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LE LINEE PER GENZANO E ROCCA DI PAPA

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   L'8 aprile 1906 entra in esercizio la tranvia Bivio-Grottaferrata-Genzano (che transita per Grot- tafferrata paese, Valle Violata, Marino, Castelgandolfo, Albano, Ariccia, Genzano), e il successivo 10 ottobre, terminati i lavori della prima funicolare ad acqua, si attiva il prolungamento che da Val- le Violata prosegue per Squarciarelli e fino al primo capolinea di Valle Oscura.

La descrizione delle due linee la troviamo nel numero del successivo mese di novembre della rivista "l'Elettricità".

   La linea Roma-Griottaferrata che forma il tronco principale, parte dalla piazza di Termini e percorrendo le vie: Principe Umberto, Viale Manzoni, Via Emanuele Filiber- to, arriva in Piazza San Giovanni Laterano dove traversa la cinta delle vecchie mura Aureliane mediante una nuova apertura appositamente costruita dalla società.

   La linea, uscita fuori la cinta delle mura, percorre via Appia Nuova, lunga 2 chilome tri, alla fine dei quali si presenta al viaggiatore la suggestiva vista della campagna romana. La linea segue la via così detta delle Cave, poi la via Tuscolana e dopo aver percorso un breve tratto della via Tuscolana la abbandona per entrare in sede pro- pria e mediante un ponte a travate metalliche, sovrappassa la linea ferroviaria Ro- ma-Marino-Albano e la via che unosce le recenti fortificazioni della Capitale detta Via Militare. Le due travate di ferro sovrastanti la ferrovia Roma-Marino-Albano sono di metri 5,50 di luce e quella che sovrasta la via militare è di metri 8.

   Disceso il cavalcavia, dopo circa 200 metri, la linea entra nuovamente in sede pro pria e, costeggiando le superbe rovine dell'acquedotto claudio, passa sotto un arco dell'acquedotto Felice tuttora in esercizio; nel contempo traversa il corso d'acqua della marrana Mariana.

   Proseguendo avanti si sovrapassa la grande linea ferroviaria Roma-Napoli me- diante un ponte a travata metallica obliqua della luce netta di m. 9 e con una ram- pa del 50 per mille, lunga circa 200 metri, si ridiscende nel vasto piano della cam- pagna romana.

   Qui la linea abbandona la sede propria e si colloca sulla via Tuscolana che segue fi no alla località denominata "Tor di Mezza Via". In questo punto la linea abbandona la Via Tuscolana per seguire la Via Anagnina che percorre per un lungo tratto fino al la Villa Senni.

   Da Piazza Termini (alta 56 metri sul livello del mare), fino a Villa Senni la linea sa- le dolcemente con una inclinazione quasi costante e con andamenti quasi rettilineo. Da Villa Senni comincia l'ascesa dei Colli Albani e la linea, per evitare le sentite pen- denze della via Anagnina, si colloca per un lungo tratto di circa 2650 metri in sede propria traversando la località denominata il "Borghetto". In questo tratto la linea è molto accidentata, sia perché sale sempre con una pendenza quasi costante del 50 per mille ed in alcuni tratti si arriva fino al 56 per mille.

   Dopo questa lunga ascesa si arriva in un punto situato molto prossimo all'ameno tronco principale. In effetti dal Bivio una diramazione va a Frascati, il quale è alto 350 metri sul livello del mare, ed un altra arriva sulla piazza di Genzano alta 346 me tri sul livello del mare.

   Mediante poi un opportuno raccordo, i due tronchi sono riuniti fra di loro e forma- no la linea Frascati-Genzano destinata a facilitare le comunicazioni tra Castello e Castello. Dalla via delle Cave fino al bivio di Grottaferrata la linea si svolge a raso campagna e non s'incontrano in tutto questo lungo percorso che qualche osteria, la Villa Lavaggi e la Villa Senni.

   La linea Frascati-Genzano parte dalla Piazza di Frascati e dopo aver percorso 350 metri della antica Via Tuscolana entra nella nuova grande Via Provinciale costruita in parte a spese della Società delle tranvie e in parte con un contributo votato dalla provincia di Roma.

   La nuova via Provinciale è lunga quasi 3 chilometri, e fu costruita per evitare le forti pendenze della vecchia strada Provinciale. Essa perciò scende da Frascati con pendenza quasi costante del 25 per mille fino al ponte di Bracciano e poi risale con pendenza quasi costante del 28 per mille, per due chilometri e mezzo fino a Grot- taferrata.

   La strada da un alto ha a ridosso la collina e dall'altro lato guarda la immensa spia nata della campagna romana nel cui sfondo si disegna Roma.

   Da Grottaferrata seguendo la Via Comunale, opportunamente allargata e sistema ta, vincendo non pochi ostacoli, si arriva al Ponte degli "Squarciarelli", anch'esso ri- fatto e ingrandito per la circostanza della società.

   Da Squarciarelli la linea si ricolloca sulla strada Provinciale che segue sempre fino alla piazza del Comune di Marino. Ivi, per evitare la ristretta curva della Via Provin- ciale, si deve creare una sede propria speciale.

   Furono perciò demolite due case e la fontana esistente sulla piazza di Marino; si dovette scavare una profonda trincea in roccia eseguendo difficili lavori di puntella- mento e di assicurazione agli edifici adiacenti la trincea.

   Superato questo punto difficile la linea segue la Via Provinciale scendendo prima giù nella valle di Marino, costeggia l'incantevole lago di Castel Gandolfo e dopo aver traversato l'abitato di Castel Gandolfo, entra nuovamente in sede propria per un tratto lungo circa 1.500 metri.

   Presso Albano la linea si ricolloca sulla strada provinciale e per entrare nell'abita- to di Albano si dovette demolire l'antica porta di Albano. Attraversando il Comune di Albano, sempre percorrendo la via provinciale, si arriva ad Ariccia, e proseguen- do ancora si arriva sulla Piazza di Genzano di Roma.
 

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