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Risparmio energetico

Per parlare del risparmio energetico, bisogna partire da come l'energia fluisce in un ecosistema.
La vita è mantenuta attiva dal continuo arrivo d'energia solare dall'esterno.

Il flusso unidirezionale dell'energia attraverso la produzione, il consumo e la decomposizione dei componenti biotici come fenomeno universale in natura è il risultato dei principi della termodinamica.

Il primo principio stabilisce, che l'energia può essere trasformata da un tipo (per es. luce) in un altro (per   es. energia potenziale) mantenendo sempre la sua quantità costante.

Il 2° principio della termodinamica stabilisce che non avverrà mai un processo di trasformazione energetica, senza che si verifichi contemporaneamente anche una degradazione d'energia da una forma concentrata ad una forma dispersa. L'energia non circola, utilizzata da un dato componente biotico, una parte si degrada in calore che viene subito disperso nell'ambiente praticamente in modo non più utilizzabile; di conseguenza nessuna trasformazione spontanea (come quella della luce in nutrimento) può avere un rendimento del cento per cento.

Durante una trasformazione pur restando la quantità d'energia costante, la sua qualità diminuisce perchè diminuisce la capacità di essere utilizzata. Il disordine provocato da questo degrado energetico viene chiamato entropia, destinata inevitabilmente a crescere nel tempo.

Nell'ecosistema questo aumento di entropia viene rallentato da una gamma di flussi d'informazione ecologica che ottimizzano l'impiego d'energia, utilizzando oltre la materia organica anche altre fonti energetiche non propriamente solari (vento, maree, etc.)

Negli ambienti antropizzati (tecnosistemi=sistemi tecnologici) è chiaro che per ottenere il risparmio energetico, oltre alla conservazione dell'energia, si impiegono tecnologie appropriate all'uso finale, in modo da mettere l'accento su criteri qualitativi riguardante il sistema come un tutt'uno.

Quest'obiettivo si ottiene con un tipo d'integrazione tra diverse tecnologie, dimensionando il sistema sull'input di risorse rinnovabili (prodotte dal flusso energetico solare) tenendo anche conto delle condizioni fisiche esistenti (sistemi passivi).

Le tecnologie appropriate fanno ricorso anche a sistemi di cogenerazione atti a migliorare i rendimenti dei vari processi, che consistono in tecnologie atte ad ottenere, simultaneamente ad esempio, energia elettrica e calore; oppure si utilizzano in "cascata" gli stessi flussi energetici a crescenti entropie per utenze differenziate o, infine, ad effettuare forme di risparmio energetico a circuito chiuso.

Giulio Ripa


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