CONCEPT SULLO STRUMENTO
Durante
gli anni di studio la prospettiva da me adottata nella rappresentazione di
spazi architettonici, dava immediato risalto alla prospettiva centrale, tramite
il metodo dei punti di distanza, e conseguentemente anche alla prospettiva
accidentale attraverso il metodo dei punti di fuga. Operazioni che venivano
da me condotte secondo la modalità tradizionale dell’esercizio,
sia sui fogli di carta bianca che su quelli di carta lucida e che via,via,
acquisivano risultati sempre più soddisfacenti.
Fu proprio quando mi avvicinai tra le prime volte alla prospettiva,
partendo dai raggi visuali, dalla piramide visiva e dall’intersezione
della piramide col piano del quadro, che scoprii il più evidente e
rapido strumento per rappresentare qualsiasi oggetto: il “prospettografo”,
in grado di offrire una concreta visione tridimensionale dello spazio, creò
in me una notevole curiosità ed immenso stupore. E’ proprio per
questo che ritengo che tale strumento meriti tutti gli approfondimenti necessari.
Prospettografo del Durer
Il prospettografo è un celebre servomeccanismo per la riproduzione prospettica di figure tridimensionali su un piano. Molto usato da pittori e scenografi nel '500 e '600 (ma anche precedentemente da L.B. Alberti), ne esistono versioni semplicissime (come quelle riprodotte nelle xilografie del Durer) o altre assai complicate. Nel modello riprodotto l'osservatore che guarda nell'oculare vede il reticolato tracciato sul quadro verticale sovrapporsi esattamente al reticolato giacente sul piano orizzontale.