Uno
schema d'apertura universale è il sogno di tutti i giocatori che non
possono o non vogliono studiare le aperture. In uno schema di questo
tipo non è importante tanto la sequenza delle mosse, ma lo schema
finale che dobbiamo raggiungere e tuttalpiù dobbiamo tenere conto di
sane considerazioni posizionali.
Esistono molti di questi schemi, ad
esempio il Sistema Colle, ma nessuno di questi ha un campo di
applicazione così universale come l'Ippopotamo. In questo schema si può
quasi giocare le proprie mosse di apertura senza preoccuparsi delle
mosse dell'avversario... Sia con il Bianco che con il Nero. Da notare
che nonostante la sua solidità ed efficacia lo Schema Ippopotamo, davvero stranamente, non si
trova in quasi nessun testo dedicato alle aperture!
Il
prezzo che si
paga per tutti questi vantaggi è abbastanza risibile e consiste
principalmente in un marcato svantaggio di spazio e in una certa
passività della posizione. Chi è abituato a giocare la Difesa Francese,
la Moderna o la Caro Kann, si troverà senz'altro a proprio agio negli
schemi dell'Ippopotamo, mentre se siete dei giocatori irruenti ed amate
attaccare è meglio che cancelliate l'Ippopotamo dal vostro
repertorio!
Questo schema è adatto a chi ama il gioco difensivo e di rimessa, ma è
spesso utilizzato contro giocatori più forti di noi, in modo da
impantanare i loro tentativi d'attacco e sperare di "infilarli" di
rimessa. Per questo motivo si rivela un'efficacissima arma "anti-computer".
Nella tabella qui sopra si vede chiaramente la posizione
finale dello Schema Ippopotamo. Si può notare le caretteristiche di
questo schema:
- lo sviluppo in fianchetto di ambedue gli alfieri
- il centro arretrato
- la spinta di un passo dei pedoni laterali
- lo sviluppo dei cavalli sulle colonne "d" ed "e"
...E questo è tutto!
Naturalmente,
per impiantare in modo serio lo Schema Ippopotamo bisogna seguire una
serie di accortezze suggerite dal G.M. Mladic, una delle massime
autorità mondiali di questo curioso ed insolito sistema di apertura (in questo caso con il Nero).
1.
… g6 – La prima mossa è fondamentale. Cominciare con la spinta
del pedone g
consente di confondere l'avversario. Non può sapere se abbiamo
intenzione di giocare l'Ippopotamo oppure di usare difese più
convenzionali come un'Est
Indiana.
2.
… Ag7 – Logica, completa il fianchetto.
3. … d6 - Ancora una
mossa per confondere le acque. A questo punto il Nero può ancora
rientrare in molti impianti e il Bianco spesso adotta meccanicamente
linee che vanno bene per aperture note, ma diverse
dall'Ippopotamo.
4. … Cd7 – La prima mossa che svela un po' i
piani (anche se il Nero può ancora rientrare in altre aperture
moderne).
5.
… e6 – La spinta del secondo pedone centrale serve per bloccare
le varie opzioni del Bianco. A questo punto sarebbero ancora
possibili rientri standard se il Nero giocasse 5. … Cf6, 5. … e5
o 5. … c5.
6. … Ce7 – Anche questo Cavallo dietro ai pedoni
non è attaccabile.
7. … a6 – Questa mossa ha vari pregi:
prepara il controgioco con … b5 e controlla la casa b5
dall'incursione di un Cavallo o di un Alfiere.
8. … b6 – Apre
il secondo fianchetto; il Nero evita di giocare b5 anche quando è
possibile per evitare di aprire troppo presto la posizione.
9. …
Ab7 – Completa il secondo fianchetto.
10. … h6 – Come a6 con
b5, cerca il controllo della casa g5 e permette la spinta di
controgioco g6-g5.
A questo punto l'Ippopotamo è completo. Il
Bianco ha avuto anch'egli 10 mosse a disposizione per "fare
qualcosa". Cosa succede ora? Che lo schema del Nero si trasforma
in una serie di indicazioni molto facili da comprendere.
Spinte
centrali. Se il Bianco spinge in e5 il Nero risponde con d5; se il
Bianco spinge in d5, il Nero risponde con e5.
Una
volta effettuate le spinte centrali il Nero attaccherà nella parte
di scacchiera del suo pedone più avanzato. Se il pedone è e5,
preparerà f5 e attaccherà sull'ala di Re; se il pedone più
avanzato è d5, preparerà c5 e attaccherà sull'ala di Donna.
Sull'ala
di Re, se il Bianco spinge in h5, il Nero blocca con 1. … g5; se
il Bianco spinge in g5, il Nero blocca con 1. … h5.
Sull'ala
di Donna, se il Bianco spinge in a5, il Nero blocca con 1. … b5;
se il Bianco spinge in b5, il Nero blocca con 1. … a5.
Queste
sono le indicazioni principali per adottare l'Ippopotamo con il Nero,
ma il bello è che le stesse indicazioni valgono ugualmente anche se lo
si adotta con il Bianco!
Alla
fine vediamo di tirare un po' le
somme: l'Ippopotamo funziona? Eccome! Nella sezione "Archivio"
troverete una collezione di partite ad altissimo livello che dimostrano
come sia non solo giocabile, ma anche interessante. Personalmente ho
voluto provarlo in una sfida contro il programma SOS, il
motore scacchistico ufficiale del software Arena e sono rimasto
impressionato dalla solidità dell'impianto. In una partita successiva
ho perso per il tempo in una posizione nettamente vincente e questo,
contro un Signor Programma da 2600 punti ELO!
E'
tutto oro quel che luccica? ...Non proprio tutto. Il rischio è quello
di giocare in maniera meccanica e stereotipata e contro un avversario
forte questo è sempre pericoloso in quanto riuscirà quasi sempre a
trovare un varco nella nostra rete difensiva od a sfruttare qualche
nostra imprecisione. Un altro difetto è quello di portarci ad un gioco
così chiuso che nel caso dovessimo attaccare la cosa diventerebbe
estremamente difficile... Per il resto ci sono solo pregi! E allora
giocatelo, provatelo, sperimentatelo, sia con il Bianco che con il
Nero. Imparerete così a familiarizzare lo schema ed a scoprirne le
sottigliezze e gli errori da evitare. Spaparazzatevi con l'Ippopotamo
nelle acque limacciose del Nilo scacchistico... ma attenti a non
rimanere impantanati!