Il campionato del mondo del 1927.

2ª Parte.

                             
Il 16 settembre 1927 iniziò il primo incontro di questo storico match mondiale e fece subito sensazione. Alekhine si impose elegantemente con il Nero, adottando una Difesa Francese, dimostrando così che Capablanca era tutt'altro che invincibile. La seconda partita finì rapidamente patta, ma nella terza Capablanca si impose in maniera convincente, pareggiando cos' il conto.Seguirono poi tre combattutissime patte, poi Capablanca si impose con autorità nella 7ª partita, tranquillizzando così i suoi sostenitori. Tutto sembrava filare liscio per lui, ma dopo altre tre patte Alekhine raggiunse Capablanca aggiudicandosi l'11ª partita, che risultò molto emozionante, anche se non priva di errori da entrambe le parti. Capablanca ne fu così demoralizzato che dopo aver raggiunto una posizione migliore nella partita seguente, andò a perderla in modo rocambolesco.
A partire da questo momento, sul 3 a 2 per lui, Alekhine iniziò una tattica di attesa, giocando senza forzare gli eventi. A seguito di questa tattica si ebbero ben otto patte consecutive, fra cui alcune molto combattute, ma Capablanca, pur andando vicino alla vittoria nella 17ª partita, non fu in grado di raggiungere lo sfidante che anzi, si impose in bello stile la 21ª, portandosi sul 4 a 2. La successiva partita fu una delle più interessanti di tutto il match: Alekhine eseguì un brillante sacrificio d'alfiere che per poco non gli diede la vittoria, ma nel finale Capablanca giocò con l'energia dei suoi giorni migliori e riuscì a strappare la patta.
Rinquorato da questa brillante prestazione, Capablanca riprese la lotta con rinnovato entusiasmo, ma fu vittima della sfortuna nella 27ª partita, dove con un incredibile errore permise ad Alekhine di salvare, con lo scacco perpetuo, una posizione ormai persa. Tuttavia gli sforzi del Campione furono premiati nella 29ª partita, dove riuscì ad imporsi in modo convincente, riducendo ad un solo punto il suo distacco: 4 a 3. Ma le sorti dell'incontro non tornarono mai in pari, infatti seguirono altre due patte poi Alekhine si impose con una brillante prestazione nella 32ª partita. La partita seguente si concluse con una rapida patta, ma nella seguente Alekhine giocò con grande decisione ed ottenne un pedone di vantaggio. Capablanca si difese "con le unghie e coi denti", ma la sua causa era perduta e dopo la seconda sospensione inviò una lettera al rivale in cui dichiarava la sua decisione di abbandonare e si complimentava con lui per la vittoria. Non si presentò nemmeno  nella sala da gioco, per non assistere al banchetto in cui Alekhine fu proclamato campione. Da questo momento cominciò l'inimicizia fra i due, ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo.

Nella sezione Archivio sono presenti le partite del match in formato PGN.

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