Chi è davvero Josef Svejk?

Josef Svejk, protagonista de "Le avventure del buon soldato Svejk" di Jaroslav Hasek. Le avventure di Svejk collimano in gran parte con le vicende reali vissute dal suo creatore Hasek.

Faccia tonda da ingenuo che esegue fedelmente alla lettera tutti gli ordini e le procedure militari, mettendone così involontariamente in ridicolo l’assurdità.

Hasek nacque a Praga nel 1883 e ebbe una vita a dir poco tumultuosa. Cominciò come apprendista droghiere; poi, dopo aver sbadatamente dato fuoco al negozio, iniziò a scrivere in una rivista di animali (Zvet zvirat, Mondo animale) dove inventò, e spacciò per veri, animali inesistenti (la pulce paleozoica, lo squalo cerulo, la balena dal ventre sulfureo, il pipistrello remoto...) suscitando violente polemiche fra gli scienziati, alimentate dalle lettere di protesta che Hasek stesso si scriveva contro sotto falso nome.

Si sposò, ebbe un figlio, ma per il banale motivo che al focolare domestico preferiva le birrerie (dove "dimenticava" spesso il pupo), venne piantato in asso.

Aprì allora un negozio per cani: acchiappava cani randagi che poi tingeva e spacciava per esemplari di razza.

Nel 1911 Hasek fondò, con altri amici bislacchi, il "Partito del progresso moderato nei limiti della legge", il più grande sberleffo che un anarchico abbia mai fatto al sistema. Tennero comizi nelle birrerie ("l'alcol è il latte della politica...") con banchetti di birra e salsicce e si presentarono davvero alle elezioni, prendendo una ventina di voti.

Quando nel '15 fu richiamato nell’esercito asburgico assunse un semiserio contegno di patriota e di soldato zelante, continuando in realtà la sua vita da anarchico ubriacone. Fu inviato nel fronte russo, ma tale era la disorganizzazione e il panico delle truppe che quando, dopo un'azione incredibile, Hasek tornò nelle retrovie con trecento russi da lui catturati, il comando si diede alla fuga credendo che si trattasse di un nuovo attacco. Hasek decise allora di passare con i russi e cominciò a propugnare l'unione della Boemia alla Russia dei Romanov...

Dopo la Rivoluzione d'ottobre passa con i bolscevichi e diventa Commissario politico a Patera in Asia. Si sposa con una russa e nel 1920 torna a Praga. Passa da una birreria all'altra e comincia a scrivere Le avventure del buon soldato Svejk, riempito di gran parte degli episodi della sua vita turbinosa e venduto a fascicoli settimanali. Non riesce più a scrivere e allora detta i vari capitoli che spedisce subito all'editore, trattenendo solo l'ultima pagina.

Nel 1921 si trasferisce nel villaggio di Lipnice e continua la stesura, sempre più faticosa, tra una birra e l'altra.

Muore il 3 gennaio del 1923 a neanche 40 anni.

Da anni è il mio alter ego…

Ahoy