Chissà se il tedesco sapeva di essere di fronte al Campione Italiano in carica?
A questo punto al buon Giorgio non rimase che applicare il detto: "A
Caval donato non si guarda in bocca", e molto solidamente giocò
4.... e6
Avrebbe voluto giocare Cf6, ma era sicuro che l'avversario avrebbe
sacrificato l'Alfiere in f7, per cui preferì evitare ogni complicazione
inutile, un pezzo di vantaggio era più che sufficiente per garantirgli
la vittoria finale.
Infatti Giorgio Porreca vinse per Scacco Matto alla 19ª mossa.
Certo che anche a distanza di anni, uno continua a domandarsi che cosa
passasse per la mente del giocatore tedesco. Forse aveva già giocato la
stessa apertura contro un avversario che era caduto nella trappola di
prendere in g2? In effetti l'ingordigia (e la scarsa riflessione, per
la verità) avrebbe potuto portare a questo seguito:
4....fxg2 5.Axf7+ Rxf7 6.Dh5+ Rg7 7.Tg1 con il risultato che potete vedere dal diagramma, dove il Nero è praticamente spacciato.
Diagr.3
...Da giocarsi in parrocchia però, non certamente per corrispondenza e non contro un campione affermato come Giorgio Porreca!