La Grazia

 

 

" Il giusto vivrà per fede" ( Romani 1:17)

 

 

La giustificazione per fede...

 

 

Non c'è altro Vangelo se non quello della sostituzione di Cristo che prese il nostro posto, mediante la quale Dio imputò a Gesù il nostro peccato ed imputò a noi la Sua Giustizia. Siccome Cristo portò il nostro giudizio, coloro che hanno già creduto in questa opera di espiazione vivono nella Grazia, perdonati per l'eternità, accettati ed adottati come figli da Dio. Non vi è alcun fondamento per cui Dio ci accetti se non l'opera salvifica di Cristo: non il nostro patriottismo, ne la nostra devozione ad una certa chiesa, nè la nostra moralità. Il Vangelo dichiara ciò che Dio ha compiuto per noi in Gesù, non concerne ciò che noi possiamo fare per giungere a Lui!

   ( Commento al libro "Giustificati per sola fede" R. C. Sproul edito da Alfa e Omega Caltanisetta )

 

Per tradizione abbiamo imparato che la causa strumentale della giustificazione è il battesimo ( e , in seguito, la penitenza), la dottrina evangelica afferma che è la fede e la fede soltanto. La fede non è il fondamento della giustificazione. Essa è lo strumento mediante il quale il credente è unito a Cristo e per il quale si appropria personalmente dei benefici dell'opera di salvezza. Colui che crede è giustificato  solo per grazia, mediante la sola fede e solo a causa di Gesù. La fede che unisce il credente a Cristo non è un'opera meritoria poichè, la fede salvifica stessa, è un dono di Dio che ci è comunicato dallo Spirito Santo. I riformatori furono accusati di sminuire l'importanza delle opere. Nel rifiutare il "Sola fide" si citava Giacomo 2,14-26 "...la fede senza le opere è morta...". I riformatori, rispondendo a tale obiezione, ribadivano che la vera fede salvifica non sarà mai priva di buone opere. La loro spiegazione era: "La giustificazione è per sola fede, ma la fede che giustifica non rimane sola". A tal proposito Giovanni Calvino fu molto preciso. Egli affermò che fede e opere sono unite, ma che possono e devono rimanere distinte. Nessuno può considerarsi giustificato se non vive santamente. Infatti, la fede senza le opere è una fede morta che non giustificherà alcuno. Le opere seguono necessariamente la fede, diversamente si ha la prova che la fede salvifica non è presente. [...] Tuttavia, anche se le opere sono necessarie per dimostrare l'autenticità della fede, esse non costituiscono mai il fondamento della giustificazione. Solamente l'opera di Cristo lo è.

                                                                    

( tratto dal libro "Giustificati per sola fede" di Robert C. Sproul edito da Alfa e Omega Caltanisetta, pag. 27, 41)

 

Home