Berthe Morisot - Le berceau -1872 - Paris
Io ti ricordo, o madre mia, sul mio lettino lo sguardo spia,
se c’è un sospiro frequente e roco chiama il pediatra anche se è poco.
Il suo pensiero per il bambino ch’è delicato e gracilino,
piccolo fiore un pò appassito, và carezzato e ammorbidito.
Era una notte buia e ventosa, un’invernata fredda e piovosa.
Dalla vicina strada Manzoni s’udivan spari, urla e tenzoni.
Erano tempi pericolosi, notturni viaggi molto rischiosi.
Mamma s’accorge che il suo piccino trema e balbetta come un pulcino.
E’ molto grave, la febbre è alta, glielo han già detto: la notte salta.
La temeraria non si rassegna, tra le due vite la sua consegna
al fato vindice d’ogni fortuna: portare il medico pur dalla luna!
O madre mia quanto coraggio, che dedizione or che son saggio;
per la mia bimba anch’io ho lottato, fu una vicenda del mio passato.
Lei del tuo nome porta memoria, Elena anch’ella, chiusa la storia.
Tuo figlio Donato, con immenso amore