Educazione cristiana

 

L'educazione cristiana è radicata nelle Scritture. Sin dall'inizio, la religione della Bibbia è andata di pari passo con l'educazione. La responsabilità dei genitori per la gioventù, il valore supremo della persona, l'obbligo di sviluppare capacità personali, la forza motivante dell'amore, la necessità del sapere leggere e scrivere, l'unità di ogni verità in Dio - questi ed altri principi di base dell'educazione cristiana sono fondate sulla Bibbia. Il cristianesimo è per eccellenza una religione che insegna, e la storia della sua crescita è in gran parte la storia delle sue scuole.

Nell'Antico Testamento.

L'educazione comincia con Dio ( Esodo 4,12), il quale continua ad insegnare al Suo popolo ( Salmo 32; Isaia 48, 17; Geremia 32, 33). Fin dall'inizio del Suo rapporto con Israele, Iddio stabilisce che siano i genitori ad essere in primo luogo responsabili di insegnare ai loro figli su di Lui, come mostra il grande principio educativo che gli israeliti chiamano lo Shemà (Deuteronomio 6, 4-9). Fino al tempo dell'Esilio, casa e scuola erano una cosa sola. Gli insegnanti erano i genitori, eccetto in casi speciali, come i tutori per la famiglia reale (2 Re 10, 1-5). gli adulti apprendevano da sacerdoti e Leviti, come pure dai profeti. Insieme all'educazione religiosa, i figli apprendevano una professione dai loro padri; le figlie imparavano la gestione domestica dalle loro madri. Si insegnava a leggere ed a scrivere ad entrambi i sessi. L'educazione israelita, così, associava strettamente i due elementi essenziali dell'imparare e del fare.  Il sorgere dell'istituzione della sinagoga durante l'Esilio e l'importanza crescente degli scribi come insegnanti, dopo che Esdra era tornato ad indirizzare l'attenzione alla Legge ( Nehemia 8,10), aveva condotto all'espansione del sistema scolastico israelita. La sinagoga era essenzialmente un centro di educazione del popolo nelle Scritture, e gli Scribi divennero studiosi professionisti della Legge. L'educazione dei bambini più giovani, però, rimase nelle mani dei loro genitori fino a circa il 75 a.C. quando l'educazione elementare, impartita o in casa dell'insegnante o nella sinagoga, divenne obbligatoria. Il nome ordinario dell'educazione elementare era "casa del libro", perchè le Scritture ne erano l'unico libro di testo. E' proprio in questa  devozione alla Parola di Dio ed il suo rapporto con la vita che l'antica educazione israelita mostra la sua rilevanza per l'educazione cristiana moderna. Non solo la Torah (il Pentatueco) ed il Libro dei Proverbi sono manuali d'educazione più antichi, ma è l'intero Antico Testamento, a porsi, insieme con il Nuovo Testamento come la fonte letteraria principale per ogni autentica educazione cristiana.

Nel primo secolo.

Coerentemente con le sue radici veterotestamentarie, il cristianesimo è una religione che insegna. Per consenso comune, il suo Fondatore è riconosciuto come il più grande fra tutti i maestri. Nel Suo ministerio, l'insegnamento occupava un posto secondo solo la Sua opera di redenzione. Il Suo grande mandato (Matteo 28, 18-20) obbliga i Suoi seguaci a fare discepoli in ogni nazione e fu attraverso il ministerio apostolico, specialmente quello di Paolo e dei suoi colleghi, che crebbe la Chiesa antica. Le prime chiese cristiane si riunivano in case ( Romani 16, 3-5; I Corinzi 16,19; Colossesi 4, 5; Filemone 2). Senza dubbio i genitori cristiani insegnavano ai loro figli, e le riunioni della comunità cristiana adempivano ad una funzione didattica e non solo di culto, come dimostra il riferimento a  "pastori e dottori"
 ( Efesini 4, 11) nella lista che Paolo presenta dei doni dello Spirito e le molte allusioni in questo senso nelle epistole  ( Romani 12, 7; Colossesi 3, 16; I Timoteo 3, 2; II Timoteo 2, 2). Di grande e continuativo significato sono i due elementi del kerigma ( la proclamazione dell'evangelo di Gesù Cristo) e della didachè  (insegnamento morale e sociale basato su quella proclamazione) nel Nuovo Testamento. Questi due aspetti sono organicamente congiunti: il kerigma forniva la motivazione dinamica per la didachè ed essa era una forma di insegnamento. Era evidente che l'educazione cristiana, sebbene non fosse portata avanti in scuole separate, veniva costantemente condotta nella Chiesa  del primo secolo, che, senza la sua persistente fedeltà nel proclamare l'Evangelo e l'insegnamento della Parola, non avrebbe potuto crescere.

Nell'era patristica.

Quando si diffuse il cristianesimo, si svilupparono pure modelli di educazione formale. Già nella prima parte del secondo secolo, iniziò la pratica del catecumenato (educazione nella Scrittura, culto, condotta cristiana, ecc...) come preparazione degli adulti per il battesimo e come membri della comunità cristiana. Nonostante le persecuzioni precedenti al regno di Costantino, essa continuò -in alcuni luoghi fino al 5° e 6° secolo. Una  delle prime scuole cristiane fu fondata ad Alessandria d'Egitto nel 190 circa, altre si svilupparono a Cesarea, Antiochia, Edessa e Nisibis. In queste scuole non veniva solo data educazione sulle Scritture, ma vi era pure l'opzione di essere istruiti nella filosofia greca (ad eccezione dell'Epicureismo), letteratura, grammatica, retorica, scienza, ed altro. Così nell'educazione iniziò un rapporto fra cristianesimo e cultura classica. Agostino scrisse:"Ogni buon e vero cristiano dovrebbe comprendere che dovunque egli trovi verità, essa appartiene al Signore". Altri, in particolare Tertulliano, che disse: "Che mai ha a che fare Atene con Gerusalemme...noi non vogliamo curiose dispute dopo aver posseduto Cristo", ripudiarono l'erudizione classica e Girolamo scrisse sulla letteratura latina: "Come si potrebbe mai mettere assieme Orazio con il Salterio, Virgilio con i Vangeli, Cicerone con gli apostoli?".

Durante il Medioevo.

L'alleanza fra cristianesimo ed erudizione classica fu oscurata drasticamente, ma non cancellata. Le invasioni barbariche erano largamente responsabili per il declino delle scuole pubbliche di grammatica e retorica che, sebbene prima prevalenti in tutto l'Impero Romano, nel sesto secolo erano praticamente scomparse. La chiesa, che  aveva  una forte mancanza di fiducia nell'erudizione pagana, cominciò così ad occupare il vuoto lasciato dalle scuole pubbliche affermandosi per i seguenti mille anni e dominando l'intera cultura.. L'educazione popolare si era praticamente eclissata durante il Medioevo. L'erudizione, però, fioriva in alcuni monasteri, specialmente in Irlanda, dove fra il 6° e l'8° secolo vi fu una genuina rinascita di educazione intellettuale. Inoltre, dopo la scomparsa delle scuole pubbliche di grammatica e retorica, i vescovi stabilirono scuole per istruire il clero. Queste cominciarono ad insegnare sia la teologia sia la grammatica, e col passare del tempo, si estesero a parte del laicato. Probabilmente le prime scuole furono stabilite in Inghilterra. In ogni caso, l'educazione del popolo era praticamente non esistente. In quest'epoca, alcuni re cominciarono a promuovere l'educazione. Il più notevole fra questi fu Carlo Magno (742-814), che incaricò Alcuino, già preside della scuola di York, in Inghilterra, come suo ministro per l'educazione.

Lo scolasticismo.

Nel periodo dello Scolasticismo (fra il 9° e la fine del 14° secolo), sorse una riscoperta della filososfia greca, in particolar modo di Aristotele. Durante il massimo sviluppo dello Scolasticismo, Tommaso d'Aquino, nella sua Somma teologica, conciliò la filosofia aristotelica con la fede cristiana storica. E col sorgere dello Scolasticismo e lo sviluppo parallelo delle università, verso la fine del 12° secolo (Bologna, Parigi, Oxford e, più tardi, Cambridge), l'Europa emerse dai secoli bui.

La Riforma.

La Riforma comportò un nuovo giorno per l' educazione. Due dei suoi principi, l'autorità plenaria delle Scritture ed il sacerdozio universale dei credenti, servirono come catalizzatore per gli sviluppi che cambiarono il volto dell'educazione. Il primo principio rese obbligatoria l'educazione, così tutti avrebbero potuto leggere la Parola di Dio (motivazione simile a quella dell'antica educazione israelita); il secondo spostò la responsabilità per l'educazione dalla gerarchia sacerdotale al popolo. Lutero, Calvino, Melantone ed altri influenti riformatori, erano studiosi di primo livello, e videro l'importanza strategica dell'educazione cristiana. Lutero aveva un'educazione più medioevale che umanistica (nel senso del Rinascimento), ma egli collaborò strettamente con l'umanista Zelantone, che non solo fornì "le fondamenta del sistema scolastico evangelico in Germania", ma pure "mise nei programmi delle sue scuole, specialmente in quelle superiori, quelle materie che avrebbero contribuito ad una maggiore comprensione delle Scritture" (C.L.Manschereck). Il suo concetto di collegare i programmi  con le Scritture testimonia lo sforzo di reintegrare la fede biblica e l'educazione, sforzo che diventò uno dei maggiori interessi degli educatori evangelici dei nostri giorni.

L'effetto della Riforma sull'educazione andò molto al di là della Germania, fino a raggiungere la Svizzera, la Scandinavia, l'Inghilterra ed altri paesi. Da Ginevra, la potente influenza di Calvino portò ad un fiorire di scuole cristiane in Francia, Olanda e Scozia. In Inghilterra, l'umanesimo cristiano di uomini come Grocyn, Linacee, Erasmo, Colet e Ascham  aveva profondamente influenzato l'educazione e quando l'inghilterra e le sue scuole ed università, divenne protestante, questa influenza continuò. Nell'Inghilterra del 17° secolo, la fede riformata influì sull'educazione attraverso il Puritanesimo.

Con Comenio, "fondatore della moderna teoria educativa", la Riforma portò alcuni fra i suoi frutti educativi più durevoli. Questo vescovo moravo, che era un cristiano evangelico, " si pone nel campo educativo  in diretta linea di successione a Lutero" ( William Boyd). Così per lui la Bibbia era la suprema autorità e norma di ogni conoscenza. Vi sono elementi nell'insegnamento di Comenio che hanno attinenza all'enfasi che oggi si dà della filosofia educativa cristiana, sull'unità di ogni verità in Dio. Sebbene questo nostro  articolo tratti in primo luogo dell'educazione cristiana protestante, è necessario notare come attraverso il Concilio di Trento ( con la sua reazione alla Riforma), la Riforma influì sull'educazione cattolico-romana, quando i Gesuiti e i loro seguaci portarono nelle scuole idee prese in prestito a Ginevra e a Strasburgo.

Il periodo moderno.

Con la fondazione delle colonie nel 17° secolo, l'impeto dato dalla Riforma pervenne in America. Qui l'influenza di Calvino attraverso i puritani nella Nuova Inghilterra  ed attraverso i coloni olandesi, fu forte, sebbene non esclusiva (ad esempio la Chiesa d' Inghilterra influì molto sull'educazione, sebbene non riflettesse influenze calviniste). Fino alla fine del 18° secolo, tutte le scuole ed università americane ( con l'eccezione dell'università di Pennysylvania che , sebbene non settaria, era ostile al cristianesimo), aveva radici del cristianesimo evangelico, e lo stesso rimase vero fino all'inizio dell'educazione pubblica nel 19°secolo.

Generalmente parlando, si può dire che quasi tutta l'educazione nel mondo occidentale dal 1° fino al 19° secolo, era, in un modo o in un altro, di tendenza cristiana. Col sorgere però del razionalismo e dell'illuminismo francese alla fine del 18° secolo, cominciò uno scivolamento verso la secolarizzazione. In America le radici della democrazia non furono solo calviniste, ma anche deiste, come in Franklin e in Jefferson. Qui il principio della separazione fra Chiesa e stato, stabilito nel primo emendamento della Costituzione americana, aveva condotto gradualmente all'esclusione dell'insegnamento e pratiche  religiose dall'educazione pubblica, attraverso varie decisioni della Corte suprema. D'altro canto, le scuole e le università private fiorirono negli Stati Uniti ed a loro fu permesso di avere programmi completi di educazione cristiana, con l'unica premessa della salvaguardia dell'eccellenza accademica. Fra gli evangelici degli Stati Uniti, le scuole d'ogni ordine e grado conobbero una grande rinascita attorno al 1920. Durante questo tempo, sono state rafforzate istituzioni esistenti e molte sono state fondate. Si sono moltiplicate così le università cristiane di arti liberali, le facoltà di teologia e scuole ( primarie e secondarie) controllate dai genitori e dalle comunità cristiane locali. Notevole è stato lo sviluppo degli istituti e dei college biblici, quasi 200 dal 1880. Queste istituzioni cristiane costituiscono niente di meno che un nuovo genere educativo e rappresentano il contributo distintivo che l0'America ha dato all'educazione cristiana. Vi sono però aspetti dell'educazione cristiana diversi da quelli che hanno a che fare con scuole ed università. Alcuni fra questi, come il rapporto fra l'educazione cristiana con la famiglia e la chiesa locale, sono già stati toccati nella discussione sull'educazione nel tempo dell'Antico Testamento e nella Chiesa del primo secolo. Nulla che sia avvenuto nella lunga storia dell'educazione, può essere una scusa per sminuire il ruolo primario dei genitori cristiani in un'educazione radicata nelle Scritture nelle loro stesse famiglie. Eppure deve essere notato come in un tempo di secolarizzazione sempre più accentuata, quando le stesse famiglie sono invase dalla televisione e dai mass media., l'efficacia dei genitori come agenti essenziali dell'educazione cristiana, è stata sempre più erosa. Nemmeno lo sviluppo di forti scuole ed università evangeliche, o il rinnovo delle Scuole domenicali o scuole di Chiesa ( come sono a volte chiamate), può sostituire la defezione dei genitori dalle loro responsabilità educative.

La Scuola domenicale.

Nello sviluppo storico dell'educazione cristiana, l'istituzione delle Scuole Domenicali è relativamente recente. Presero inizio da Robert Reikes ed il movimento guadagnò terreno rapidamente in Gran Bretagna fino ad espandersi in pochi anni in tutta l'America. Fino al 1815 le Scuole Domenicali in America erano frequentate soprattutto da bambini delle classe più povere, e centrate soprattutto, insieme all'educazione cristiana, nel combattere l'analfabetismo. Dopo quella data, la Scuola Domenicale divenne il braccio educativo delle Chiese Evangeliche. La lunghezza del periodo di educazione fu accorciata, e l'insegnamento fu volontario, piuttosto che pagato, ed i bambini venivano raccolti da ogni classe sociale ed età. Suo scopo divenne quasi esclusivamente quello della conversione  e dell'insegnamento biblico e le Scuole Domenicali servirono come supporto e promozione delle chiese. La loro crescita fu grande non solo in Gran Bretagna e negli Stai Uniti, ma anche altrove e, nel 1889 si tenne a Londra la prima Convenzione mondiale delle Scuole domenicali.

La centralità della Bibbia.

Qualunque mezzo si usi nell'educazione cristiana, essa rimane indissolubilmente legata alla Bibbia. Nell'interesse costante che ha nell'educazione cristiana, il ruolo centrale del pastore è spesso sottovalutato. I pastori sono chiamati non solo ad essere predicatori, ma pure insegnanti ( Efesini 4,11). Il pastore che mai esponga la Parola di Dio dal pulpito, ha un ministerio mozzato. Un laicato biblicamente analfabeta, riflette la carenza di predicazione espositiva. Non importa quante predicazioni tematiche  si facciano, ed anche belle ed ispirate, se non c'è istruzione biblica sistematica non vi sarà sostanziale crescita spirituale. L'incomparabile risorsa dell'educazione cristiana è la Parola di Dio. Ogni qual volta la Parola di Dio viene insegnata fedelmente e veracemente, fiorisce l'educazione cristiana; quando la si perde di vista e la si oscura l'educazione cristiana è sempre decaduta; quando è stata riscoperta, come nella Riforma. l'educazione cristiana si è risvegliata. Questa è la lezione della storia.

In nessun altro luogo come le missioni, il potere educativo della Bibbia è stato altrettanto potente. La traduzione della Bibbia in migliaia di lingue e dialetti ha aperto le porte dell'alfabetizzazione a milioni di persone che altrimenti sarebbero state nell'ignoranza spirituale ed intellettuale. Non si può quindi parlare di educazione cristiana senza riconoscere il ruolo  che l'educazione cristiana ha avuto in ed attraverso il movimento missionario, in cui l'insegnamento della Bibbia e l'istituzione di scuole, ha avuto ruolo fondamentale per estendersi fino alle isole più remote del globo.

Frank E. Gabelein

Articolo tratto da The New Dictionary of the Christian Church, Revised Edition, J.D.Douglas, general editor, Grand Rapids:Zondervan, 1981,p.330).

 

 

 

 

 

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