JIMI HENDRIX









James Marshall "Jimi" Hendrix (Seattle, Stato di Washington, USA, 27 novembre 1942 - Londra, Inghilterra, Gran Bretagna, 18 settembre 1970) è stato un chitarrista blues/rock e, a parere di molti, uno dei maggiori innovatori del suono della chitarra elettrica nel periodo della psichedelia degli anni '60; ha posto anche le basi della musica heavy metal. La sua parabola artistica, breve quanto intensa, lo ha consegnato direttamente all'immaginario collettivo degli appassionati di musica di un'epoca che, musicalmente parlando, ha avuto - secondo gran parte della critica - ben pochi paragoni.
Così nella memoria rimane, oltre alla sua produzione discografica (sufficientemente copiosa), l'immagine del chitarrista mancino che, imbracciata la sua Fender Stratocaster, suona - con irriverente visionarietà artistica - l'inno nazionale americano. Nella realtà dei fatti, la figura di Hendrix è ricordata alla stregua di quelle di Janis Joplin e Jim Morrison, entrambe stelle del firmamento rock ed entrambe scomparse in giovane età.
Nato come Johnny Allen Hendrix al King County Hospital di Seattle, nello stato di Washington, USA, da madre di origini cheyenne e padre afro-americano. Fu in seguito ribattezzato James Marshall dal padre. Passò l'infanzia in un quartiere disagiato, vivendo con genitori che finirono con l'odiarsi e maturò un'avversione per la disciplina. Iniziò a suonare la chitarra fin da bambino, imitando i bluesman americani come Elmore James e Muddy Waters. La sua carriera musicale, che sarebbe stata una lunga gavetta, ebbe di fatto inizio nel 1965 quando Hendrix iniziò a suonare nelle session di apertura dei concerti di musicisti soul e blues come B.B. King e Little Richard. Firmò il suo primo contratto il 15 ottobre 1965.
Dal 1966 si trasferì a New York, dove creò una sua band, Jimmy James and the Blue Flames. Qui venne scoperto da Chas Chandler, bassista degli Animals ed aspirante produttore, che lo convinse a seguirlo in Inghilterra ed a firmare un contratto. Chandler trovò due musicisti che avrebbero dovuto fargli da spalla, Noel Redding [basso] e Mitch Mitchell [batteria]. La band venne chiamata Jimi Hendrix Experience e lanciata commercialmente presentandone il leader come una fusione di James Brown ed Eric Clapton. Già i primi concerti lasciarono un segno profondo nella variegata scena londinese dell'epoca, e molti musicisti già affermati affollarono i locali alla moda per sentire questo nuovo "fenomeno". Il primo singolo, una cover del pezzo blues Hey Joe, di Billy Roberts, fu successivamente prova effettiva dell'innovazione musicale che Hendrix portava avanti, entrando nella classifica dei singoli Top 10; destino analogo ebbero anche i successivi due singoli, Purple Haze e The Wind Cries Mary.

La "Jimi Hendrix Experience" Nel 1967 il gruppo pubblicò il suo primo album, Are you experienced?, un sorprendente mix di ballate melodiche, hard rock, psichedelia e blues tradizionale che ebbe un successo planetario. Al termine della performance live del 31 marzo 1967 presso l'Astoria Theatre di Londra, Hendrix dovette ricoverarsi in ospedale per ustioni alle mani: era la prima volta che dava fuoco sul palcoscenico alla sua chitarra.
Successivamente, incoraggiata da Paul McCartney, la band partecipò al Monterey Pop Festival, dove la sua esibizione fu immortalata dal regista D.A. Pennebaker nel film Pop In Monterey. In quel concerto Hendrix dopo aver bruciato la sua chitarra disse: "aveva dato tutto quello che poteva..."
Nel frattempo la fama di Jimi Hendrix continuava a crescere, in virtù della sua immagine di uomo selvaggio e delle sue indiscusse qualità di virtuoso della chitarra. Sul palco era un coacervo di energie, rifacendosi ai bluesman americani che lo avevano ispirato, suonava la chitarra con i denti, dietro la schiena, mimava rapporti sessuali con lo strumento.
Nel 1967 uscì il secondo album della Jimi Hendrix Experience, Axis: Bold as Love, che segnò un approdo definitivo alla melodia psichedelica, nel quale canzoni come Little Wing, autentico must dei chitarristi elettrici, e If 6 Was 9 dimostravano tutto il valore del chitarrista di Seattle. Tuttavia, i suoi conflitti personali sempre crescenti col bassista Noel Redding, e i suoi continui problemi con droga e alcool portarono ad un tour disastroso in Scandinavia. Il 4 gennaio 1968, Hendrix fu arrestato dalla polizia di Stoccolma dopo aver distrutto una camera d'albergo.

All along the watchtower

Sempre nel 1968, uscì il doppio album Electric Ladyland, più eclettico e sperimentale dei precedenti, contenente il lungo pezzo blues Voodoo Child e una cover di All Along the Watchtower, di Bob Dylan (Hendrix era un suo fan sfegatato) che avrebbe superato di gran lunga l'originale in termini di fama.

La registrazione di questo album fu estremamente problematica, soprattutto per la pretesa di Hendrix di avere sovraincisioni in ogni pezzo (Gypsy Eyes alla fine sarà composto, almeno apparentemente, da ben quarantatre tracce, e Hendrix stesso non ne sarebbe stato ancora soddisfatto) e dai suoi sempre crescenti problemi di droga, tanto da convincere il produttore di lunga data Chandler ad abbandonare l'incarico il 1 dicembre dello stesso '68, rimpiazzato da Mike Jeffrey.

Star Spangled Banner

Il 3 maggio del 1969 Hendrix fu arrestato all'aeroporto internazionale di Toronto, dopo che venne trovata dell'eroina dentro il suo bagaglio (ma Jimi dichiarò di non fare assolutamente uso di questo tipo di droga), e successivamente scarcerato dietro pagamento di 10.000 dollari. Il 29 giugno, a causa del deteriorarsi dei rapporti all'interno della band, Noel Redding annunciò formalmente la sua uscita dalla Jimi Hendrix Experience, che in realtà si era sciolta di fatto già tempo prima.

Dall'agosto successivo, tuttavia, Hendrix formò una nuova band, denominata Gypsy Sun & Rainbows che lo accompagnasse al festival di Woodstock. Per quella occasione, la band eseguì una versione strumentale dell'inno americano The Star-Spangled Banner, distorto quasi da renderlo violento, chiaramente simbolico della sfiducia della società americana nei confronti della tutela dei diritti civili e della guerra del Vietnam. Questa è per lo meno l'interpretazione data, in realtà il pezzo era nel suo repertorio da tempo. La cosa certa è che Hendrix si è sempre mostrato disinteressato alla politica, infatti, intervistato sull'argomento dette risposte evasive sostenendo che probabilmente c'erano delle buone ragioni all'intervento americano in Vietnam.

Un nuovo gruppo

Malgrado ciò, la band di Woodstock, che comprendeva anche il percussionista Juma Sultan, ebbe vita breve, e fu rimpiazzata ben presto da un nuovo trio, Band of Gypsys, che annoverava Billy Cox al basso e Buddy Miles alla batteria. Il cambio di gruppo era indicativo della volontà di Hendrix, di compiere una svolta musicale, inoltre il chitarrista di Seattle sentiva in modo particolare il desiderio di essere apprezzato dalla "sua gente", più orientata su soul, blues, jazz e funky, mentre il rock era considerato, ed aveva, prevalentemente pubblico bianco. La band, tutta composta da musicisti di colore, si rese propagatrice di un'intensa commistione tra rock e blues, una miscela densa e potente. Ne è esempio lampante il concerto al Fillmore East di New York in occasione del capodanno, ascoltabile su Band of Gypsys. La nuova formazione ebbe tuttavia vita breve, dopo che il 28 gennaio 1970, durante un concerto presso il Madison Square Garden a New York, Hendrix abbandonò il palco dopo due canzoni.

Il 26 luglio Hendrix, durante un concerto a Seattle, sua città natale, sotto l'effetto delle droghe si mise ad insultare il pubblico. Ancora in agosto, suonò al festival dell'Isola di Wight, con Mitchell e Cox, esprimendo disappunto alle richieste dei fans di suonare i suoi vecchi successi anziché le sue nuove idee musicali.

Il 6 settembre, durante il tour europeo finale, Hendrix suonò in un'atmosfera simile a quella di Altamont tra le violenze degli Hells Angels al (ironia della sorte) Peace and Love Festival di Fehmarn, in Germania. Il bassista Billy Cox abbandonò il tour e fu rispedito negli Stati Uniti, mentre Hendrix rimase in Inghilterra.

La fine misteriosa

Il 18 settembre 1970 Hendrix fu trovato privo di sensi nel letto di una camera d'albergo al numero 22 di Lansdown Crescent, a Londra, stroncato, venne dichiarato all'epoca, dal soffocamento dovuto al suo stesso vomito, provocato da un'overdose di barbiturici. Intervistato da The Times nel 1993, il dott. John Bannister, il medico che tentò vanamente di salvare il chitarrista, dichiarò che Hendrix morì non a causa dei barbiturici, ma fu invece soffocato da una grande quantità di vino rosso che gli venne letteralmente versato in gola mentre si trovava in stato di incoscienza. Non si è mai indagato a fondo sull'episodio in quanto si dipinse subito Hendrix come eroinomane e poi sulla vicenda calò il sipario. Si chiudeva così, la breve carriera di questo grande artista; il suo corpo è sepolto nel Greenwood Memorial Park di Renton, nello stato di Washington, USA.