I criteri per la scelta dell'università non sono facilmente generalizzabili. Innanzitutto bisogna capire profondamente se stessi. Ponetevi queste domande e riflettete sulle risposte che vi date.
1) Vivere per studiare o studiare per vivere?
Ci sono persone nate per studiare, per la ricerca, per l'indagine, per gli approfondimenti, per la teoria, per stare sui libri, per diffondere le conoscenze. La maggior parte di noi, invece, va all'Università per approfondire un argomento che interessa E/O può essere utile al fine di trovare un lavoro. Nel primo caso può essere importante scegliere un'Università rinomata nel campo di ricerca a cui vogliamo dedicare la nostra vita, nel secondo è sufficiente basarsi su criteri meno "nobili" ma non meno importanti.
2) Studiare quello che piace o quello che serve?
Il mercato del lavoro è in stallo. Il vecchio consiglio che bisogna studiare quello che piace ormai non è più tanto buono. Un sacco di laureati di facoltà umanistiche si ritrovano a fare lavori per cui sono eccessivamente qualificati ed hanno uno stipendio proporzionato alla mansione svolta ma non al titolo accademico. Quando scegliete la facoltà dovete chiedervi se siete disposti a sottoutilizzare la vostra laurea o se invece volete frequentare l'università per acquisire un titolo che vi dia maggiori soddisfazioni. Il mercato del lavoro è, appunto, un mercato e non un circolo ricreativo. Ci sono figure professionali in crescita, altre in calo e alcune stabili. Valutare bene quanto è spendibile una laurea se non si vuole restare fregati dopo anni di sforzi (personali ed economici) sui libri.
3) Quali sono le mie disponibilità economiche?
Studiare in Università, anche se è pubblica, è costoso. Valutare attentamente la propria situazione economica e considerare che le trasferte costano e che, ad un certo punto, potremmo desiderare trasferirci nella città sede del proprio corso. A priori è difficile sapere se si otterrà una borsa di studio da parte dell'università o altro ente per cui considerate che nella peggiore delle ipotesi dovrete sobbarcarvi interamente le spese di vitto, alloggio, tasse, trasporti e libri. Ricordate che i lavoretti di sostentamento rischiano di portare via tempo allo studio e quindi di allontanare il momento della laurea. Voi siete pronti a perdere un anno o fare sacrifici per laurearvi? |