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..:: Sogni::..

cosa sogno la notte? cosa alberga nei miei pensieri... cosa popola la mia anima quando dormo.. chi si aggira nell'antro della mia mente nel buio profondo..

notte tra il 21/22 dicembre

Sogno veramente particolare: ero ancora a Genova ma per strada ricordo che stavo camminando in quella via dove tutti fanno le *vasche*: Entro in un palazzo, il luogo è familiare, lì quand'ero adolescente frequentavo il gruppo della chiesa e lì parlavamo e giocavamo.. presente l'azione cattolica? ecco proprio il luogo dove spesso facevamo le riunioni. Entro e c'era gente nuova mai vista, poi ricordo solo che qualcuno dopo aver parlato di filosofia e chissà che altra cosa (la mia memoria di questa parte di sogno si è interrotta) mi chiede di confessarmi e io scappo da là, esco per strada e continuo a ripetere che non mi confesserò mai e che non possono pretenderlo. Dopodichè, con l'ansia nel cuore vengo sbalzata in un altro luogo. Sempre a Genova, ma in quella che fu la mia casa natale, non quella presente in quasi tutti i miei sogni. Ero in cucina con mia madre, quando sento che nel corridoio c'è qualcuno.. vedo la porta aprirsi poco a poco, e poi richiudersi come se qualcuno mi spiasse. Con me c'era mia madre. Io e lei ci avviciniamo alla porta per vedere chi c'è, la apro e vedo un ragazzo alto, capelli lunghi fin sopra le spalle. Richiudo la porta e guardo mia madre, la riapro ... accanto a lui ora c'è anche una ragazza, li faccio entrare in cucina e chiedo a lui come si chiama, lui mi si avvicina e noto che ha un occhio di un colore più chiaro e uno più scuro, entrambi tonalità del verde-azzurro, non riesco a capire che dice... e soprattutto il suo nome.. allora mi rivolgo alla ragazza e le faccio la stessa domanda, lei mi dice: Venere Nera. Io le ripeto: come ti chiami???? dicendolo mi metto difronte a lei, questa ragazza era piccolina, appena più piccola di me, i capelli a caschetto neri sotto l'orecchio e dritti. Mi guarda negli occhi sorridendo, il suo sorriso era un misto tra ironico e piacente, i suoi occhi nerissimi profondi e senza luce, mi dice: La Signora Nera. Io mi giro verso mia madre che era seduta li vicino, e poi tocco i capelli della ragazza, morbidi e neri e dico ironicamente: con questi capelli neri e occhi scuri per forza sei la signora nera...; mi giro ancora verso mia madre e la venere si siede sulle sue ginocchia saltellando come una bambina.. e mi sorride. Il sogno finisce e mi sveglio di colpo, con la solita angoscia dentro.   [ora più che mai son convinta che mia madre rappresenti *la protezione*, senza lei sarò persa?]

28.11.2002

Mi trovavo a Genova nella mia casa, oggi è il primo dicembre è passato qualche giorno, quindi ricordo poco del sogno, solo che sia me che mia madre eravamo le uniche protagoniste. Nel sogno Lei raccontava che dopo  qualcosa mentre dormiva a pancia in giù le si era chinato sul centro della schiena e l'aveva morsa succhiando sangue per poi sparire. Non ricordo altro .. ma l'unico fattore interessante è che faccio questi sogni ogni volta che ritorno in quella casa. C'entra sempre il sonno, io e mia madre e presenze inquietanti.

17.11.2002

Ero nella mia casa di Genova, nella stanza da letto di mia madre. Era buio, notte, ricordo la stanza inquietante, io ero distesa sotto le coperte, accanto a me mia madre dormiva, ma inizialmente non l'avevo vista. Io sentivo delle presenze invisibili, ne avevo paura. La loro presenza era asfissiante, mi faceva mancare il respiro e avevo terrore che mi si avvicinassero. Era come se sentissi il loro bisbigliare. Poi all'improvviso mi sento toccare il seno sinistro con insistenza e io con un crampo alla gola per la paura cerco di aprire gli occhi, nel sogno dormivo come nella realtà, e mi sveglio mi giro e vedo mia madre dormire e poi con la stessa forza mi sveglio anche nella realtà.. e mi giro e vedo mio marito.. mi volto dall'altro lato del letto .. ero ranicchiata tutta dalla parte di mio marito e la mia mezza parte di letto vuota.. come se nel sonno mi fossi spinta verso di lui per sfuggire a quelle mani. Il mio unico momento di pace.. il risvegliarmi lontana da là.. ma con una certa preoccupazione per mia madre.

 

25.08.2002

ho sognato.. una casa, molto simile a quella dove ho vissuto fino a pochi anni fa con i miei genitori a genova, ricordo che ero in soffitta e scavavo c'era della terra al posto del pavimento, alcune persone attorno a me mi guardavano scavare, all'improvviso trovo qualcosa, 3 oggetti ma ne ricordo solo 2 molto bene, erano due piastrine d'oro come dei ciondoli, che riportavano dei simboli egiziani, ricordo che li mostrai alle persone e poi ad una donna che sorrise riconoscendone l'importanza, il sogno termina nel momento in cui lasciai la casa uscendo all'esterno c'erano delle rocce e il mare e delle terrazze, mia madre presente nel sogno decide di andare con altre persone e io per la mia strada. Fine

22.08.2002

Ricordo colori scuri, molta gente e la pioggia.. io vestita con abiti d'epoca, altre donne mi guardano hanno i capelli neri corvini occhi grandi e accennano dei sorrisi.. vedo alcune donne volare, una in particolare vestita da fata o simil.. erano in costume per qualche festa e io lì con un ragazzo molto alto, capelli neri lunghi raccolti in una coda i suoi abiti scuri eleganti e una camicia chiara.. mi sento protetta e mi dice di stargli accanto perchè lì con lui sarò al sicuro dalla gente.. usciamo e mi sussurra.. ti ho mandato dei fiori .. e io: ma non dovevi sai che non dovevi farlo.. e lui risponde non preoccuparti  ho scritto il biglietto in irlandese .. e poi lo perdo di vista così cerco  un autobus cercando di tornare a casa da quella città.. straniera. Fine

No data anno 2002

Mi trovo in giro per negozi alla ricerca di una pietra rossa da portare come ciondolo al collo. Entro in un negozio che ha tantissimi oggettini compresi orecchini, bracciali etc.. al banco una ragazza di colore con lunghissime treccine nere mi osserva e sorride io mi avvicino dicendole cosa voglio comprare. Lei annuendo si alza imitando il volo dell'airone continua a sorridere mentre io vedo una terra in lontananza con un sole che sorge e il mare.. Lei mi dice vi sono tante cose nascoste la sotto ancora.. sconosciute..  poi va verso un ripostiglio mentre io guardo le collanine, lei torna e mi porta una statuina sembra in terracotta molto panciuta la testa piccola e rotonda la pancia grossa e piccoli seni tondeggianti è sdraiata appoggiata su un fianco, lei mi guarda per mostrarmela io la prendo e lei dice: La Madre... e io rispondo: la madre ..terra.. Fine.