Una campionessa dimenticata: Clarice Benini.
Il
più forte scacchista italiano di tutti i tempi, quello che ha raccolto
i migliori risultati internazionali, è stata quella signora dall'aria
simpatica che vediamo nella foto qui a fianco. Clarice Benini nacque a
Firenze nel 1905 e si avvicinò piuttosto tardi agli Scacchi,
partecipando al suo primo torneo internazionale all'età di 30 anni. Il
grande torneo internazionale di Semmering del 1935 vedeva scontrarsi
l'elite dello scacchismo mondiale, sia maschile che femminile e Clarice
vi partecipo senza alcuna ambizione, più che altro per "farsi le ossa",
ma invece si comportò magnificamente e raccolse un prestigioso secondo
posto perdendo un'unica partita, quella contro la vincitrice del
torneo, la sovietica Sonia Graf, campionessa mondiale in carica!
Due anni dopo partecipò al Torneo delle Nazioni (le attuali Olimpiadi
Scacchistiche) che fu vinto dalla leggendaria campionessa sovietica
Vera Menchick, ma Clarice riuscì a battere tutte le altre concorrenti,
compresa la fortissima Sonia Graf e si piazzò al secondo posto (
perdendo di misura solo contro la Menchick). Dopo questa grande
prestazione, la Federazione Scacchistica Italiana "scoprì" lo
scacchismo femminile e negli anni 1938 e 1939 organizzò il Campionato
italiano che la Benini vinse in entrambe le occasioni trovando una
certa resistenza solo da parte della Lanza, seconda classificata.
Nel 1949 venne invitata a Mosca al Campionato del mondo dove giunse 9ª,
sconfiggendo nell'incontro diretto la Bykova, la Belova, la
francese Chaudé e pattando con la Rubzova. Nel 1951 partecipò al torneo
zonale ma, dopo aver condotto fino a metà gara, incappò in due
inaspettate sconfitte consecutive e finì terza dietro alle due
qualificate,
l'olandese Heemskerk e l'inglese Bruce. Nel 1953 giunse seconda nel
torneo internazionale di Abbazia dietro la Nedeljkovic. Nel 1956 fu
prima a Gardone e l'anno successivo vinse ad Amsterdam. Sempre nel 1957
giocò il suo ultimo torneo zonale ma, ormai cinquantaduenne, fu solo
sesta. Partecipò anche a numerosi tornei maschili ottenendo buoni
risultati (nel 1957 a Levanto fece 5 punti su 11 , vinse con Laco e
pareggiò con Napolitano, vice campione mondiale per corrispondenza) e
mise alla frusta molti forti maestri. Negli ultimi anni della sua
vita a causa di una grave malattia agli occhi aveva prima smesso di
partecipare a tornei, poi di frequentare il circolo fiorentino.
Nel 1976 morì tragicamente, assassinata da un colono impazzito che
prima sterminò la propria famiglia e poi rivolse la sua furia omicida
verso l'anziana vicina di casa, la povera Clarice Benini.
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