Un'apertura dimenticata: la Partita Ponziani.

Quest'antichissimo schema d'apertura venne proposto da Ponziani nella "notte dei tempi" scacchistica. Già Polerio la menzionava nel suo manoscritto, ma senza nessun tentativo di sistematizzazione che si troverà solo in seguito, nell'opera del famoso Canonico Modenese. La Partita Ponziani fu effettivamente il primo tentativo di ottenere una preponderanza centrale da parte del Bianco, ma non ottenne mai una vasta diffusione e fu ben presto soppiantato dalla più sofisticata Partita Italiana.
Verso la metà del XIX fu ripresa da un gruppo di giocatori inglesi, capitanati da Howard Staunton ed anche Steinitz e Cigorin vi si interessarono, ma senza eccessivo interesse e ben presto l'apertura ricadde nell'oblìo. La Partita Ponziani, caratterizzata dalla successione 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.c3, ha un suo fondamento logico in quanto prepara la successiva successiva spinta in d4, allo scopo di conseguire la preponderanza centrale.


Partita Ponziani

Questa spinta però presenta due inconvenienti: indebolisce la casa d3 e consente al Nero di attaccare efficacemente il Pe5. L'indebolimento del punto d3 non è in realtà di nessuna preoccupazione, in quanto il Nero non riesce quasi mai a sfruttarlo, mentre il secondo inconveniente è senz'altro più serio ed è quello che ha effettivamente "eliminato" quest'apertura. Contrattaccando con 4.Cf6! o con 4.d5! il Nero assolve facilmente l'impegno strategico del centro e perviene "facilmente" alla parità. Ho usato "facilmente" fra le virgolette perchè naturalmente questo è vero a livello magistrale e... Un po' meno a livello amatoriale! Nelle sfide fra Grandi Maestri, ambedue i colori cercano di ottenere dall'apertura anche il più piccolo vantaggio perchè sono sicuri (grazie alla loro tecnica superiore) di riuscire a sfruttarlo nel prosieguo del gioco, mentre è ovvio che in una partita fra amatori, anche bravi, questa ricerca sfiora i limiti del ridicolo!
C'è anche da dire che la Ponziani, seppur sporadicamente, è stata usata anche ai nostri giorni da GM del calibro di Ljubejevic, Dreev, Jusupov, Jermolinsky, Short e Kamsky.

Molti manuali liquidano con un certo disprezzo quest'apertura (che per un certo tempo fu anche scorrettamente chiamata Partita Inglese, per via dell'interessamente di Staunton che abbiamo visto prima) che presenta invece una vasta gamma di varianti e numerose trappole tattiche in cui il Nero può venir facilmente invischiato. Si aggiunga inoltre che a gioco corretto non è che il Nero ottenga automaticamente una posizione superiore, ma si arriva solamente ad una posizione pari. Questo rende la Ponziani un'ottima apertura per gli amatori, con la quale è possibile regalare qualche brutta sorpresa al conduttore dei neri che la sottovaluterà!

Nel mio data-base la Ponziani non sfigura affatto e presenta una percentuale di vittorie del 42%, cioè leggermente favorevole al Nero, ma devo subito aggiungere che il data-base è composto esclusivamente da partite giocate fra i migliori GM (ELO > 2600) e se diamo un'occhiata a data-base più estesi la percentuale si ribalta clamorosamente!

La continuazione indicata da Ponziani era: 3.f5? ma dopo 4.d4! fxe4 5.Cxe5 Df6 6.Cg4 Dg6 7.d5 Cd8 8.Ae2 il Bianco ottiene un netto vantaggio posizionale. Le continuazioni corrette per il Nero sono principalmente due: 3.d5! e 3.Cf6! che contrattaccano immediamente il centro del Bianco, prima che questi riesca a consolidarlo. Altre continuazioni plusibili come 3.d6, 3.Cge7 oppure 3.Ae7, seppur giocabili, lasciano completa mano libera al Bianco e gli  permettono di raggiungere facilmente il suo scopo.
Le continuazioni più usate però, sono anche quelle più taglienti e più ricche di tatticismi e se qualcuno si illude di poterle padroneggiare senza conoscerle andrà sicuramente incontro a delle sonore batoste... E siccome la Ponziani non la studia praticamente nessuno, ecco che si apre a noi un fantastico mondo di opportunità!

Per aiutarvi nella preparazione, vi metto a disposizione un piccolo archivio di 128 partite ad altissimo livello che potete scaricare dalla sezione "Archivio" oppure direttamente da qui.