Dum spiro spero!

Finchè respiro spero! Così recita un antico proverbio latino, assimilabile al nostro "finchè c'è vita c'è speranza" e in effetti non bisogna mai disperare perchè anche nelle situazioni più brutte c'è sempre la possibilità di trovare un'ancora di salvezza inattesa, oppure qualche appiglio che ci permette di resistere alla tempesta e superare i brutti momenti. In certi casi si può addirittura ribaltare la situazione, grazie a un imprevisto Deus ex machina che ci può "togliere le castagne dal fuoco".
Gli Scacchi sono metafora della vita e quindi anche in essi arriverà SEMPRE il momento in cui ci troveremo in una situazione scabrosa ma, come nella vita, non bisogna mai disperare perchè tutte le posizioni, anche le più preoccupanti, nascondono sempre qualche possibilità di difesa; l'importante è superare presto lo sconforto e far lavorare subito - e bene! - la testa.


Tolusc - Sokolsky

In questa posizione ambedue gli arrocchi sono indeboliti dalla spinta del pedone "g". E' il Nero però che corre un serio pericolo, giacchè qualunque scacco in 8ª porterebbe al matto a causa dell'Ah6. Il Nero giocò qui 1... Dxb2 (con la mira di ottenere il perpetuo dopo 2.Txe5 Txe5 3.Df6 Db1+ seguito da De4+) 2.Df6! (...E adesso cosa poteva fare il Nero? La risposta adottata in partita pare buona, ma in realtà non serve a nulla) 2... Dxc3 3.Dxg7+! Axg7 4.Te8+ Af8 5.Txf8#.
Il Bianco ha sfruttato il motivo tattico della "deviazione", concludendo la partita con uno spettacolare scacco matto, ma nelle analisi successive si scoprì che il Nero poteva salvarsi con una mossa altrettanto spettacolare, basata anch'essa sulla "deviazione": 2... Dc1!! Ora se il Bianco cattura la Donna con la Torre o con l'Alfiere, sarà possibile rispondere con 3... Axf6! Mentre a 3.Dxe5, il Nero può difendersi facilmente con 3... Dxh6!
Per trovare queste soluzioni bisogna naturalmente avere molta freddezza ed analizzare in profondità, ma se si cercherà di applicare questo metodo nelle proprie partite ci si accorgerà che le possibilità difensive sono sempre molte di più di quante apparivano ad un'analisi superficiale. Vediamo adesso un altro esempio.


Kupper - Schmidt
Lugano, 1968


Per raggiungere questa posizione il Bianco sacrificò una torre e un pezzo leggero e quindi giocò: 1.Dxf6! E il Nero abbandonò, calcolando che dopo 1... gxf6 2.Tg3+ il Bianco dava matto con Axf6. D'altro canto come difendere la casa g7? In quel momento passò vicino alla scacchiera l'allora Campione mondiale Tigran Petrosjan, uno dei più brillanti difensori di tutti i tempi che dopo una veloce analisi indicò all'esterefatto Schmidt la giusta difesa: 1... Dg4!! Come si può vedere, dopo questa mossa "fulminante" il Nero non solo si sarebbe difeso, ma sarebbe addirittura passato in vantaggio decisivo!
Vediamo un altro esempio brillante.


Cigorin - Jeftifejev
Mosca, 1882


Mikhail Ivanovic Cigorin, il grande avversario di Wilhelm Steinitz nei primi campionati del mondo della storia, era famoso come giocatore combinativo e d'attacco, ma nelle sue partite ha anche dato sfoggio di una meravigliosa tecnica difensiva. In questa partita ha lasciato un po' troppa "mano libera" all'avversario e si è venuto a trovare in questa situazione che appare veramente disperata. Il Nero minaccia - con l'ammassamento di forze sulla colonna "h" - il matto in due mosse che sembra assolutamente imparabile. Eppure non è così: c'è la botta segreta che non solo storna il pericolo, ma addirittura conduce alla vittoria!
1.Cf3! exf3 2.Dg7+!! Txg7 (il Pg3 è schiodato dopo 2... Rxg7? e quindi è possibile 3.gxh3!) 3.Te8+ Tg8 4.Txg8+ Rxg8 5.gxh3 e il Nero ha vinto.
Questa è una delle combinazioni "di salvataggio" più stupende che si conoscono e giustamente può riassumere il titolo dell'articolo: dum spiro spero!

Come ultimo esempio, voglio mostrarvi una posizione tratta dalla teoria dei finali, dove la possibilità di eventuali "botte tattiche" sono ridotte al lumicino, così come le speranze di raddrizzare una situazione compromessa... Ma un lumicino è pur sempre una luce e talvolta può indicarci la via della salvezza!


Posizione di Checkover

In questo studio di Vasilj Checkover la posizione del Bianco sembra priva di ogni speranza: il suo Re è confinato nell'angolo lontano ed il suo cavallo si ritrova a lottare da solo contro Re e due pedoni uniti avversari. Cosa può fare un povero ronzino contro così tanti avversari? Sembrerebbe che l'unica soluzione dignitosa sia l'abbandono... Ma con l'abbandono non si è mai vinta ne pattata nessuna partita, così il Bianco decide di lottare fino alla fine.
1.Ce6! g4 2.Cg7 f4 (Oppure 2...g3 3.Cxf5 g2 4.Ce5+. I pedoni sono continuamente incalzati dal prode cavallo bianco... Ma così non arriveranno tranquillamente a Donna?) 3.Ch5! f3 4.Cf6! g3 (4... g2 5.Cxg4 f1=D 6.Ce3+ Altro che ronzino, qui abbiamo a che fare con un vero cavallo di razza!) 5.Ce4! g2 6.Cxd2+ e poi 7.Cf3 patta!

Morale della favola: mai disperare e soprattutto mai mollare! C'è un solo caso in cui si sarà sicuramente sconfitti, e cioè quando si abbandona... In tutti gli altri (e se permettete non sono pochi!) c'è sempre la possibilità di trovare qualche appiglio che ci permette di resistere o addirittura di ribaltare la situazione.