Dimension

"Universal Dimension"

Import (2002)

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Recensione di R. Guarnieri

Buona prova per questo gruppo proveniente dal Messico, Paese noto piu' per le tortillas, le sieste ed i cactus che per la musica. figuriamoci poi se ci poniamo alla ricerca di bands dedite al progressive-metal, non credo che ne troveremmo piu' di quindici o venti. In questa ristretta cerchia si collocano i Dimension, tendenzialmente influenzati dai Dream Theater, ma anche da quel thrash bay-area che furoreggio' negli anni ottanta. In effetti David Quicho, vocalist e chitarrista della band, a volte sembra voglia imitare Malmsteen e Petrucci, in altre affiorano influenze tipi Skolnick ed affini. Il risultato e' comunque apprezzabilissimo, specie se si considera che il prog-metal di oggi e' solo un surrogato di noia e ripetitivita'. Peccato solo che lo stesso Quicho non sia un gran cantante, grandioso il lavoro ritmico di Mane Cabrales alla batteria e Aaron Del Palacio al basso.

i.