Robert James  Fischer   --    Joaquim Durao.
Olimpiadi di l'Avana di Cuba (3° turno), 1966.
(A04)

1.e4 e6 2.d3

La variante preferita di Fischer contro la Difesa Francese.

Bobby Fischer era uno dei migliori esperti mondiali della Difesa Est Indiana e contro la Francese e la Siciliana adottava spesso questi schemi, ma a colori contrari.

Questa è debole. Bisognava cambiare in d4 senza indugi.

Raggiungendo una posizione tipica dell'Est Indiana a colori contrari.

In questo tipo di posizioni Fischer spingeva sempre in e5, cercando di limitare il gioco del Nero al centro e sull'ala di Re e procedendo poi ad una sistematica super protezione della casa e5 (Te1, Af4, h2-h4, Cb1-d2-f1-h2-g4). Questa  strategia di "restrizione" fu inaugurata e propugnata da Aaron Nimzovic negli anni '20 del secolo scorso.  Bobby l'ha ripresa ed adattata alle aperture moderne, ottenendo numerosi successi. Si osservi l'apparente innoquità dello schieramento del Bianco...

Il Nero intende sviluppare l'Alfiere in a6 e sfruttare la diagonale f1-a6.

Il punto debole della posizione bianca è la casa d3 ma, come nella Difesa Est Indiana con il punto d6, il Nero non riuscirà a ricavare nulla dalla sua occupazione, anzi...

Questa semplice mossa Bobby inaugura un piano molto profondo ed originale: per prima cosa provvede a fissare i pedoni neri sull'ala di Donna e protegge le case forti b5 e c4 che potranno essere utilizzate come avamposti dai cavalli bianchi.

Seconda fase: il Bianco cambia l'Alfiere buono dell'avversario, in modo da poter sfruttare le case bianche indebolite.

Assecondando il piano del Bianco. 18... Ac2! Dava al Nero più possibilità che in partita.

Le Donne sono sparite dalla scacchiera e la posizione è stabilizzata, quindi il posto migliore per il Re è il centro.

La mossa giusta era 19... Ah6! Con l'intenzione di cambiare il proprio Alfiere con l'Ac1 che difende la 7ª traversa del Bianco. Sparito l'Ac1 le torri nere sulla colonna "d" diventavano realmente pericolose ed il Nero evitava di mettersi nei guai.

Il Nero domina incontrastato la colonna "d", ma tutte le case d'entrata sono controllate dal Bianco. Fischer invece prosegue tranquillamente nel suo attacco contro l'ala di Donna avversaria, bersaglio: il Pb6. Da c4 inoltre il Cavallo protegge l'importantissimo Pe5. Già qui si può apprezzare la bontà della mossa 17.a4!

20... Cd5! Era più appropriata.

Con poche semplici manovre Fischer rompe la coordinazione dei pezzi avversari, approfittando delle piccole inesattezze del Nero.

Altra imprecisione: bisognava prendere di Cavallo con 23... Cxe7 (il Cc4 deve proteggere il Cd2) e dopo 24.Ce4! Cd5! 25.f4 Tc7 26.Ta3! Tc6 27.Tb3 Rf8 28.Td1 Re7 29.Te2 h5! 30.Tf3 h4 31.gxh4 Ah6 32.Cg5 Ag7; il Bianco aveva solo un leggero vantaggio (Analisi di Toga-II S.E.).

Il geniale Fischer prosegue col suo piano ed ora spreca altre due mosse per "imbucare" la Torre in b3, pur di continuare l'attacco contro il Pb6. La cosa strana è che il Nero lo può proteggere con facilità...

Per proteggere il Pb6 lateralmente.

Naturalmente a 25... Tb7?; segue 26.Cxa5!

Bobby ha schierato magnificamente i suoi pezzi ed il suo vantaggio posizionale cresce di mossa in mossa.

Durao si è accorto che l'Alfiere in g7 non serve a nulla, quindi procede a portarlo in e7 ed a centralizzare anche lui il Re.

Il Re doveva rimanere a difendere il proprio arrocco, pertanto 28... Rg7! era probabilmente più appropriata.

Liberando la terza orrizontale per le manovre della Torre.

Bisognava riconoscere l'errore e tornare a casa con Re8-f8-g7.

Mentre il Re "sorveglia" le case d'entrata sulla colonna "d", la Torre si è portata in terza traversa, pronta a spostarsi al centro o sull'ala di Re. Fischer manovra i suoi pezzi con logica ed eleganza.

Questo avanti e indietro con la Torre dimostra chiaramente che il Nero non sa cosa fare.

Il Bianco dispone già di un punto debole sull'ala di Donna (il Pb6) e deve quindi cercare di creare un altro bersaglio sull'ala di Re. Manovrando sulla terza traversa la Torre cerca di crearlo, o perlomeno di costringere i pezzi neri in posizioni sfavorevoli.

Questa non era facile da vedere. Con l'Alfiere in f8 il Re non può più rifugiarsi sull'ala di Re e dopo 33... bxa5? 34.Cf6+ Re7 (l'unica!) prende un matto da incubo con 35.Tb7+. A questo punto Fruit quantifica il vantaggio del Bianco in 2,70 pedoni. Il programma ha trovato quasi istantaneamente questa mossa, in effetti la potenza degli attuali motori scacchistici è sbalorditiva.

La migliore era 34... Ag7, ma anche in questo caso il Nero "era sotto" di parecchio. Il suo svantaggio, secondo Fruit, è ora di 4 pedoni abbondanti.

Fruit critica questa mossa e ritiene più precisa 35.a5;

Il tentativo più promettente era dato da: 36... c4! seguito da Ag7. Adesso il Nero minaccia realmente la presa del Pa4 perchè ha liberato la casa d8 per il Re.

37... Re7!

Rendendo ancora intoccabile il Pa4!

Ora in caso di Td3+ segue Rc8.

( 38...Txa4 39.Td3+ )

Guadagna un altro Pedone e ancora il Nero non può toccare il Pa4, altrimenti perde l'Af8.

Per dare spazio all'Alfiere.

Finalmente il Nero riesce liberare l'Alfiere. Adesso può finalmente mangiare il Pa4 ed entrare nelle retrovie avversarie... O no?

Altrimenti il Bianco cattura il Pc4, difendendo contemporaneamente il Pa4.

Chiusura sorprendente e brillante! Dopo questa mossa micidiale il Nero non può fare altro che abbandonare.

 A cxb3 (en passant) segue 47.Rd3! Txa4 48.c4+! e per non prendere matto il Nero deve dare la Torre.

Se Txa4 segue 47.Tc5+ Re4 48.Txc4+ Rd5 49.Rd3! e matto imparabile alla prossima con 49.Tc5+.

Infine, se Re4; 47.Txc4+ Rd5 48.Rd3! ripetendo lo schema di matto di prima (49.Tc5+ matto).

          Una superba prestazione di Bobby Fischer.

Curiosa la sorte del Pedone a4 che, senza nessuna protezione, è rimasto sotto attacco per 12 mosse, terminando illeso la partita!