A. R. P. A. (Accademia Romana Problema Artistico) Bollettino N. 3 del 15.2.1994 In questo numero vogliamo ringraziare il Dr. Aulino, Presidente dell'Accademia Scacchistica Romana (Via Re Tancredi n.8 - 00162 Roma Tel. 06-44233945), uno dei circoli più attivi della capitale, situato a circa 100 metri dalla fermata Piazza Bologna della Metro B (entrando da Via Lorenzo il Magnifico la prima stradina a destra) che, molto gentilmente, ci ospita, mettendoci a disposizione uno dei locali, per la nostra riunione problemistica mensile; riunione che, come al solito, è aperta a tutti quelli che si vogliono interessare della problemistica. Il nostro 'foglio informativo' è, in occasione della partenza del 5º Campionato Mondiale di composizione scacchistica a squadre (5º WCCT), di quattro pagine; partecipando alle riunioni è possibile avere i riferimenti utili per poter partecipare (sezioni, enunciati, nominativo del Capitano azzurro, ecc.). Questa volta presentiamo, soprattutto per i principianti, alcuni dei più ricorrenti elementari termini problemistici. Problema n.11 T.M. BROWN New York Albion 1860 Bianco: Rb6 Dh1 Te8 Tf2 Cb8 (5) Nero: Rd6 Cf7 c4 d5 e5 f5 (6) #2 Problema n.12 COMINS MANSFIELD 1º Premio Piatigorsky Ty 1969 Bianco: Rh5 Db3 Tc1 Tf3 Cf8 Cb7 Ag2 a7 d6 c5 a4 e2 (12) Nero: Rc6 De1 Ch6 Ce4 Ah4 Aa8 a6 d4 (8) #2 Problema n.13 TOMA GARAI (U.S.A.) 1ª M. O. "T. Olimp. Salonicco '84-'88" Bianco: Rg3 Tb1 Cd6 Cf4 Aa4 c6 (6) Nero: Rb6 Db8 Td8 Th4 Cb4 Cb2 Aa3 a7 a6 f7 c3 d3 (12) h#2 con 2 soluzioni INTRODUZIONE MINIMA AL PROBLEMA DI SCACCHI di Marco Bonavoglia Un problema diretto è un problema in cui il bianco muove e matta in un numero stabilito di mosse. Se il problema è risolubile in un minor numero di mosse è detto demolito. Anche demolito è un problema che abbia soluzioni diverse da quella (quelle) volute dall'autore. Nella terminologia dei problemisti un problema demolito è un non problema, la demolizione non è un difetto: cancella il problema. Terminologia elementare dei problemi diretti. Chiave la prima mossa della soluzione del problema. Nei problemi diretti la chiave è quasi sempre unica, in alcuni casi e in altri tipi di composizione possono esserci piú chiavi; queste non demoliscono il problema. Il problema è demolito quando esiste una soluzione non prevista dall'autore. Minaccia dopo la chiave, se il nero potesse passare, la continuazione che porta al matto è detta minaccia; se tale minaccia non esiste il problema è detto a blocco. Difese dopo una chiave con minaccia, le mosse nere che parano la minaccia. In un problema a blocco le mosse nere sono dette varianti, anche se spesso vengono indicate impropriamente come difese. Le difese impediscono il matto della minaccia, ma permettono un nuovo matto. Un problema è arricchito dalla presenza di difese, anzi se la minaccia è imparabile è molto debole. Tentativo una prima mossa del bianco che risolverebbe il problema se non fosse per una e una sola difesa del nero. Gioco Virtuale Il gioco (inteso come difese e matti) che segue ad un tentativo. Spesso abbreviato in G.V. Gioco Apparente le mosse nere a cui, nella posizione iniziale, segue già un matto bianco. Spesso abbreviato in G.A. Duale quando a seguito di una mossa nera, il bianco ha piú modi di mattare, questi matti si dicono duali. Un duale rappresenta un difetto piuttosto grave. Mentre in passato si controllavano i duali a seguito di tutte le mosse nere, oggi si tende a considerare duali solo quelli che seguono le difese. La distinzione fra i due tipi di duali, che come detto sta diventando obsoleta, è in duale minore quando il duale si presenta dopo una mossa nera che non para la minaccia; duale maggiore quando si presenta dopo una minaccia. Il duale maggiore è tuttora considerato un difetto molto grave: a meno di casi particolarissimi, un problema con duale maggiore non riceverà mai premi o menzioni in un torneo. Tema l'idea che il compositore ha inteso svolgere con il problema. Sebbene popolari fino al secolo scorso, problemi in cui la soluzione sia difficile, ma che non svolgono alcun tema, non sono oggi tenuti in grande considerazione. Come deve essere la chiave di un problema diretto ? Molti sanno che in un problema la chiave non deve essere né uno scacco né una cattura; questo è del tutto sbagliato, ma non è preciso: per essere "bella" la chiave non deve limitare i movimenti del nero; è ovvio che uno scacco obbliga il nero a pararlo, e una cattura diminuisce i movimenti del nero. E' però importante ricordare che un problema con chiave di scacco è, a meno di casi particolari, semplicemente impoverito, ma resta sempre un problema corretto. Il Tema è l'essenza del problema; come già detto un problema senza tema non è oggi considerato. Comporre un problema che abbia soluzione difficile o una "bella" combinazione di matto è tempo perso (a parte ovviamente la soddisfazione personale!!), sia perché verrà molto difficilmente preso in considerazione dal giudice, sia perché è quasi sicuramente anticipato da un problema del secolo scorso! Cos'è esattamente un tema? Come abbiamo detto la chiave di un problema dovrebbe ampliare il gioco del nero; dopo la chiave ci saranno perciò molte difese (o varianti) nere; a ognuna di queste difese ci sarà un matto. Il tema è un legame logico fra le difese e i matti, sia da un punto di vista formale (le stesse mosse con matti diversi ecc.) sia da un punto di vista "scacchistico", ovvero di effetti (bianchi e neri) attivi e passivi. Per chiarirci una difesa ha almeno due effetti sulla posizione: il primo (attivo) impedisce il matto della minaccia, il secondo (passivo) permette un nuovo matto. Il bianco approfitterà dell'effetto provocato dal nero per mattare. COME COPIARE UN PROBLEMA ED ESSERE FELICI L' AUTOPLAGIO di Marco Crucioli Anche questo è un tipo di plagio permesso e praticato da molti. Il problema A (un matto in due mosse) è celebre; la bella chiave 1.C:e6 concede due fughe con sacrificio di pezzo e il Tema RUCHLIS abbinato alle fughe a stella di Re è svolto che meglio non si può. Problema A UMBERTO CASTELLARI S.E.P.A. 1952 Bianco: Re8 Cd7 Cd4 Ac3 Ad1 a4 c5 g4 g3 d2 (10) Nero: Rd5 e6 d3 (3) #2 Soluzione A: G.A. 1..., Rc4 2.Ab3# 1..., Re4 2.Af3# G.R. 1.Ce6 (Chiave) blocco. 1... Rc4 2.Cb6# 1... Re4 2.Cf6# 1... Rc6 2.Af3# 1... R:e6 2.Ab3# Tutto bene dunque, ma... sono 13 pezzi !? Il fatto gli è che, anche nella problemistica, il numero 13 porta jella !! Poichè un problema con 13 pezzi non è riuscito ad entrare nella elegante categoria dei MEREDITH, che prevedono un massimo di 12 pezzi ! Per questa ragione, o forse per una sfida verso se stesso, il grande Castellari modificò la posizione nel problema B; la chiave è sempre 1.Ce6. Problema B UMBERTO CASTELLARI Bianco: Re8 Db2 Cc4 Cd4 Ah5 c2 f4 g3 (8) Nero: Rd5 c5 f6 f5 (4) #2 Soluzione B: G.A. 1... R:c4 2.Af7# 1... Re4 2.Af3# G.R. 1.Ce6 (Chiave) blocco. 1... R:c4 2.Dh3# 1... Re4 2.Db7# 1... R:e6 2.Af7# 1... Rc6 2.Af3# Indubbiamente una bella prova di virtuosismo, ma il problema A è così diafano con quei suoi pezzi leggeri, così etereo... L' ANGOLO DEL NUOVO PROBLEMISTA Tra coloro che di recente hanno intrapreso la via della composizione ci piace segnalare il Prof. Alessi Salvatore che esordisce con il lavoro che segue. Ad maiora! Problema n.14 SALVATORE ALESSI Roma 1993 Bianco: Rc2 dd7 Te2 Tg1 Ah8 Ae4 g7 b4 (8) Nero: Ra1 Cb1 a6 d2 e3 (5) S#8 Si tratta di un automatto in 8 mosse; in questo antichissimo tipo di problema eterodosso (i primi esempi risalgono al secolo XIII) il B, muovendo per primo, obbliga il N a dare matto al Re bianco, mentre il N cerca, con ogni mezzo, di non darlo. Una caratteristica ricorrente negli automatti è data dal gioco del N, quasi sempre forzato. LA CARICA DEI SEICENTO Studio di H. F. L. MAJER (American Chess Journal 1880) Bianco: Rd5 Th8 Ca6 Ca3 Ac1 a2 (6) Nero: Rc3 Dg1 Tf1 Th1 Cb7 Ca5 Aa8 Ad8 c7 f7 g7 b6 a4 c2 f3 g2 (16) 1886 - Nel fumoir del ricco palazzo del conte Ottavio De Meyer, due giocatori di scacchi stanno elaborando complicate combinazioni. Uno di essi è un vecchio colonnello degli Ussari, ancora ritto sul busto, dallo sguardo acuto e dai baffi più acuti ancora. L'altro è un calmo gentiluomo che sta pregustando insieme ad un buon sigaro, il piacere della vittoria prossima. Come Vi sentite colonnello? - Chiese sorridendo il gentiluomo che conduce i Neri. Ma il vecchio colonnello non risponde: i suoi baffi sono più appuntiti che mai ed i suoi occhi sfavillano. - Eccomi a Voi, signore: all'attacco! "Der Husarenritt !" Non vedete, amico mio ? Voi non potrete mai vincere. E, perbacco, il Colonnello aveva proprio ragione. Soluzione: 1.Cb5+ Rd3 2.Cb4+ Re2 3.Cc3+ Rf2 4.Cd3+ Rg3 5.Ce4+ Rg4 6.Ce5+ Rf5 7.Cg3+ Rf6 8.Cg4+ Re7 9.Cf5+ Rd7 10.Ce5+ Rc8 11.Ce7+ Rb8 12.Cd7+ Ra7 13.Cc8+ Ra6 14.Cb8+ Rb5 15.Ca7+ Rb4 16.Ca6+ Rc3 17.Cb5+ ... e così via: scacco perpetuo !! (tratto da 'Il vecchio colonnello' da L'Italia Scacchistica - Giugno 1953 - pagg. 137 e 179 - Gara "MILLE LIRE") RINGRAZIAMENTI Presso l'A.R.P.A. è stata istituita, da poco meno di un anno, la Biblioteca circolante del problemista che è già fornitissima di testi scacchistici in quanto continuano ad arrivare in regalo interessanti pubblicazioni scacchistiche; nell'ultima riunione svariate annate della rivista Scacco sono state gentilmente offerte dal problemista romano Ugo Lo Cascio e dal sig. Smecca Angelo, un appassionato principiante. SOLUZIONI n.11 1.De4 ! (Chiave) Elegante sacrificio del pezzo più importante, che non minaccia il matto ma effettua un interessante blocco. Adesso, a qualunque mossa del N il B dà matto in sei modi differenti. 1..., d:e4/d4/f:e4/f4/c3/C muove 2.Td2/Dc6/Tf6/Dg6/Db4/D:e5# n.12 1.De6 ! (Chiave) minaccia 2.D:e4# 1..., Cc5/C:d6/Cf6/Cg5 2.Tb3/Tf7/T:f6/Cd8# 1..., Cg3/Cf2/Cd2/Cc3 2.T:g3/T:f2/Ca5/T:c3# n.13 1.Cc4 Cb7 Cd6 Cd5# 1.Cd5 Ce6 2.Cf4 Cc4# n.14 1.g8=C+ Ra2 2.Da4+ Ca3+ 3.Rd1 a5 4.Ce7 a:b4 5.Cc6 b3 6.Ca5 b2 7.Cb3 b1=D/T 8. Cc1+ D/T:c1# se: 7.... b1=A 8.Ac2 A:c2# se: 7.... b1=C 8.Ac3 C:c3# Arrivederci alla prossima riunione che è fissata per il consueto terzo martedì mensile, il 15 marzo 1994 alle ore 17; il prossimo bollettino uscirà invece martedì 19 aprile 1994. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al: Dr. Marco Crucioli (Via Cassia n.531 00189 Roma Tel. lavoro 06-86216052) oppure al redattore del Bollettino A.R.P.A.: Roberto Cassano (Via Giacomo Bresadola 3-A-10 00171 Roma Tel. casa 06- 573034 ore 18-21). In redazione: AB, MB, MC & rc.