Un piacevole problema scacchistico di 1200 anni fa.



Si narra che il Re dei Bianchi partì per la guerra ma, durante il viaggio, una terribile epidemia decimò quasi completamente il suo esercito, tanto che si vide costretto a chiedere la pace al Re dei Neri.
Questi incaricò il suo ministro (in arabo Wazìr o Firzàn, cioè il pezzo che corrisponde alla Donna negli scacchi moderni) di andare incontro al Re dei Bianchi e di portarlo in sua presenza.
Il pigro Visìr, accampando la scusa di un'indisposizione, mandò due lenti soldati ad eseguire l'ordine del suo Sovrano (i pedoni neri b6 e c6). Il Re dei Neri, furioso per la sua disobbedienza, fece uccidere seduta stante il pigro Visìr (nel diagramma manca infatti la Donna nera).
Il Re dei Bianchi, appresa la notizia, capì che non poteva certo sperare in nessuna clemenza.
«Se ha ucciso il suo Visìr per una piccola mancanza...» Pensò «Cosa farà di mè che sono il suo nemico?»
Così decise di lanciare i suoi cavalieri in un attacco alla disperata.
Colte di sorpresa le sentinelle, i cavalieri penetrarono nell'accampamento nemico, inseguirono il Re nemico e la sua guardia d'onore e, aiutati anche dagli elefanti (al Fill, da cui deriva il nome Alfiere, in arabo significa elefante) e dal loro Visìr (la Donna bianca) riuscirono a catturare ed uccidere il malvagio Re dei Neri. Ecco le mosse:


1. Cxg7+ Rd8
(nota: al Fill negli scacchi arabi non muove come il normale Alfiere, ma in diagonale saltando una casella, in una specie di "salto di Cavallo" lineare, quindi l'Af8 può andare in d6 o h6 e non difende il Pedone g7.)
2. Cxf7+ Rc7
3. Ce8+ Rb7
4. Cd8+ Ra6
5. Cc7+ Ra5
6. Cb7+ Ra4
7. Db3+ Ra3
(nota: anche Firzàn muove in modo diverso dalla Donna, esso muove di una sola casella in diagonale.)
8. Ac1+
Schàh maht (che in arabo significa Scacco Matto)

L'elegante girandola di Cavalli scaccia il Re nero dal suo schieramento e permette a Donna e Alfiere (scusate, a Firzàn ed al Fill) di dare lo scacco matto finale.
Il bellissimo manoscritto di Al Adli riporta molte di "queste novelle scacchistiche", nonchè finali più tecnici e ben congegnati, tanto che sono stati ammirati ed elogiati dai più grandi scacchisti di tutte le epoche. Chi volesse ammirare l'originale (in arabo, purtroppo la traduzione in latino è andata perduta!) può fare un giretto in Spagna, al Museo di Grenada.

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