PIEROMARRAS

1986 In concerto

 

FUORI CAMPO

STAZZI UNITI

CICCIO

BESTIOLINA

SPARAGLI JOE

IL FIGLIO DEL RE

DIGLIELO TU MARIA (Una serata in rima)

VEDETTE

 

 

Registrazione live effettuata nei concerti di

Cagliari del 21 dicembre 1985 e Sassari del 1 febbraio 1986

"Teatro Tenda" con studio mobile TKR

 

Tecnico del suono (live e studio): ALBERTO ERRE

Sovrapposizione e mixaggio effettuati da ALBERTO ERRE

presso la TEKNO RECORD di Sassari

Assistenti alla registrazione: MARIO CHESSA e MARCO PIRAS

 

Testi e musiche   di PIERO MARRAS

  

Hanno suonato:

MARRAS: pianoforte e chitarra acustica

PAOLO COCCO: basso

FRANCESCO SOTGIU: batteria

GIANPAOLO CONCHEDDA: batteria in "Una serata in rima"

SANDRO MOSINO: batteria in "Fuori campo"

ANTONELLO CORADDUZZA: chitarre live ed in SP

SERGIO MATTA: chitarre

GINO MARIELLI: chitarra in "Una serata in rima"

PAOLO FRESU: tromba e flicorno in "Sparagli Joe" e "Una serata in rima"

 

Foto di  DANIELE CARIA

FUORI CAMPO

(Pieromarras)

L'hai trovata Marcellina
La tua verità?
L'hai scoperto sorellina
Quello che ti va?
Li hai bruciati i tuoi capelli,
gli abitini blu?
Le tue bambole e gli anelli
Li hai buttai giù?

Voglio proprio confessarti
Che mi è sempre un pò piaciuto
Farti piangere la sera
E poi correre e abbracciarti
Voglio dirti e te lo giuro
Che non mi è servito a niente
Saper fare stando in piedi la pipì sul muro

Hey hey hey gente
Come va laggiù
Qui la vita non si sente
Non ritornerò mai più

Buonanotte Garibaldi smetti di abbaiare
Neanche a venderti per soldi
Ti si può smerciare
La tua razza un pò marziana ti difenderà
Dell'amore di una befana dalla sua bontà.

Se tu fossi un po' cristiano
Non mi aspetteresti ancora
Capiresti in fondo
Che il tuo padrone è un ruffiano
Se tu fossi meno cane
Non mi avresti perdonato
Di averti educato
Come un buon soldato.

Hey hey hey gente
Come va laggiù
Qui la vita non si sente
Non ritornerò mai più

Caro amico per le palle dimmi cosa fai
Speri ancora in qualche stella
Quella che non hai
L'hai trovata quella cosa che cercavi tu?
Quel tuo sogno un po' italiano sotto cieli blu

Fermo lì non ti incazzare
Non si può neanche scherzare
Vecchio di un mandriano
Ti sei messo a far l'indiano
Caorri a fare la tua guerra
Faccia in alto e culo in terra
A tirare sassi al cielo
Ma che bel guerriero!

Hey hey hey gente
Come va laggiù
Qui la vita non si sente
Non ritornerò mai più

 

STAZZI UNITI

STAZZI UNITI

 

(Pieromarras)

 

In giro per gli stazzi uniti

Poeta ibrido di piazza

Faccio la vita da artista

Grandi tournée, Grandi tournée

Santo patrono o comunista

Ma poi che differenza c’è

 

E mille watts sono l’amore

Contrabbandato da un’idea

Tutta cervello, tutta cuore

Sonorità, sonorità

Per dare stile anche al rumore

La sola cosa che so fare.

 

Ah com’è azzurro questo mare

Ah com’è bello stare qua

Ah questa voglia di cantare

Chi me la dà, chi me la dà

 

E benvenuti a questa festa

In questa terra di vacanze

In questa terra bambina

Che più che piangere non sa

In questa bella “cartulina”

Che chiunque voglia può comprar

 

Sono arrivati tutti quanti

Ci sono pure i generali

Americano americano

Fammi giocare un po con te

Tu farai Custer io l’indiano

Che poi la fine sai qual è

 

Ah com’è azzurro questo mare

Ah com’è bello stare qua

Ah questa voglia di cantare

Chi me la dà, chi me la dà

 

Su vieni avanti dai Gavino

Sei l’attrazione della festa

Fa un po’ vedere alle signore

Come si fa, come si fa

Con una pecora l’amore

Vero “folclore”, “sardità”

 

Ah com’è azzurro questo mare

Ah com’è bello stare qua

Ah questa voglia di cantare

Chi me la dà, chi me la dà

 

 

CICCIO

(Pieromarras)

 

Aiutami a cercare l’altra scarpa

Ogni mattina sai la stessa storia

Sto diventando peggio di una talpa

Mi vesto un poco a naso e un po’ a memoria;

e dunque mi dicevi ti ha lasciato

ti giuro che lo trovo così strano

stavate così bene, che peccato!

Eternamente mano nella mano

 

Ora che lei tagliando corto ha detto basta

Ti senti solo e disperato come mai

Ora che lei si è messa ad usare la sua testa

Le tue miseria, Ciccio a chi le dai?

Ma poi davanti a tutta quella gente

Come una pazza lì mettersi ad urlare

La cosa a dire poco è sconveniente

Immagino ci sia rimasto male,

ma certo son d’accordo, ma ti pare,

hai fatto bene tu a lasciarla dire,

 la solita “nevrosi premestruale”

a volte è così facile capire

 

Ora che lei tagliando corto ha detto basta

Ti senti solo e disperato come mai

Ora che lei si è messa ad usare la sua testa

Le tue miseria, Ciccio a chi le dai?

 

Ma si che lo hai trovato un vero amico

Con cui liberamente scorreggiare

Che è questo il nostro codice più antico

Il nostro vero modo di parlare;

e il sole, il sole che ti ha fatto grande

il sole biricchino e mascalzone

asciugherà vedrai le tue mutande

che mamma ti ha lavato acqua e sapone.

 

Ora che lei tagliando corto ha detto basta

Ti senti solo e disperato come mai

Ora che lei si è messa ad usare la sua testa

Le tue miseria, Ciccio a chi le dai?

 

 

BESTIOLINA

(Pieromarras)

 

Oh stella stella

Stella di fuoco

Tu lo sapevi

Che non era un gioco

 

Oh ti ricordi

Mi avevi avvisato

Se passi il fiume

Resterai fregato

 

Bestiolina dove sei

Bestiolina tu come ti fai? Tu come ti fai?

Però vedi

Ora che non ci sei più

Non so credi

Non so com’è

Però vedi

Certo se ci fossi tu

Però vedi

Tu non ci sei

 

Oh no ti prego

Non devi pensare

Che come sempre

Io mi lasci andare

Il mio cavallo

Vorrebbe andar via

Ma come vedi

Non c’è prateria

 

Bestiolina dove sei

Bestiolina tu come ti fai? Tu come ti fai?

Però vedi

Ora che non ci sei più

Non so credi

Non so com’è

Però vedi

Certo se ci fossi tu

Però vedi

Tu non ci sei

 

A cosa serve

Sgolarsi a cantare

Se più nessuno

Ti sta ad ascoltare

Più non ti resta

Che una soluzione

Anticipare

L’ultima canzone

 

Bestiolina dove sei

Bestiolina tu come ti fai? Tu come ti fai?

Però vedi

Ora che non ci sei più

Non so credi

Non so com’è

Però vedi

Certo se ci fossi tu

Però vedi

Tu non ci sei

 

 

SPARAGLI JOE

(Pieromarras)

 

Dimmi joe

Son qui vicino a te

Cosa è

Che non ti fa dormire?

 

Sarà il vento

Strano vento,

strano vento

così forte tu non l’hai sentito mai.

 

Sparagli Joe

Così il vento se ne andrà

Spara Joe

Tu lo sai come si fa

Sparagli Joe

Mira giusto dove sai

Spara Joe

E stanotte dormirai

 

Dimmi Joe

Son qui vicino a te

Cosa è

Che non ti fa dormire?

 

E’ quel sogno,

strano sogno

è da tanto ormai, da tanto che lo fai

 

Sparagli Joe

Così il sogno se ne andrà

Spara Joe

Tu lo sai come si fa

Sparagli Joe

Mira giusto dove sai

Spara Joe

E stanotte dormirai

 

Senti Joe

Qualcuno viene qua,

guarda Joe

che bel fucile ha

 

Sta ridendo

Sta sparando

Più lo guardo e più… ma quello Joe sei tu

 

Sparagli Joe

Cosa aspetti non si sa

Spara Joe

Tu lo sai come si fa

Sparagli Joe

Meglio non pensarci su

Bravo Joe

Non dovrai sparare più

 

IL FIGLIO DEL RE

(Pieromarras)

Dimmi cosa mi hai portato
Padre mio
Dimmi cosa mi hai portato
"Ti ho portato un sacco pieno
di esperienza
perché guidi la tua vita.
L'esperienza saprà far di te il più potente re
L'esperienza saprà far di te il più potente re"
Non la voglio non mi serve
l'esperienza
Puoi gettarla in fondo al mare
L'esperienza che mi porti è un brutto libro
Tutto da dimenticare.

Dimmi cosa mi hai portato
Madre mia
Dimmi cosa mi hai portato
"Ti ho portato un cesto carico
d'affetto
che riempia la tua vita.
Il mio affetto, lo sai, mai lasciarti potrà, mio re
Il mio affetto, lo sai, mai lasciarti potrà, mio re"
Non lo voglio non mi serve
Questo affetto
Puoi gettarlo in fondo al mare
Questo affetto che mi porti
È la mia croce
La mia angoscia naturale.

Dimmi cosa mi hai portato
mio giullare
Dimmi cosa mi hai portato
"Ti ho portato un sacco pieno
di allegria
che rallegri la tua vita
L'allegria scaccerà la tristezza che hai mio re
L'allegria scaccerà la tristezza che hai mio re"
Non la voglio non mi serve
L'allegria
Puoi gettarla in fondo al mare
L'allegria che tu mi porti
È solo un trucco
Perché possa non pensare.

Dimmi cosa mi hai portato
Vecchio servo
Dimmi cosa mi hai portato
"Ti ho portato la miseria delle gente
ti ho portato il suo dolore
ti ho portato la gran rabbia
della gente
ti ho portato il suo tormento
ti ho portato pure un lembo
di speranza
ti ho portato un filo d'erba
Ecco adesso se vuoi tu frustarmi potrai mio re
Ecco adesso se vuoi tu frustarmi potrai mio re".

Prenderò la tua miseria
Vecchio servo
Ne farò la mia speranza
Prenderò la tua gran rabbia
Vecchio servo
Ne farò il mio solo affetto
Prenderò la tua speranza
Vecchio servo
Ne farò la mia allegria.

 

DIGLIELO TU MARIA "UNA SERATA IN RIMA"

(Pieromarras)

La nostra prima volta
è stata tragica
ma lo ricordo bene
era domenica
In quella 600 prenuragica
Una sera in rima
Quasi magica…

L'avevamo già fatto
con la fantasia
Programmando carezze
Abbracci teneri
Magari con un fondo
di malinconia
Roba da canzonette
roba da Hit Parade

Diglielo tu Maria
come si butta via
Il più bel sogno i nedito
Della tua fantasia.
Diglielo tu Maria
Che non si fa poesia
E che i momenti magici
sono tutta una bugia

Liberaci dal male
liberiamoci
È il momento dei ruoli
Analizziamoci
Non mettiamoci fretta
rilassiamoci
Guardiamoci un momento
accarezziamoci
Ma quando mi dicesti

"Non ancora dai
aspetta un po' ti prego"
io pensai
"A questo punto Rosa
avrebbe detto sì
tra gemiti e lamenti
avrebbe detto sì
tra gemiti e lamenti
avrebbe detto sì


Diglielo tu Maria
come si butta via
Il più bel sogno inedito
Della tua fantasia.
Diglielo tu Maria
Che non si fa poesia
E che i momenti magici
sono tutta una bugia

Il primo della classe
sale in cattedra
Dicesti "mi fa male"
Dissi "è logico"
Volevo pure dirti
"poi ti piacerà"
ma questo per fortuna
te lo risparmiai

Bistecche giornaletti
L'università
Mi hanno reso la vita
un po' facile
Il sangue ce l'ho buono
cosa vuoi di più
Lei nonostante tutto
mi sorriderà.


Diglielo tu Maria
come si butta via
Il più bel sogno inedito
Della tua fantasia.
Diglielo tu Maria
Che non si fa poesia
E che i momenti magici
sono tutta una bugia

VEDETTE

(Pieromarras)

Questo sabato è un ingorgo
di ricordi un pò sfumati
di rimpianti ingigantiti
di barocche fantasie
che da artista provinciale
mi diverto a colorare
col retorico banale
della mia malinconia
dove tu sei la Vedette
dove tu sei la Vedette.

E mi va di violentare
Un ricordo che non serve
Come un canto di Natale
Con gli accenti un po' spostati
Che ti facciano sembrare
Come non lo sei mai stata
Come in fondo ti volevo
Come maggio suggerisce
Che lo voglia oppure no
Che lo voglia oppure no.

Fai più piano tu mi dici
Che così rovini tutto
Fa più piano grande uomo
Che l'amore è anche cervello
E poi lasciati un po' andare
Non è il caso di strafare
Fa più piano amore mio
Siamo in due ci sono anch'io
Non pensare solo a te
Non pensare solo a te.

Vieni siediti vicino
Ne vogliamo un po' parlare
Questa angoscia esistenziale
Che fa tanto intellettuale
Scusa caro l'ironia
Io ti posso anche capire
Ma non devi mai scordare
Che son qui vicino a te
Che son qui vicino a te

E così diventi grandi
Come non lo sei mai stata
"Gran Hotel" più non ti piace
ora leggi Bertold Brecht
non finisci di stupire
più non credi alle canzoni
non consumi più gli amori
come fossero ciliegie
e ti stringi forte a me
e ti stringi forte a me

Non l'avrei dovuto fare
Ricordarti in questo modo
Come non lo sei mai stata
Come in fondo ti volevo
Non l'avrei dovuto fare
Ma mi devi anche capire
E non prendertela tanto
La volevi adesso è pronta
la canzone mia per te
La canzone mia per te.