I 5 punti dell'Arminianesimo

 

 

Un teologo Olandese chiamato Jacob Herman, vissuto dal 1560 al 1609, fu meglio conosciuto con il nome di Arminius (Arminio), quest’ultimo derivante proprio  dalla forma Latina del suo cognome.

Sebbene cresciuto e allevato nel clima della tradizione riformata, la sua inclinazione era verso le dottrine umaniste di Erasmus (Erasmo), in quanto Arminius (Arminio) aveva seri dubbi sulla grazia sovrana così com’era predicata dai Riformatori.  I suoi discepoli chiamati Arminiani e Rimostranti , estesero l’insegnamento del loro maestro. Alcuni anni dopo la sua morte essi formularono e racchiusero le sue dottrine in cinque punti principali conosciuti come i Cinque Punti dell’Arminianesimo.

Dal momento in cui le chiese di Netherlands, in comunione con le altre maggiori chiese Protestanti avevano contribuito alle Dottrine Riformate del Belgio e di Heidelberg, gli Arminiani hanno determinato di presentare il Parlamento Olandese con una Rimostranza. Questa attenta protesta scritta della Fede Riformata fu sottomessa allo Stato dell’ Olanda e, nel 1618, un Sinodo Nazionale della Chiesa fu convocato per esaminare gli insegnamenti di Arminius (Arminio) alla luce delle Scritture. Dopo 154 sessioni anticipate, che durarono sette mesi, i Cinque Punti dell’Arminianesimo furono giudicati contrari alle Scritture, e dichiarati eretici. Allo stesso tempo i teologi della Chiesa riaffermarono la posizione mantenuta dai Riformatori Protestanti come consistente con le Scritture, e formularono ciò che è conosciuto come I Cinque Punti del Calvinismo (in onore del grande teologo francese Giovanni Calvino).

Oltre gli anni, la risposta studiata del Sinodo di Dort alle eresie di Arminius (Arminio) è stata collocata, avanti, sotto forma di  un acrostico, formante la parola TULIP (di qui il nome di questo libricino). I Cinque Punti sono:

T – Totale Depravazione

       U –  Incondizionata Elezione

L – Limitata Espiazione

I –  Irresistibile  Grazia

  P – Perseveranza dei Santi

Dal momento che dovremo esaminare nel dettaglio cosa la Riforma dei teologi di Dort ha significato, e lo faremo attraverso questi cinque punti, diamo prima uno sguardo a un riassunto de i Cinque Punti dell’Arminianesimo.

I

LIBERO ARBITRIO. Il primo punto dell’Arminianesimo si basava sul fatto che l’uomo possiede il “libero arbitrio”. I Riformatori hanno riconosciuto che l’uomo aveva un volere, ma concordano con la tesi di Lutero nel suo testo “La Schiavitù della volontà” e cioè, non si era liberi dalla schiavitù di Satana. Arminius (Arminio) credeva che la discesa e/o la caduta dell’uomo non era totale, mantenendo l’idea che c’era abbastanza buona attitudine dell’uomo a volere accettare  Cristo fino alla Salvezza.

II

ELEZIONE CONDIZIONALE. Arminius (Arminio), più avanti, ha insegnato che l’elezione si basava sopra la prescienza di Dio a chi avrebbe creduto. In altre parole, l’atto di fede dell’uomo non è altro che la “condizione principale” per il suo venir eletto alla vita eterna, dal momento che Dio gli ha preveduto l’esercizio del suo “libero arbitrio” nella  forza di volontà positiva verso Cristo.

III

ESPIAZIONE UNIVERSALE. Inquantochè,  era loro ulteriore convinzione che Dio ama tutti, che Cristo è morto per ognuno di noi, e che il Padre non vuole che nessuno perisca o muoia, Arminio e i suoi seguaci hanno trattenuto l’idea che la redenzione (termine usato casualmente come sinonimo di espiazione) era generale. In altre parole la morte di Cristo ha fornito ragioni, a Dio, per salvare  tutti gli uomini.

IV

GRAZIA OSTACOLABILE. L’Arminiano ha ulteriormente creduto che, dal momento che Dio voleva che tutti gli uomini fossero salvati, Egli ha inviato lo Spirito Santo per ottenere che tutti gli uomini andassero a Cristo. Tuttavia, dal momento che l’uomo ha assoluto “ libero arbitrio”, è in grado di resistere al volere di Dio per la sua vita.  Sebbene l’Arminiano dica di credere che Dio è onnipotente, insiste sul fatto che il volere di Dio di salvare tutti gli uomini può essere reso vano dal volere terreno dell’uomo su una base individuale.

V

LA DISCESA DALLA GRAZIA. Il quinto punto dell’Arminianesimo è il risultato logico delle precedenti parti del sistema. Se l’uomo non può essere salvato da Dio a meno che non è volere dell’uomo essere salvato, poi l’uomo stesso non può proseguire nella salvezza a meno  che egli continui a voler essere salvato.

 

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