Michelle Young

"Marked for Madness"

Naosha Records

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Recensione di R. Guarnieri

La figura della donna, nel rock in generale, è sempre stata vista in chiave sexy, quasi mai ci si è soffermati sulla bravura e sulla professionalità di una musicista. Esempi passati ci riconducono a Lita Ford, alle Vixen e, in periodo più recente, ad Anastacia; quasi mai hanno avuto successo donne come Lana Lane o la canadese Lisa Dalbello. Non mi aspetto che Michelle Young cambi il corso delle cose, ma il suo " Marked For Madness " va catalogato come uno dei cd più belli usciti negli ultimi mesi, forse negli ultimi anni. La sua voce, che ricorda molto da vicino quella di Kate Bush, ha una brillantezza ed una tecnica semplicemente straordinarie, qualità che risaltano ancor di più in un cd che ha l'aspetto della vera opera rock progressive. Prodotto da Clive Nolan(Marillon ed Arena), il lavoro si avvale anche della presenza del chitarrista Pete Gee ed anche della collaborazione di Peter Banks, indimenticata sei corde negli Yes e nei Flash. Paragonare il genere ad un altro gruppo mi sembrerebbe un pò diminuitivo, soprattutto se si considera che tale lavoro ha nelle idee il suo punto vincente. Un vero capolavoro che consiglio caldamente a tutti.