Gli Scacchi: alcune considerazioni.
Gli scacchi competitivi non sono
un balocco, un gioco con cui ci si trastulla e si passano ore piacevoli
e spensierate. Sono una competizione intellettuale dura anche se
costellata di bellezza. Questo potrà scandalizzare molti puristi del
gioco e certi moralisti. Kohmeini
li proibì e anche il famoso educatore don Lorenzo Milani redarguì con
severità due allievi trovati intenti a giocare a scacchi e così si
espresse sull’argomento in una famosa lettera: «E
non si gioca a scacchi mai, perché non esiste gioco più profondamente
immorale laddoveché richiede concentrazione intellettuale, mentre un
gioco, anche a volerlo concedere, ma non lo concederei neanche così ,
deve essere almeno distensivo.» (Lettera a V. Lampronti).
A queste opinioni ne fanno da contrappunto altre più rassicuranti: «Come l’amore e come la musica, gli scacchi hanno il potere di far felici gli uomini» ebbe a dire Siegberg Tarrasch; oppure: «Andando sulla Luna l’uomo si è avvicinato agli dei, giocando a scacchi egli è da tanto tempo con loro».
La bellezza negli scacchi, per quanto scaturisca da aspetti razionali e
misurabili, li accomuna all’arte ma la competizione spinta li fa
assomigliare a uno sport. Nei tornei di un certo livello questi due
aspetti sono entrambi presenti. Quello che tanto attrae in questo gioco
a informazione completa, e dove la fortuna ha un ruolo marginale, è
mettere le proprie capacità a confronto con quelle di altri. In questo
senso la vittoria equivale a un'iniezione di fiducia in se stessi
purché non costellata da errori propri o grossolanità dell’avversario.
Altrimenti rimane sempre un quid di insoddisfazione.
Alekhine si lamentava degli errori degli avversari che non gli
consentivano di creare quei capolavori della scacchiera che desiderava
e intravedeva; e chi, partecipando a un torneo, non ha mai visto un
giocatore scuotere il capo e dire sconsolato: «Ho vinto ma ho giocato male».
«Gli scacchi sono uno sport» ebbe a dire una volta il noto pittore francese Marcel Duchamp, «uno sport violento!».
E pur nel paradosso forse colse un'importante verità. Ci sono giocatori
che fanno di ogni partita un'avventura epica, Kasparov e Korĉnoi
rientrano in questa categoria e non a caso i loro incontri sono
particolarmente combattuti, altri, come lo fu in sommo grado
Capablanca, che invece sembrano ridurre tutto a una questione di
migliore strategia.
Per farci un'idea della "violenza" degli Scacchi, voglio proporvi una
bellissima partita giocata dall'allora pretendente al titolo mondiale,
Viktor Korĉnoj (detto "il terribile Viktor") e un giovane Garry
kasparov che non si lasciò certo impressionare dal suo forte avversario:
Korĉnoi Kasparov, Olimpiadi di Lucerna 1982 (Difesa Benoni)
1.d4 Cf6 2.c4 g6
Kasparov scrive: «Conscio del fatto che l’esperienza di Korĉnoi in molti sistemi di apertura è incomparabilmente più vasta della mia, scelsi l’Est Indiana, una difesa che ho sempre studiato a fondo».
3.g3 Ag7 4.Ag2 c5
Kasparov: «Il fianchetto dell’Alfiere campochiaro da parte del Bianco è molto spiacevole per il Nero nelle linee classiche dell’Est Indiana, ma meno incisivo contro alcune varianti della Benoni. Ciò spiega la scelta del Nero».
5.d5 d6 6.Cc3 0-0 7.Cf3 e6 8.0-0 exd5 9.cxd5 a6 10.a4 Te8 11.Cd2 Cbd7 12.h3 Tb8 13.Cc4 Ce5
Meno ambiziosa, ma forse più in linea con lo spirito della variante, è 13...Cb6 ma Kasparov intende giocare a tutto campo.
14.Ca3 Ch5 15.e4
In caso di 15.f4 il Nero avrebbe sacrificato il Cavallo in g3 16.fxe5
Axe5. Dopo 15.g4 avrebbe invece lasciato al suo destino il Ch5 e
giocato 15...Dh4 16.hxg5 Axh3. 15...Tf8 16.Rh2 f5 17.f4 b5!!
Bellissima: tutta la scacchiera entra il fibrillazione.
18.axb5
La cattura del Cavallo avrebbe condotto a complicazioni tremende ma
probabilmente favorevoli al Nero dopo 18.fxe5 Cxg3! (meglio di
18...Axe5 19.Ce2!) 19.Rxg3 Axe5+ 20.Rf3 (20.Rf2 Dh4+ 21.Rg1 Axh3 22.De1
Ag3 23.Tf4 Ag4) 20...b4.
18... axb5 19.Caxb5 fxe4 20.Axe4
Il Cavallo è ancora intoccabile: 20.fxe5 Axe5 21.Af4 Cxf4 22.gxf4 Axf4+ 23.Rg1 Ad7.
20... Ad7!
Splendido! Oltre al Cavallo Kasparov lascia in presa anche il Pd6!
21.De2
Su 21.Cxd6 il Nero aveva preparato 21...Tb6! 22.fxe5 Axe5 23.Cc4 Axg3+ 24.Rg1 Tbf6 25.Ag2 Tf2 con attacco fortissimo.
21... Db6 22.Ca3 Tbe8 23.Ad2 Dxb2 24.fex5?
Non reggendo la tensione. Si doveva giocare 24.Ta2, ora il Nero dilaga.
24... Axe5 25.Cc4 Cxg3! 26.Txf8+ Txf8 27.De1 Cxe4+ 28.Rg2 Dc2
Kasparov poteva chiudere subito con 28...Tf2+! 29,Dxf2 (29.Th1 Txd2!) 29...Axh3+ 30.Rf3 Cxd2 31.Dxd2 Dxa1 32.Cxe5 dxe5.
29.Cxe5 Tf2?
Le terribili complicazioni fanno perdere la bussola anche al futuro
campione del mondo. Si vinceva con 29...Cxd2! 30.Cxd7 Cf3 31.De2 Ch4+
32.Rg1 Dxc3 33.De6+ Rh8 34.Cxf8 Dg3+ 35.Rf1 Dg2+ 36.Re1 Cf3+ 37.Rd1 Dd2
matto. Incalzato dal tempo al Nero sfugge la forza del prossimo
sacrificio di Donna di Korĉnoi.
30.Dxf2!! Cxf2 31.Ta2 Df5 32.Cxd7 Cd3 33.Ah6?
Una maggiore resistenza avrebbe offerto 33.Ta8+ Rg7 34.Ta7 con complicazioni.
33... Dxd7 34.Ta8+ Rf7 35.Th8 Rf6 36.Rf3??
Un erroraccio causato dallo zeitnot, anche se in posizione perduta.
36... Dxh3+ 37.Il Bianco abbandona.
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