Martigan

"Man Of The Moment"

Floh-dur.de (2002)

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Recensione di R. Guarnieri

Vi sono dei cloni dei Genesis era-Gabriel che lasciano un tantino perplessi, non fosse altro perche' riproporre quel tipo di musica, a distanza di trenta anni, puo' apparire deleterio. L'evoluzione della musica consiste soprattutto nel sapersi rinnovare, evitando di girare in circolo con composizioni che si specchiano in un passato molto piu' decoroso. Nel caso dei Martigan questo viene esposto solamente in parte, poiche' il quintetto tedesco riesce ad arrangiare i pezzi con un maggior impegno. Piacciono le sonorita' delle tastiere di Oliver Strahl, appariscente il guitar-playing di Bjorn Bisch in un contesto nel quale la voce di Kai Marckwordt procede a corrente alternata. Un lavoro da non bocciare assolutamente, ma anche da non portare al massimo degli allori. A loro parziale scusante rimane il fatto che il circuito del rock progressivo vive quasi sempre solo di ricordi, ma questo lo andiamo ripetendo da diversi anni.