Introduzione: cosa si intende per rivoluzione?
La rivoluzione (dal latino revolutio, -onis, rivolgimento) è un mutamento improvviso e profondo che porta alla rottura di un modello precedente e il sorgere di uno nuovo.
Nella storia si sono attuate numerose rivoluzioni di diverso carattere che si sono manifestate in altrettante modalità. La rivoluzione Russa ad esempio si è attuata con migliaia di vittime ed, al termine della dittatura comunista, le perdite si calcolavano a milioni, mentre nel caso della rivoluzione copernicana, altro esempio, i risvolti sono stati per lo più pacifici nonostante abbia sconvolto la scienza e la teologia del tempo, creandosi numerosi detrattori e dovendo superare molti ostacoli prima di essere ufficialmente accettata.
Ma che cosa è esattamente una rivoluzione? Cosa spinge, come testimonia la storia, milioni di persone a perdere la vita solamente per seguire un ideale?
La soluzione sta nel progresso, o meglio ancora, nel tentativo di progresso. L’essere umano tende sempre e comunque a qualcosa di più elevato: ad una vita migliore, ad un ideale di giustizia superiore, ad una libertà maggiore, senza però mai riuscire veramente a raggiungerlo. La rivoluzione è sempre stata per l’essere umano uno strumento di cambiamento di una situazione imperfetta per “tentare” di introdurne una nuova e più conveniente della precedente. Seguendo questo ragionamento dunque, la condizione umana dovrebbe tendere ad un continuo perfezionamento che purtroppo però spesso nel caso delle rivoluzioni violente degenererà e si rivelerà autodistruttivo e controproducente.
So fight as One
Without a fu**ing Gun
Words are the Bullets to this Revolution
Robb Flynn