Pearl Jam







Pearl Jam sono un gruppo grunge/alternative rock formatosi a SeattleWashington, nel 1990.

Sono stati tra i gruppi statunitensi più famosi negli anni novanta;vendendo oltre 60 milioni di copie di cui 30 milioni soltanto negli Stati Uniti. Nonostante il loro stile differisca molto da gruppi quali i Nirvana e gli Alice in Chains, caratterizzati rispettivamente da profonde influenze punk e metal, hanno creato una di quelle che sono considerate le tre vie del grunge, insieme alle due precedenti, più affine al rock classico degli anni settanta.

Secondo la rivista Rolling Stone, il gruppo «spese la maggior parte degli anni novanta ad allontanare la propria fama» per via del loro atteggiamento anti-commerciale.

Tuttora in piena attività, il gruppo raccoglie consensi di critica e di pubblico, continuando a influenzare numerosi gruppi rock contemporanei.




Prima dei Pearl Jam: 1984-1990

Jeff Ament Stone Gossard, dal 1984 fino al 1987, furono membri di uno dei primi gruppi all'interno dello scenario grunge, i Green River, del quale erano membri altre due figure importanti del movimento, Mark Arm Steve Turner, che fonderanno poi i Mudhoney. Il gruppo registrò alcuni lavori e intraprese dei tour, ma a causa di divergenze stilistiche tra le coppie Ament-Gossard e Arm-Turner, si sciolse nel 1987.

Successivamente, Ament e Gossard fondarono, insieme al cantante Andrew Wood, i Mother Love Bone. Il gruppo, tra il 1988 1989, registrò un album e intraprese un tour che gli procurò un contratto con la PolyGram.

Dopo la morte di Wood avvenuta il 19 marzo 1990 per un'overdose di eroina, Ament e Gossard decisero di sciogliere il gruppo. Nonostante ciò, la loro casa discografica avrebbe pubblicato il loro album di debutto, Apple, quattro mesi dopo questo evento. Dopo alcuni mesi, Gossard iniziò a suonare con un nuovo chitarrista, Mike McCready, che aveva appena sciolto la sua band precedente, gli Shadow. Fu proprio quest'ultimo a incoraggiare Stone a riallacciare i rapporti con Ament, dal quale si era distaccato dopo la fine dei Mother Love Bone. I tre iniziarono a suonare insieme e registrarono una demo di cinque canzoni, che consegnarono all'ex batterista dei Red Hot Chili PeppersJack Irons, affinché li aiutasse a trovare un cantante e un batterista. Irons iò quindi il nastro a un suo vecchio amico, Eddie Vedder, all'epoca benzinaio a San Diego e cantante di un gruppo chiamato Bad Radio. Vedder sentì il nastro e scrisse dei testi per tre delle cinque canzoni (che poi diverranno AliveOnce Footsteps), li aggiunse alle musiche delle canzoni e li inviò a Seattle ribattezzando la demo Mamasan Tape. Nel giro di una settimana Vedder divenne il cantante del gruppo.[9] Con l'aggiunta del batterista Dave Krusen, la line-up era ormai completa.





Mentre la formazione dei futuri Pearl Jam andava delineandosi, immediatamente dopo la morte di Andrew Wood, Chris Cornell, leader dei Soundgarden, preparò dei pezzi in memoria dell'amico, ossia Say Hello 2 Heaven Reach Down, con la partecipazione di Ament, Gossard, McCready e Matt Cameron dei Soundgarden. Nasceva il progetto Temple of the Dog, che registrò un album omonimo. Nel frattempo si aggiunse al gruppo anche Vedder, che duettò con Cornell nel pezzo Hunger Strike. Il gruppo tuttavia si esibì solo in rare occasioni, lasciando ai membri la possibilità di intraprendere le attività dei propri gruppi.

Nel frattempo, i futuri Pearl Jam dovevano decidere il nome del gruppo. Prima di scegliere il nome attuale, scelseroMookie Blaylock, in onore dell'omonimo giocatore dell'NBA. Si esibirono all'Off Ramp Cafè il 22 ottobre 1990. Molto presto il gruppo fu notato dalla Epic Records, che li assoldò facendo loro cambiare nome per motivi commerciali. Il 10 marzo 1991, grazie alla stazione radiofonica di Seattle KISW, Ament e Vedder annunciarono il nuovo nome del gruppo: "Pearl Jam". In una delle prime interviste promozionali della band, Eddie dichiarò che il nome della band derivava dal nome della nonna, Pearl, sposata con un nativo americano, e conosceva la ricetta per una marmellata (in inglese "jam") fatta con peyote.In un'edizione della rivista Rolling Stone del 2006 Ament e McCready dichiararono che al primo venne l'idea di "pearl", mentre "jam" fu aggiunto dopo un'esibizione dal vivo di Neil Young.



1991-1993: Ten e l'esplosione del grunge

Nel marzo 1991 i Pearl Jam entrarono nei London Bridge Studios di Seattle per registrare il loro album di debutto Ten.[14] A questo periodo risale la realizzazione della colonna sonora del film diCameron CroweSingles - L'amore è un gioco, con le canzoni State of Love and Trust Breath. I Pearl Jam partecipano alle riprese di tale film, interpretando la band Citizen Dick. Poco più tardi, il 25 maggio 1991, Dave Krusen lasciò il gruppo,[15] sostituito da Matt Chamberlain, che aveva precedentemente suonato negli Edie Brickell & New Bohemians. Dopo alcuni concerti e la registrazione del video del singolo Alive, anche Chamberlain lasciò il gruppo per andare a suonare nella band del Saturday Night Live.[16] Lo stesso Chamberlain suggerì come suo sostituto Dave Abbruzzese, che entrò nel gruppo durante il tour promozionale di Ten.





Il 27 agosto 1991, fu pubblicato Ten, album di undici canzoni riguardanti argomenti oscuri come la depressione, il suicidio, l'omicidio e la solitudine. L'album raggiunse la seconda posizione nella classifica di Billboard[14] e ottenne un disco d'oro. Da Ten furono estratti i singoliEven FlowJeremyAlive Oceans. L'album rimase in classifica per oltre due anni, divenendo uno dei maggiori album venduti nella storia del rock e ottenendo dodici dischi di platino.

Natale del 1991 ha inizio inoltre il particolare rapporto con i propri fan che contraddistingue la band, con la nascita del "Ten Club". Ogni anno il gruppo, infatti, invia ai membri del club un singolo in vinile con due canzoni inedite (le prime due sono Let Me Sleep (Christmas Time) Ramblings).

Con il successo di Ten, i Pearl Jam si aggiudicarono un posto tra le pietre miliari del grunge assieme a NirvanaSoundgarden Alice in Chains. Il gruppo fu tuttavia criticato dalla stampa musicale: il periodico britannico NME sostenne che i Pearl Jam stavano «cercando di rubare soldi dalle tasche dei giovani alternativi».[17] Kurt Cobain, leader dei Nirvana, attaccò duramente il gruppo, dichiarando che la band si era venduta per il successo[18] e che l'album d'esordio avesse molti e prominenti assoli.[14] Cobain tuttavia si riappacificò successivamente con Vedder, con il quale ebbe rapporti di sana rivalità e amicizia fino alla sua morte nel 1994.[5] In seguito i Pearl Jam intrapresero il Ten Tour. Nel 1992 il gruppo fece delle apparizioni televisive al Saturday Night Live, all' MTV Unplugged e ottenne un posto al tour del Lollapalooza con i Red Hot Chili Peppers, i Soundgarden e i Ministry.

La popolarità dei Pearl Jam aumentò in gran misura, investendo soprattutto il frontman Vedder.[9] Il gruppo ricevette quattro premi agli MTV Video Music Awards del 1993 per Jeremy, come "Video of the Year", "Best Group Video", "Best Rock Video", "Best Direction in a Video", ma si rifiutava di girare un video per Black nonostante le pressioni della casa discografica.

1993-1995: la gestione del successo





Il secondo album, Vs., fu pubblicato il 19 ottobre 1993, e doveva inizialmente chiamarsi Five Against One. Nella prima settimana vendette 950.378 superando tutte le altre entrate nella top ten di Billboard.[19] L'album contiene i singoliDaughterDissidentGoAnimal Rearviewmirror. Con Daughter i Pearl Jam raggiunsero le vette della Billboard Modern Rock chart e della Mainstream Rock chart, rimanendovi per 8 settimane. Vs. è stato inoltre certificato con sette dischi di platino. La band fece una decisione coscienziosa di ridurre i propri risultati commerciali.[20] Rifiutarono di produrre video musicali dopo il successo di massa ottenuto con Jeremy e optarono per rilasciare poche interviste e fare poche apparizioni televisive. L'industria musicale paragonò il tour dei Pearl Jam di quell'anno con i tour dei Led Zeppelin durante gli anni settanta, nel quale la band «ignorò la stampa e diede la propria musica direttamente ai fan».[21] Durante il Vs. Tour il gruppo stabilì un tetto massimo sul prezzo dei biglietti con lo scopo di evitare il bagarinaggio.[22]

Dal 1994, il gruppo rimase indignato quando scoprì che Ticketmaster, azienda che distribuiva i biglietti per i concerti, guadagnava in nero una percentuale dal prezzo dei ticket. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti stava investigando sulle pratiche della compagnia a quel tempo e chiese al gruppo di creare delle memorie difensive riguardo alle loro esperienze con l'azienda. Gossard e Ament presto testimoniarono a una sottocommissione investigativa a Washington D.C..[23] Il gruppo annullò quindi il suo tour estivo del 1994 in segno di protesta.[24] Dopo che il Dipartimento di Giustizia archiviò il loro caso, i Pearl Jam continuarono a boicottare Ticketmaster, rifiutando di suonare dove prevedeva il contratto con la compagnia.[25] Il critico musicale, Jim DeRogatis notò che parallelamente alla debacle di Ticketmaster «il gruppo aveva rifiutato di pubblicare singoli e video; aveva chiesto che i propri album fossero rilasciati in vinile».[26]

Nell'agosto 1994, dopo che i Pearl Jam avevano terminato le registrazioni per il nuovo album, il batterista Dave Abbruzzese fu licenziato per divergenze con la politica del gruppo. Fu sostituito daJack Irons, primo batterista dei Red Hot Chili Peppers, che esordì col gruppo in occasione del concerto di Neil Young al Bridge School Benefit dello stesso anno.





Vitalogy fu pubblicato il 22 novembre 1994 in vinile, mentre il 6 dicembre 1994 uscì su CD e cassetta. Il CD vendette oltre 877.000 copie nella prima settimana;[12] è stato certificato con 5 dischi di platino. La canzone Spin the Black Circle, un omaggio ai dischi in vinile, vinse un Grammy Award nel 1996nella categoria Best Hard Rock PerformanceVitalogy include anche i brani Not for YouCorduroyImmortality Better Man. Quest'ultimo, scritto e suonato da Vedder all'epoca dei Bad Radio, raggiunse la seconda posizione nella Modern Rock chart e la prima nella Billboard Mainstream Rock chart di Billboard, rimanendo in vetta per otto settimane, pur non essendo stata rilasciata come singolo.[27] La band continuò il boicottaggio contro Ticketmaster nel tour del 1995 per promuovere Vitalogy.

Nel 1995, i Pearl Jam aiutarono Neil Young, che aveva avuto una forte influenza sulla band, a realizzare l'album Mirror Ball. Le canzoni I Got Id Long Roadfurono pubblicate dai Pearl Jam separatamente nell'EP Merkin Ball.


1996-1999: No Code Yield 

Uscito il 27 agosto 1996No Code fu spesso visto come una chiara rottura con lo stile del gruppo da Ten,[28] favorendo ballate sperimentali e il garage rock. Sebbene l'album debuttò in prima posizione, scese rapidamente dalle classifiche. Come per Vitalogy, fu intrapreso un tour promozionale di ridotte dimensioni, a causa del rifiuto del gruppo a organizzare gli eventi con Ticketmaster; seguì un tour europeo nell'autunno 1996.Il 3 febbraio 1998, i Pearl Jam pubblicarono il loro quinto album, Yield; l'album segnava un ritorno alle origini del gruppo,[29] ma non riuscì a ripetere la scalata alla prima posizione della classifica di Billboard di Ten nel 1991Yield debuttò in seconda posizione, ma come No Code, scese rapidamente dalla classifica;[30] tuttavia, l'album ottenne un disco di platino negli Stati Uniti, vendendo 1.500.000 copie. La creazione del video del singolo Do the Evolution, fu affidata all'artista Todd McFarlane. L'uscita di Yield, fu seguita anche dall'uscita di Single Video Theory, documentario musicale pubblicato su DVD.

Nel giugno 1998, i Pearl Jam cambiarono nuovamente batterista. Jack Irons lasciò il gruppo e fu rimpiazzato, su basi temporanee, da Matt Cameron, primo batterista dei Soundgarden;[31] tuttavia quest'ultimo divenne rapidamente membro permanente. Lo Yield Tour del 1998 del Nord America segnò un ritorno ai tour su larga scala; la causa sull'antitrust contro Ticketmaster si dimostrò non fruttuosa, in quanto ostacolava i tour e rendendo difficoltosa la vendita dei biglietti. Una volta completato il tour, il gruppo pubblicò Live on Two Legs, un album nel quale venivano selezionate alcune serate dal vivo.

Nel 1998, il gruppo registrò Last Kiss, una cover di una ballata degli anni sessanta divenuta famosa grazie a J. Frank Wilson & the Cavaliers. La cover fu registrata durante un soundcheck e fu inclusa sul singolo natalizio per il Ten Club. L'anno seguente la canzone fu inserita nella rotazione di massa in tutti gli Stati Uniti. Data la forte richiesta popolare, la cover uscì come singolo ufficiale nel 1999 e tutti i ricavi furono devoluti in aiuto dei rifugiati della guerra in Kosovo.[12] La band decise, inoltre, di includere la canzone in una compilation caritatevole, No Boundaries: A Benefit for the Kosovar RefugeesLast Kiss arrivò alla seconda posizione nella classifica di Billboard e divenne una dei singoli di maggior successo della band.



Binaural e la tragedia del Roskilde: 2000-2001

Il 16 maggio 2000, i Pearl Jam pubblicarono il loro sesto album in studio, Binaural, che segnò il debutto per Matt Cameron alla batteria; il titolo deriva dalla registrazione binaurale di alcune canzoni.[32] Binaural includeva i singoli Nothing as It Seems Light Years. Quest'album è stato il primo a non raggiungere il disco di platino in quanto ha venduto solo 700.000 copie.

Da quel momento in avanti, il gruppo decise di registrare ogni show del loro Binaural Tour del 2000, in maniera professionale a causa della crescente richiesta di bootleg illegali. I Pearl Jam si erano sempre dimostrati aperti a queste registrazioni amatoriali,[33] ma questi bootleg ufficialigarantirono prodotti di qualità e affidabilità superiore.[34] Inizialmente intendevano pubblicare questi bootleg ufficiali solo per il fan club, ma per problemi col loro contratto discografico, li misero a disposizione di tutti tramite il sito web ufficiale e rendendo disponibili quelli più significativi nei negozi di CD. Tra il 2000 e il 2001 pubblicarono 72 album e stabilirono il record per classificare più album al debutto contemporaneamente nellaBillboard Top 200.[35]

Il tour europeo del 2000 finì con la tragedia del Roskilde Festival (in Danimarca) il 30 giugno. Nove persone tra il pubblico furono schiacciate e soffocati dalla folla che si avvicinava al palco. Le due date rimanenti del tour furono cancellate.[36] Inizialmente il gruppo venne incolpato, ma successivamente furono sollevati da ogni responsabilità dopo che fu appurato che le misure di sicurezza erano inadeguate e insufficienti.[37]

Pochi mesi dopo il tour europeo, la band intraprese un tour per l'America Settentrionale. Con la conclusione del Binaural Tour, il gruppo pubblicòTouring Band 2000, contenente una selezione dei concerti del tour nordamericano.

In seguito agli attentati dell'11 settembre 2001, Vedder e McCready si unirono a Neil Young per suonare la canzone Long Road (dell'EP Merkin Ball) all'America: A Tribute to Heroes, un concerto di beneficenza. Il ricavato del concerto, tenutosi il 21 settembre 2001 venne devoluto a favore delle famiglie delle vittime.



Riot Act: 2002-2005

Il 12 novembre 2002, i Pearl Jam pubblicarono il loro settimo album, Riot Act che includeva i singoli I Am MineSave You Love Boat Captain; l'album ha venduto solo 500.000 copie, meno di quanto Vs. Vitalogy vendettero nella prima settimana. L'album era caratterizzato da un sound più folk con l'evidente presenza di un B3 suonato dal membro non ufficiale Boom Gaspar in alcune canzoni, come in Love Boat Captain. La traccia intitolata Arc fu registrata come tributo vocale per le nove vittime del Roskilde Festival del giugno2000.

Nel 2003, la band iniziò un grande tour in Australia Nord America. I Pearl Jam continuarono la serie di bootleg ufficiali anche per il Riot Act Tour. Ogni concerto della band era disponibile su CD tramite il sito web della band, mentre sei bootleg furono disponibili nei negozi di musica: PerthTokyo (al Budokan), State College, due show al Madison Square Garden Mansfiled,Massachusetts, dove fecero un'anteprima acustica prima del concerto. Nel maggio 2003 i Pearl Jam estesero il loro tour nordamericano, annunciando che avrebbero voluto suonare in Messico per la prima volta; il terzo show messicano fu trasmesso dal vivo e dalle televisioni di tutta l'America Latina gratuitamente.





Nel giugno 2003, la band annunciò che stava ufficialmente lasciando la Epic Records, e dichiararono di non essere interessati a cercare una nuova etichetta.[38] Man of the Hour fu il primo singolo pubblicato senza etichetta, con l'aiuto di Amazon.com.[39] Il regista Tim Burton chiese al gruppo di utilizzare la canzone come colonna sonora del suo nuovo film, Big Fish. Dopo aver visto una prima riproduzione del film, la band decise di registrare la canzone per Burton. Man of the Hour può essere ascoltata durante i titoli di coda del film e fu nominata per un Golden Globe quell'anno.

Nel novembre 2003 i Pearl Jam fecero uscire una raccolta di due dischi di b-sides e rarità, Lost Dogs, e Live at the Garden, un DVD contenente lo show del 8 luglio 2003 al Madison Square Garden; entrambi uscirono per la Epic Records. Il 27 luglio 2004 fu pubblicato Live at Benaroya Hall dopo aver siglato un accordo per un album con la Sony BMG.[40] Per concludere il contratto con la Epic, invece, la band pubblicò nel novembre 2004 Rearviewmirror: Greatest Hits 1991-2003.

Nel 2000, i Pearl Jam avevano supportato Ralph Nader, candidato dei verdi, nella campagna elettorale del 2000. Per le presidenziali del 2004 appoggiarono la candidatura di John Kerry che si è dimostrato avversario più ostico per George W. Bush. Nell'ottobre 2004, la band prese parte al tour Vote for Change, evento politico-musicale sponsorizzato da MoveOn.org, che fu tenuto nei cosiddetti swing states, ossia gli stati dove l'esito elettorale era molto incerto. La band apparì su Rolling Stoneparallelamente alle altre star del tour. Vedder dichiarò al giornale: «Supportai Ralph [Nader] nel 2000, ma questo è un tempo di crisi. C'è bisogno di una nuova amministrazione».

Nell'aprile 2005, la band suonò all'Easy Street Records a Seattle; alcune canzoni di questo show, furono utilizzate per l'EP Live at Easy Street, che fu poi pubblicato solo nei negozi di musica indipendente nel giugno 2006. Nel settembre 2005 la band iniziò un tour tra l'America settentrionale e Latina, iniziandolo con uno show di beneficenza a MissoulaMontana, per il politico democratico Jon Tester, per poi suonare al Gorge Amphitheatre prima di attraversare il Canada. Il tour canadese incluse concerti in città dove non avevano suonato ancora, come SaskatoonQuebec CitySaint John's Halifax. Dopo il tour in Canada, i Pearl Jam aprirono un concerto dei Rolling Stones Pittsburgh, per poi suonare due show al casino Borgata di Atlantic CityNew Jersey, prima di chiudere il tour a Filadelfia. I bootleg ufficiali della band per il tour del 2005 furono resi disponibili sul sito della band in formatoMP3. Il download fu accompagnato da immagini prese da alcuni show. La band suonarono un concerto di beneficenza per le vittime dell'uragano Katrina il 5 ottobre 2005 alla House of Blues diChicago. Il 22 novembre 2005, la band iniziò il suo primo tour latino americano.[41]



Passaggio alla J Records: 2006-2008

Nel febbraio 2006 Clive Davis annunciò che i Pearl Jam avevano firmato per la sua etichetta discografica, la J Records.[42] L'ottavo album in studio, Pearl Jam uscì il 2 maggio 2006. L'album include i singoli Life Wasted World Wide Suicide. Quest'ultima hit, raggiunse la numero uno nella Modern Rock chart e la numero due della Mainstream Rock chart di Billboard. L'album è considerato un ritorno alle prime sonorità della band,[43][44] infatti, Mike McCready, in un'intervista, paragonò questo materiale a quello di Vs..[45] La versione dell'album disponibile su ordinazione dal sito del gruppo fu simile a quella di Vitalogy (in contratto col digipack disponibile nei negozi). Questo conteneva il concerto del 31 dicembre 1992 come bonus.





Per il tour mondiale del 2006 continuarono a pubblicare i bootleg ufficiali attraverso il loro sito web in formato MP3 con l'opzione per scaricare i bottlegs in formato FLAC, garantendo l'ottima qualità del prodotto. I Pearl Jam tornarono in Europa per un tour dopo sei anni.

Nel 2007, i Pearl Jam registrarono una cover di Love, Reign o'er Me degli Who per il film di Mike BinderReign Over Me. La cover fu successivamente resa disponibile come singolo scaricabile da iTunes.[46] Dal sito web del gruppo fu annunciato un tour europeo di 13 date, con un concerto alla Wembley Arena di Londra il 18 giugno 2007.

Il 15 giugno 2007, l'unica data italiana prevista durante l'Heineken Jammin' Festival Venezia viene annullata. Nel pomeriggio una tromba d'aria causa il crollo delle torri che sostenevano l'impianto luci e i maxischermi, causando diversi feriti.

Il 26 giugno dello stesso anno, i Pearl Jam pubblicano un box-set di 7 CD per un totale di ben 100 canzoni chiamato Live at the Gorge 05/06; il live documenta i tre show della band tenutisi al Gorge Amphitheatre tra il 2005 e il 2006.[47] Il 5 agosto, al Grant Park di Chicago la band ha suonato alLollapalooza; il gruppo è ritornato a questo festival dopo quindici anni, suonando come headliner della serata finale.

Il 25 settembre 2007 esce il DVD Immagine in cornice,[48] che documenta i cinque concerti tenuti in Italia durante il Pearl Jam 2006 World Tour, per la regia di Danny Clinch.



2009: Backspacer e la riedizione di Ten

Il 24 marzo 2009, Ten, album di debutto dei Pearl Jam, è stato ripubblicato in quattro edizioni, con alcuni extra rimasterizzati e il remix dell'intero album realizzato da Brendan O'Brien, a DVD della performance della band del 1992 all'MTV Unplugged, e un LP del concerto del 20 settembre 1992 al Magnuson Park di Seattle.[49]

Verso la fine del 2008 il gruppo inizia i lavori per l'album Backspacer, pubblicato il 20 settembre del 2009, che segue l'omonimo Pearl Jam, e viene anticipato dal singolo Just Breathe.[50]


Stile musicale

Paragonati alle altre band grunge dei primi anni novanta, lo stile dei Pearl Jam è visibilmente meno heavy e più vicino al rock classico degli anni settanta.[51] Il gruppo ha citato come principali band e cantanti che hanno influenzato il loro sound i Ramones, gli Who Neil Young.[52] Il successo dei Pearl Jam è stato attribuito proprio al loro sound che fonde «i potenti riff del rock da stadio degli anni settanta con la durezza e la rabbia del post punk degli anni ottanta, senza mai trascurare i cori e gli agganci».[2]

A quel tempo la band fu marchiata come tradizionalista; Kurt Cobain dei Nirvana dichiarò che Ten non era un vero album alternativo perché aveva molti prominenti assoli di chitarra.[14] Nonostante tutto i Pearl Jam allargarono il proprio raggio musicale con le produzioni successive. Dal 1994, con Vitalogy, la band iniziò a incorporare una maggiore influenza punk nella propria musica. No Code, l'album del 1996 fu una chiara pausa con lo stile musicale iniziato con Ten. Le canzoni dell'album contenevano elementi del garage rockworldbeat e la musica sperimentale.[2] Dopo il1998, con Yield, la band iniziò un processo di ritorno verso un approccio diretto col rock tipico dei primi lavori, la band su Binaural schizzò verso l'art rock e verso il folk rock nel 2002 con Riot Act.Pearl Jam è considerato un ritorno alle origini della band anche se con esiti giudicati deludenti dai fan di vecchia data.[43][44]

Vedder è noto per i suoi testi poetici e un "growl" alla Jim Morrison nel cantato.[53] Le tematiche delle liriche di Vedder vanno dal personale (Alive Better Man) al politico (Even Flow eBu$hleaguer). Quando la band iniziò, Gossard e McCready erano rispettivamente chitarrista ritmico e solista. La dinamica cambiò quando Vedder iniziò a suonare più frequentemente la chitarra, dall'album Vs. (1993) in poi, come per esempio in Rearviewmirror. Vedder continuò a suonare sempre più spesso la chitarra ritmica dai tempi di Vitalogy (1994). Nel 2006, McCready dichiarò: «Sebbene ci siano tre chitarre, penso che abbiamo molta più libertà creativa ora. Stone si farà indietro e suonerà dei giri di due-tre note ed Ed suonerà qualcosa con i power chord, io semplicemente mi adatterò a tutto questo».[54]