CUORE
DI CANE |
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La storia Siamo
di fronte a un racconto di stampo
fantascientifico, nonostante il tutto sia ambientanto nel 1917, a Mosca. La metamorfosi non è priva di inconvenienti. Come in "Frankenstain jr", la qualità dell'ipofisi trapiantata non è delle più eccellenti, e il cane diventa un "mezzo uomo" ossessionato dai gatti, alcolizzato, ladruncolo e molestatore sessuale... L'esperimento
è chiaramente sfuggito di mano al professore, che si ritrova contro
anche il comitato degli inquilini proletari, sempre sul punto di toglierli
l'uso di qualche stanza (siamo durante la crisi degli alloggi, quando
i proprietari degli appartamenti più grandi venivano costretti
con la forza a cederne parte ai cittadini senza dimora). E' così, tra un guaio e l'altro, si svolge la storia di Pallino, nel frattempo diventato un pezzo grosso dell'accalappiamento gatti. Il finale a sorpresa è tutto da leggere.
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Il parere di un lettore Assieme
a "Le uova fatali"," Cuore di cane"è una satira
sui rischi della genetica. Se in un primo momento il Pallini uomo abbraccia la causa della rivoluzione con dispettosa foga, giusto per fare un dispetto al suo "creatore", di fronte a qualche dovere troppo fastidioso derivante dalla sua nuova condizione di cittadino (il servizio militare!), non si fa scrupoli a rifiutare pavidamente l'onere. Pallini combatte con dignità la sua guerra contro i gatti, non si cura di nulla, rompe, rovescia, scassa, ruba e molesta, puro istinto senza morale, ai danni di quei rispettosi uomini che l'hanno fatto nascere dal nulla. Insomma, Pallini è un uomo con il cuore di cane: l'esperimento ha partorito un essere vivente che pensa, soffre, ulula e guaisce, desidera e gioisce, non ci si poteva aspettare niente di meno da un paziente del genere, non certo la freddezza impersonale di una cavia da laboratorio. Leggetelo, ne vale la pena!
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