo verso l'alto, "2", "3"...; in modo che, per entrambi i giocatori, la stesse traverse si identifichino allo stesso modo !)
SCACCHIERA VISTA DAL LATO DEL NERO
SCACCHIERA VISTA DAL LATO DEL BIANCO
Lo sviluppo dello schema, dato dall'incrociarsi delle 8 lettere con gli 8 numeri genererà allora lo sviluppo algebrico "completo" della scacchiera, nel quale possiamo notare come ogni " casa" abbia una propria precisa identità !
Incrociandosi fra di loro, le colonne e le traverse generano le seguenti 64 case della scacchiera.
Pertanto diventa molto semplice annotare una partita che potrà così essere "registrata" e, quando si vorrà, consultata e studiata nuovamente. Nei tornei ufficiali c'è l'obbligo, per entrambi i giocatori, di segnare sia le proprie mosse che quelle dell'avversario, proprio per "registrare" sulla carta l'evolversi della partita.
Ma come si annotano le singole mosse ?
E' semplice, basta scrivere, la casa di partenza e quella di arrivo del pezzo stesso preceduta dalla sigla del pezzo spostato.
Le sigle dei pezzi, in lingua italiana, corrispondono all'iniziale del pezzo stesso:
R = Re
D = Donna
T = Torre
C = Cavallo
A = Alfiere
tranne che per il
Pedone (che non ha alcuna sigla) leggip.htm
COME SI LEGGE UNA PARTITA DI SCACCHI ?
La propria partita di scacchi viene scritta con la notazione algebrica sul formulario (quando si è molto bravi può capitare anche di leggerla su qualche libro) e quando volete rivederla per studiarla vi basterà "riprodurla" fedelmente sulla vostra scacchiera preferita !
Se la vostra scacchiera non ha le scritte delle 8 lettere per le colonne e degli 8 numeri per le traverse, vi basterà cercare di ricordare dove stanno.
- le otto colonne verticali, hanno una lettera ciascuna (dalla "a" alla "h"): per il Bianco e anche per il Nero, a partire dalla casella in basso a sinistra della scacchiera dal punto di vista del Bianco, quella è la colonna "a" e, proseguendo verso la destra del Bianco, "b", "c"...; in modo che, per entrambi i giocatori, le stesse colonne si identifichino allo stesso modo !
- le otto traverse orizzontali, hanno un numero ciascuna (dall'1 all'8): per il Bianco e anche per il Nero, sempre a partire dalla casella in basso a sinistra della scacchiera dal punto di vista del Bianco, quella è la traversa "1" e, proseguendo verso l'alto, "2", "3"...; in modo che, per entrambi i giocatori, la stesse traverse si identifichino allo stesso modo !
SCACCHIERA VISTA DAL LATO DEL NERO
SCACCHIERA VISTA DAL LATO DEL BIANCO
Lo sviluppo dello schema, dato dall'incrociarsi delle 8 lettere con gli 8 numeri genererà allora lo sviluppo algebrico "completo" della scacchiera, nel quale possiamo notare come ogni " casa" abbia una propria precisa identità !
Incrociandosi fra di loro, le colonne e le traverse generano le seguenti 64 case della scacchiera.
E queste sono le sigle dei pezzi in lingua italiana, corrispondenti all'iniziale del pezzo stesso:
R = Re
D = Donna
T = Torre
C = Cavallo
A = Alfiere
tranne che per il
Pedone (che non ha alcuna sigla)
Per quanto scritto sopra dovrebbe essere facile riprodurre una partita di scacchi: prendi subito la tua scacchiera partendo, ovviamente, dalla posizione iniziale.
Non preoccuparti, essendo la tua prima volta ci proviamo insieme e solo per poche mosse: dopo un pò di attenta pratica, vedrai quanto sarà facile anche per te !
Riproduciamo le poche mosse che contraddistinguono il famoso "Matto del Barbiere" !
1. e2-e4 (Inizia il Bianco che muove il pedone che si trova nella sua casa di partenza "e2"
e lo porta nella casa di arrivo "e4" aprendo le line principali all'Alfiere ed alla Donna)
1. ..., e7-e5 (prosegue il Nero che muove il pedone che si trova nella sua casa di partenza "e7"
e lo porta nella casa di arrivo "e5", proprio di fronte al pedone avversario in "e4"; aprendo le line principali all'Alfiere ed alla Donna)
2. Af1-c4 (continua il Bianco che muove l'Alfiere che si trova nella sua casa di partenza "f1"
e lo porta nella casa di arrivo "c4" sulla diagonale a2-g8 per un miglior controllo delle case "d5" e, soprattutto, "f7" quella vicina al Re avversario)
2. ..., Af8-c5 (continua il Nero che muove l'Alfiere che si trova nella sua casa di partenza "f8"
e lo porta nella casa di arrivo "c5" sulla diagonale a7-g1 per un miglior controllo delle case "d4" e, soprattutto, "f2" quella vicina al Re avversario)
3. Dd1-h5 (continua aggressivamente il Bianco che muove la Donna che si trova nella sua casa di partenza "d1"
e la porta nella casa di arrivo "h5" mettendo sotto attacco per la seconda volta il pedone nero "f7")
3. ..., Cg8-f6 (continua il Nero che muove il Cavallo che si trova nella sua casa di partenza "g8"
e lo porta nella casa di arrivo "f6" per attaccare subito l'aggressiva Donna bianca ma, purtroppo per lui e per il suo Re, è un gravissimo errore)
4. Dh5:f7 (continua il Bianco che portando la Donna da "h5" alla casa di arrivo "f7", cattura il pedone nero, ed essendo sostenuta dall'Alfiere in "c4", infligge lo Scacco Matto al Re Nero !!!)
A questo punto, se hai raggiunto la stessa posizione del diagramma seguente
vuol dire che, per questa famosa partita, hai riprodotto esattamente tutte le mosse: BRAVO !
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