Fibra ottica per il controllo della luce posteriore della bicicletta

Stefano Pozzo – 2010

Utilizzo molto la bicicletta per i miei spostamenti in città, per andare al lavoro, per andare a fare spese in centro, e quando arriva l'inverno e le giornate si accorciano mi succede di padalare dopo il tramonto, e devo quindi accendere le luci per essere più visibile.

Normalmente sulle bici il sistema di illuminazione è composto da una dinamo che prende il movimento dalla ruota, in genere quella anteriore, da un fanale anteriore, da un fanalino rosso posteriore, e da un singolo filo elettrico per ogni fanale, che lo collega alla dinamo. La richiusura del circuito, la cosidetta massa, è fatta direttamente attraverso il telaio della bici.

Talvolta un po' di ossidazione nel contatto tra il filo elettrico e la dinamo, o tra il filo e il fanale, o in qualche punto critico del telaio, fa si che una delle due luci non si accenda.
Siccome però le due luci si accendono solo quando la ruota, girando, mette in moto la dinamo, il controllo dell'accensione deve essere fatto con la bici in movimento, cioè mentre si viaggia. Il controllo del faro anteriore è abbastanza semplice: siccome è lì davanti, a portata di mano, basta appunto mettergli davanti una mano e constatare se questa viene illuminata.

Il controllo della piccola luce rossa posteriore è invece talvolta più difficile, e diventa addirittura impossibile se sul portapacchi posteriore c'è una borsa o altro che impedisca, anche girandosi a guardare indietro, di vedere la luce.
Qualche volta lanciavo un'occhiata veloce alla mia immagine riflessa in qualche vetrina per cercare di scorgere quel puntino luminoso rosso, ma non era il modo più pratico!



La soluzione è arrivata quando mi è capitato di trovare tra i rifiuti di una piccola azienda un paio di metri di fibra ottica. La fibra ottica è un piccolo filo di plastica trasparente inserito all'interno di una guaina di plastica nera. A vederla sembra un filo elettrico, è abbastanza flessibile e può fare delle curve entro certi limiti. La sua particolarità è che se un capo viene illuminato allora la luce corre all'interno della fibra fino al capo opposto.




Allora ho rimosso il coperchietto di plastica rossa e con il trapano ho fatto un piccolo buco nella plastica del fanalino posteriore, angolandolo dal basso verso l'alto per evitare che entri la pioggia dentro al fanalino. Attraverso questo foro ho inserito la fibra ottica in modo che andasse dritta in direzione della lampadina.




Quindi ho riavvitato il coperchietto di plastica rossa e, con del nastro adesivo, ho fissato la fibra ottica lungo il telaio della bici in direzione del manubrio.




Sul manubrio ho rivolto la fibra verso l'alto e l'ho fissata con un paio di giri di nastro adesivo.




In questo modo è rivolta dritta verso i miei occhi e, quando alla sera attivo la dinamo, un piccolissimo puntino luminoso bianco mi informa che la lampadina posteriore è effettivamente accesa.


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