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La Bibbia è tutto ciò che ci occorre...
"La Bibbia non è un'opera degli uomini,
ma è la lettera d'amore di Dio per noi."
( P.Strauch)
L'uomo saprebbe poco, molto poco su Dio se Lui non avesse parlato e se non si fosse rivelato nella Sua Parola. La Bibbia è il mezzo attraverso il quale Dio comunica la Sua Verità all'uomo. Attraverso di Essa Egli vuole liberare l'uomo da tutte le sue illusioni, rivolgendogli una parola cerca la sua salvezza. Ogni uomo ha la possibilità di avvicinarsi alla verità della Bibbia senza la guida di altri uomini, il potere e la chiarezza della Parola di Dio sono tali da non aver bisogno di alcun sostegno. Chiunque crede , il più ricco come il più povero, il più potente come il più umile, è posto, nei suoi rapporti con Dio, su uno stesso piano: tutti sono sacerdoti. Non c'è più gerarchia nè potere, ma umiltà e servizio. Non vogliamo essere riuniti attorno a degli uomini ma attorno alla Parola di Dio.
La Parola di Dio è l'unica fonte che ci consente di conoscere Cristo. La filosofia può speculare intorno all'esistenza di Dio, ma non può giungere ad elaborare il pensiero di un Dio che assume la natura umana e muore per togliere i peccati. Per questa ragione, chi vuole conoscere la vita, le opere e la personalità di Gesù, deve leggere il Nuovo Testamento. Inoltre soltanto la rivelazione scritta può farci conoscere se Dio ci considera peccatori o redenti. Leggere la Bibbia è un atto di natura personale e mentre la leggiamo Dio si rivela a noi. Leggere la Bibbia studiarla e ascoltarla è comunicare con Dio.
Gli esseri umani provano una naturale avversione nei confronti della Parola di Dio. Poichè siamo dei peccatori, non ci piace che altri ci dicano cosa dobbiamo fare. Vogliamo seguire i nostri desideri e odiamo essere disturbati da chi ci dice che " in noi c'è qualcosa che non va".
L'inerranza della Scrittura
Un antidoto contro il diniego dell'autorità della Bibbia è credere nell'inerranza della Scrittura o, in altri termini, credere che ciò che essa insegna è oggettivamente vero. Martin Lutero, nel suo catechismo "maggiore", negando che questo fosse un nuovo insegnamento, afferma:" Io, i miei simili e tutti gli uomini possiamo sbagliare e ingannare noi stessi e gli altri, ma la Parola di Dio è infallibile". La Bibbia è la Verità stessa ed è il criterio mediante il quale bisogna giudicare ogni altra pretesa di verità... Gesù rivolto al Padre disse:" La Tua Parola è Verità" ( Giovanni 17,17). Ciò non significa che la Bibbia è l'unica verità e che la ragione, la scienza e l'esperienza non siano dei mezzi utili per ottenere la conoscenza. Non possiamo nemmeno dire che la Bibbia ci offre una conoscenza completa dell'universo visibile e di Dio stesso. Noi abbiamo bisogno della rivelazione di Dio perchè la mente umana corrotta è tremendamente limitata, soprattutto in merito alle cose spirituali. La Scrittura dichiara:" Ora conosco in parte". Soltanto dopo, al termine di questa vita mortale, quando sarò glorificato e incontrerò Cristo faccia a faccia, " conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto" (I Corinzi 13,12). Non ci sarà mai un tempo in cui potremo dire di conoscere ogni cosa e in cui le università e gli istituti di ricerca potranno cessare le loro attività. Le nostre scoperte possono essere utili, ma, come prova la storia delle scienze e delle idee sono soggette ad una costante revisione. La mente umana non esaurirà mai le sue risorse e le sue attività.
L'interpretazione.
Un altro problema attinente all'autorità della Scrittura è quello dell'interpretazione...
L'interpretazione non è il compito primario di colui che legge la Bibbia. L'apostolo Pietro avverte i credenti con queste parole:" Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale " ( II Pietro 1,20-21). I profeti non "interpretavano" la Parola di Dio, ma parlavano come lo Spirito li guidava. Da ciò è ovvio che la cosa più importante per chi legge è incontrare lo Spirito Santo, il che non richiede necessariamente una "interpretazione".
A volte si usa l'argomento dell'interpretazione come un pretesto per evadere da ciò che la Bibbia dice.
Invece di rifiutare di credere agli insegnamenti della Bibbia ammettendolo onestamente, si cerca di interpretarLa in modo distorto o a propria convenienza.
Sebbene si ammetta che nella Scrittura ci siano dei passi difficili, non possiamo dire che essa, nel suo insieme sia incomprensibile...
La Parola di Dio scritta, nella sua completezza e varietà, costituisce un sistema d'interpretazione autosufficiente. Una porzione della Bibbia ne interpreta un'altra. I passi più oscuri possono essere interpretati mediante quelli chiari.
La Parola di Dio risplende più delle stelle, illumina il cammino e annuncia un messaggio di salvezza.
( tratto dal libro "Perchè la Scrittura è tutto quel che ci occorre" Gene E. Veith pubblicato da Alfa e Omega Caltanisetta, pag. 25,26,32,33,34,35,36,37)