Questa
relazione è un documento particolarmente significativo. E' la prima
proposta ufficiale della STFER, nella quale le caratteristiche
progettuali della rete dei Castelli Romani sono ben delineate
nell'accurata descrizione del tracciato e nelle previsioni di
carattere economico di quella che sarà per circa mezzo secolo la linea
intercastellare che congiungerà le due linee di- rette a Rocca di Papa
e Velletri. Viene presentata in allegato ai progetti tecnici il 4
agosto del 1900, e nella premessa viene riassunto il più vasto
programma della Società che guardava al collegamento Roma-Ostia, nel
contempo mirando all'acquisizione dei tronchi ferroviari già in
esercizio e che costituiscono oggi la rete delle Ferrovie dello Stato.
Si noti il richiamo che viene fatto allo spettro estivo della
malaria, ma anche la sommaria descrizione della ferrovia per la
spiaggia marina di Ostia e l'intenzione di elettrificare la ferrovia
pontificia per Ciampino e Frascati, in accordo con la società "Rete
Mediterranea" che allora la gestiva. Seppure si parla solo di
una sinoola tratta, le basi della rete sono state gettate. |
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Il mare è a poco più di 20 Km da Roma; limpido e terso bagna le arene
vellutate di Ostia, Castel Fusano e Laurento, alle quali si addossano
le secolari pinete e le dune vestite di vegetazione tropicale. I Colli
e i monti sono a distan- za di poco maggiore, e questi colli e monti
costituiscono il paesaggio più vario che va dalle dolci ondulazioni
dei Colli di Frascati e di Albano, alle balze dell'Arte misio e di
Rocca di Papa, dalla gaia animazione delle piccole città e villaggi
che si succedono in corona ininterrotta dalla Colonna fino a Genzano,
alle solitudini boscose dei laghi di Castello e di Nemi, del campo
d'Annibale, del Pratone e di Monte Cavo. |
Il congiungere con rapidi mezzi di trasporto Roma col suo mare e coi
suoi colli equivarrà a completare le risorse estive della città, a
rendere il soggiorno at- traente, quale è già durante i mesi
invernali, a perpetuare quella vivacità che periodicamente ogni anno
si smorza al sopraggiungere dei primi calori estivi. |
La società delle Tramvie e Ferrovie elettriche di Roma, nell'interesse
di tutta la cittadinanza, e con la speranza che i suoi sforzi e il suo
buon volere siano co- ronati da felice successo, si è proposto di
fornire essa questi rapidi mezzi di trasporto. |
A questo scopo ha fatto domanda di concessione al R. Governo di una
linea ferroviaria elettrica per Ostia e la spiaggia marina, ha fatto,
d'accordo con la Società delle Ferrovie del Mediterraneo domanda per
trasformare a trazione elettrica la linea Roma-Frascati; ed ora,
presentando l'unito progetto, fa doman da alla Provincia di Roma per
ottenere la concessione della costruzione ed eser cizio di una linea
tramviaria che da Frascati per Grottaferrata, Marino, Castel Gandolfo,
Albano, Ariccia, metta capo a Genzano. |
Il programma della Società delle Tramvie e Ferrovie elettriche di Roma
non si limita alla linea che ora si richiede, ma ha di mira una estesa
rete che congiun- ga tutti i Castelli Romani, allacciando poi Genzano
con Velletri, Marino con Roc- ca di Papa, questa con Nemi e Genzano,
ecc. |
Rimane a stabilirsi una rapida e diretta comunicazione tra questa rete
dei Cas telli e Roma, ciò formerà oggetto di un progetto speciale. |
La domanda è per ora
limitata alla linea Frascati-Genzano perché risponde al bisogno più
urgente. Frascati, Marino, Albano sono già congiunti con Roma,
quantunque in modo un pò imperfetto. |
La congiunzione però
manca per Grottaferrata, manca si può dire per Castel- lo, e manca del
tutto per Ariccia e Genzano. |
Inoltre tutte queste
borgate, che hanno titolo ed importanza di piccole città, poiché fra
esse, Frascati, Marino, Albano, Genzano superano o si avvicinano ai 10
mila abitanti, non hanno fra loro comunicazione che per la via
provinciale, la quale per tracciato e per pendenze non rappresenta
certo l'ideale della comodi tà. |
La linea tramviaria che
si propone, non solo le allaccia tutte fra loro e quindi con Roma, ma
le allaccia in modo completo, pratico e comodo, passa attraver- so il
centro di tutti gli abitati, mentre le varie stazioni ferroviarie,
quella di Fras- cati della Mediterranea, e quella di Marino, Castello
e Albano delle Secondarie, sono tutte collocate talmente in basso in
rapporto agli abitati da obbligare i viaggiatori a spreco di tempo e
fatica per raggiungere la meta. |
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TRACCIATO |
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La strada provinciale
che da Frascati tende a Marino non tocca Grottaferrata. Ha inoltre,
subito dopo l'uscita di Frascati, una rampa fortissima seguita da con
tropendenza che obbliga a consumare inutilmente una grande quantità di
lavo- ro. E' stato sempre desiderio di tutti gli interessati, e anche
dell'Amministrazio- ne Provinciale, il variare questo tracciato
facendo passare la strada da Grotta- ferrata. La linea per
Grottaferrata, oltre ad allacciare questa amena ed impor- tantissima
borgata, non allunga il percorso e soprattutto risparmia inutili
salite e discese. |
Gli Uffici Provinciali
si dovettero recentemente occupare di tale questione e in conseguenza
gli Ingegneri della Provincia compilarono un progetto di correzio- ne
dell'attuale strada Provinciale toccando Grottaferrata. |
La Società delle
Tramvie e Ferrovie Eelettriche di Roma nel compilare il pre- sente
progetto per la Tramvia Frascati Genzano ha tenuto conto degli studi
fat ti dall'ufficio tecnico Provinciale e propone ora di collocare la
linea tramviaria sulla nuova strada Provinciale la quale partendo
dalla piaza di Porta S. Pietro in Frascati, proprio alla passeggiata
principale, passa sotto la Villa Torlonia, attra- verso il Vallone di
Villa Bracciano (ora Grazioli), contorna l'oliveto di Villa Muti,
passa davanti al Cancello di Villa Muti, traversa la cosi detta
macchia di Grotta- ferrata fin sopra al ponte di S. Nilo, percorre un
buon tratto della Olmata dei Mo naci per portarsi poi, attraverso alle
vigne, alla imboccatura del corso principa- le della borgata di
Grittaferrata. Da Grottaferrata la nuova strada provinciale occupa,
allargandola opportunamente, la strada comunale che da Grottaferra- ta
porta al sobborgo detto le Capanne dove, giunta, attraversa con
apposito nuovo manufatto il fosso e Vallone degli Squarciarelli per
portarsi a raggiunge- re la strada provinciale attuale poco prima del
convento di S. Giuseppe. |
Adunque la prima tratta
della linea tramviaria andrà costruita sulla nuova strada Provinciale
che ha lunghezza di m. 4.725,27. |
La seconda tratta è
tutta sulla vecchia strada provinciale dalla progressiva 4.725,27 fino
alla progressiva 6.751,71 all'ingresso della città di Marino. |
A Marino la tramvia
avrebbe potuto traversare l'abitato e proseguire per l' attuale strada
provinciale, ma si oppongono due ostacoli gravissimi; il primo dei
quali è la forte discesa fino al fosso del parco Colonna e la
corrispondente sa lita subito dopo; il secono è la brusca risvolta
all'uscita dell'abitato di Marino. Per superare questi ostacoli si
stabilì di percorrere un tratto in sede propria dal la fermata di
Marino, attraverso al Parco Colonna, alla macchia dell'Intergo, fi- no
a raggiungere un altra volta la vecchia strada provinciale alla
località detta la Madonnella. |
Dalla Madonnella fino
all'uscita dell'abitato di Castello, la linea tramviaria per- corre
l'attuale strada provinciale. |
Dall'uscita
dell'abitato di Castello alla progressiva 11.476,99 fino ai pressi
del- la Porta Romana di Albano alla progressiva 13.112,18 la linea
tramviaria rasen- ta l'attuale strada provinciale allargandone
opportunamente la sede, e tenen- dosi indipendente da essa colle sue
livellette. La ragione di questa misura adot tata sta nella poca
larghezza della via Provinciale, sulla quale protendono le lo- ro
ombre e le loro radici gli elci secolari che formano la famosa
Galleria di Cas- telgandolfo. Il toccare anche uno di questi alberi
dai tronchi enormi ed irregola- ri, che fanno della Galleria un vero
monumento sarebbe stato sacrilegio, e per questo la linea fu condotta
parallelamente alla strada, se non in sede propria, almeno con proprie
livellette. |
Dalla Porta Romana di
Albano la linea tramviaria non si allontana più dalla strada
provinciale fino alla piazza principale di Genzano dove ha termine.
Attra versa l'abitato di Albano, il celebre ponte, anzi i celebri
ponti dell'Ariccia, l'abi- tato di Ariccia, in fine l'abitato di
Genzano. |
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CONCORSO DELLA PROVINCIA NELLA SPESA |
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La Società delle
Tramvie e Ferrovie elettriche di Roma fa a sue spese la cos- truzione
della propria linea; ma la sede stradale deve averla apparecchiata. E'
quindi manifesto che nella prima tratta dove il percorso è sulla via
Provinciale nuova progettata, questa deve essere costruita a spese
della Provincia. La So- cietà non ha alcuna difficoltà a fornire i
fondi necessari all'uopo, eseguendo es- sa stessa la costruzione. E'
bene inteso che questi fondi saranno rimborsati in un numero di
annualità da stabilirsi. |
Per la terza tratta che
cade in sede propria, non si domanda il concorso della Provincia,
salvo che questa non creda opportuno di fare anche questa correzio- ne
al tracciato dell'attuale strada provinciale, In questo caso la sede
stradale andrebbe opportunamente allargata e andrebbe modificata la
sagoma strada- le. |
Per la quinta tratta,
dove la strada va solamente allargata (galleria di Castel- lo), non si
domanda il concorso della Provincia per il maggior lavoro di prepara-
zione della propria sede; bensì si trova giusto che la Provincia paghi
l'espropria zione laterale che si renderà necessaria, e che rimarrà in
seguito proprietà del- la Provincia stessa. |
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CURVE E LIVELLETTE |
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Di tutto il percorso
sulla vecchia strada Provinciale le curve non sono nè fre- quenti nè
di piccolo raggio. In ogni caso nessuna curva ha raggio inferiore a 50
m. |
Nei tratti dove viene
creata la nuova sede stradale provinciale e in quelli in se de
propria, le curve hanno tutte raggio di 50 m. o superiore, salvo
piccolissimi tratti nel percorso Castel Gandolfo-Albano. |
Le livellette sul percorso
della vecchia strada provinciale sono inferiori al 4% per 4/5 della linea,
in nessun caso superano il 6% e solo si avvicina a questa pendenza per
brevissimi tratti. |
Si è cercato in genere di
evitare le contropendenze. Le più forti sono rimaste tra Marino e
Castello, e tra Castello e Albano, e dalla Catena all'abitato di Gen- zano. |
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