Forno solare per essiccare fichi.

Stefano Pozzo – 2005

Abbiamo in giardino un grande albero di fichi, il quale produce una grande quantità di ottimi fichi, però che maturano ovviamente tutti insieme!
Anche il nostro vicino è in una situazione analoga e un giorno, mentre ne parlavamo, lui ci ha suggerito di fare come fa lui, che li raccoglie, li taglia, e li mette sulla griglia nel forno elettrico della cucina per 24 ore a 50 gradi centigradi lasciando lo sportello del forno leggermente aperto in modo fa far uscire l'umidità ed essiccarli.
L'idea di essiccare i fichi è buona, però in estate fa già caldo e avere il forno acceso in cucina non è un'idea allettante, ma soprattutto usare il forno elettrico ci è sembrato energeticamente impegnativo, e perciò abbiamo provato a pensare ad una soluzione alternativa. È nata così l'idea del forno solare.
In cantina sapevo di avere dei pezzi di pannello di polistirolo avanzati da un precedente lavoro, e anche il vetro di una vecchia porta. Servivano inolte un paio di fogli di cartoncino nero che abbiamo comprato in cartoleria, e la griglia che abbiamo preso in prestito dal forno di casa.
In base alle dimensioni della griglia del forno abbiamo fatto una scatola di polistirolo tagliando i vari pezzi con un coltello seghettato e unendoli con del nastro adesivo largo. All'interno gli abbiamo fatto una fodera su misura con il cartoncino nero opportunamente tagliato e piegato.
Quattro piccoli blocchetti di legno sono serviti da sostegno per la griglia per tenerla leggermente sollevata dal fondo, e due sassi appoggiati sul bordo superiore tenevano sollevato il vetro per lasciare una fessura da cui far uscire l'aria calda e l'umidità evaporata dai fichi.

Appena messo il tutto al sole, la temperatura all'interno sale rapidamente e i fichi incominciano a perdere umidità.
Potrà sembrare incredibile, ma bisogna stare attenti perchè c'è il rischio di bruciarli. A noi è successo perchè abbiamo sottovalutato la potenza del sole e abbiamo trascurato di controllare regolarmente il grado di essicazione che i fichi man mano raggiungevano con il passare del tempo.

Come potere osservare questa realizzazione è abbastanza grezza. Per costriure questo forno ci abbiamo messo meno di un'ora e non ci si può aspettare che sia esente da difetti. Il primo problema l'abbiamo avuto con il nastro adesivo che foderava tutto il bordo superiore e che univa il cartoncino nero al bordo stesso. L'aria molto calda che raggiunge la parte alta del forno ha scaldato il nastro adesivo e l'ha fatto raggrinzire tutto!
Fortunatamente il cartoncino era piegato in modo tale che è ugualmente rimasto in posizione e non si è coricato sui fichi all'interno!

Il secondo problema, sempre dovuto all'alta temperatura dell'aria che esce dalla fessura in alto, è stato che le due pietre che tenevano alzato il vetro si sono surriscaldate e hanno fuso leggermente il polistirolo sotto di esse affondandoci dentro e facendo chiudere il vetro sul bordo del forno.
La soluzione è stata semplice: è bastato sostituire le pietre con due blocchetti di legno e tutto ha funzionato per il meglio.

Per il funzionamento di questo forno siamo molto soddisfatti, ma ci riproponiamo di farne una versione migliorata. Infatti, come vedete nelle foto, il vetro è molto più grande del forno e sporge in modo pericoloso. Gli abbiamo messo dei mattoni intorno per segnalare il pericolo, ma evidentemente non è una soluzione accettabile, ed inoltre è scomodo da spostare, cosa che va fatta periodicamente per seguire il movimento del sole.
Inoltre, per aumentare l'efficienza nel processo di essicazione bisognerebbe aumentare molto il flusso d'aria, e quindi sarebbe da rivedere l'intero progetto prevedendo un'area dove si scalda l'aria che entra da un'apertura in basso, e un'altra area più in alto dove la griglia con i fichi viene attraversata dal flusso d'aria che sale ed esce dall'alto.
Insomma: tutto un altro progetto. Ma per adesso anche questa semplice cosa fatta alla veloce ha funzionato molto bene.








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