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THE ROAD ... -
PIEVE FOSCIANA -
LA STORIA |
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LA
STORIA
Il
territorio del comune di Pieve
Fosciana si estende sul versante sinistro
del fiume Serchio.
Nel 1923 il comune, che faceva parte della provincia
di Massa Carrara, passò a quella di Lucca.
Tra i borghi del suo territorio si ricorda Bargecchia,
Capraia, Pontardeto, Pontecosi e Sillico mentre,
a poca distanza da Pieve, è situato il
lago artificiale di Pontecosi.
Lo stemma di questo paese è abbastanza
recente ed è stato realizzato ispirandosi
alle lotte risorgimentali per l'Unità
d'Italia. I pievarini, infatti, dettero un cospicuo
contributo alla lotta per l'indipendenza italiana
come testimonia il fatto che il duca di Modena
tolse al paese la sede comunale dopo i moti
del 1831. Sono molto interessanti le sorgenti
termali solfato-alcaline, non sfruttate, che
si trovano nel territorio del comune.
Il
territorio delle Pieve fu abitato fin da epoche
lontane. Durante la dominazione romana sorgeva
già un villaggio e, in epoca medioevale,
sorse la Pieve. Da quel momento mantenne intatta
nei secoli la particolarità di luogo
di incontro dei vari popoli della Garfagnana,
grazie alla sua posizione geografica. A Pieve
Fosciana la chiesa parrocchiale è dedicata
a San Giovanni Battista. E' un edificio del
XII sec., rinnovato più volte, che conserva
un fonte battesimale gotico, risultato di molti
rimaneggiamenti. All'inizio del settecento fu
costruito l'attuale campanile; nel 1770 la facciata
fu completata nelle forme odierne mentre, all'interno,
venne rialzato il pavimento per risanare le
strutture dall'umidità e furono create
le volte. |
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Pieve
Fosciana
è
ubicata in una piccola pianura: il Piano della
Pieve, già
centro di fiorente coltivazione agricola. Dal
nome romano Fuscus, il Piano ebbe e conservò
per secoli l'appellativo di Fusciana, localizzato
poi nel paese. I suoi primi documenti scritti
risalgono all'VIII secolo, quando era sede di
uno stanziamento longobardo (ne rimane memoria
nella Via di Cafaggio). Fin da allora, la chiesa
locale era una pieve, cioè un centro di
evangelizzazione e di culto, dal quale dipendeva
una vasta zona della Garfagnana. I fedeli di questi
paesi, che si trovavano elencati in un documento
del papa Alessandro III del 1168, vi si
recarono per secoli, specie per l'amministrazione
del Battesimo.
Secondo la leggenda, fondatore della pieve locale
fu San Frediano, il noto vescovo di Lucca
del VI secolo. La pieve contribuì a formare
il nome del paese, che almeno dall'XI secolo si
chiamò Plebes de Fosciana. Nel 1105
vi si trovò la celebre Contessa Matilde
di Toscana (o di Canossa). Intorno a questa
epoca fu costruito l'edificio sacro attuale, in
forme romaniche poi rimaneggiate. Al suo interno
si conservano varie opere d'arte, fra cui un'Annunciazione
di Andrea dellaRobbia, tele della scuola
del lucchese Pietro Paolini, del modenese
Antonio Consetti, ed una sagrestia cinquecentesca.
Nel secolo XV, il comune di Pieve
Fosciana si sottrasse a Lucca e si dette agli
Estensi di Modena. Negli anni napoleonici, come
già detto, furono uniti al comune di Pieve
Fosciana quelli di Sillico,
Bargecchia
e Pontecosi.
Nel 1831 fu esposta in paese la bandiera tricolore,
la prima in Toscana. Alcuni abitanti parteciparono
alle guerre risorgimentali fin dal 1848. Alla
fine della seconda guerra mondiale, Pieve
Fosciana
si trovò per oltre sette mesi nell'immediata
retrovia della Linea Gotica, subendo bombardamenti
di artiglieria ed aerei. Il 20 aprile 1945, sventolò
di nuovo sull'antico campanile il tricolore, forse
il primo sopra la Gotica. |
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