Gabriele
Muccino - Mario Sesti
L'ultimo bacio
(pagg. 150
circa , euro 18,07)
Prefazione
di Curzio Maltese
Fotografie
di
Stefano Montesi
e Angelo Turetta
Sceneggiatura,
foto di scena e del set, intervista al regista. Tutto sul film culto dell'anno.
"L'ultimo
bacio" parla della paura di crescere. La paura di crescere quando si hanno
trent'anni e quella di invecchiare quando se ne hanno cinquanta. I personaggi
che intersecano le loro storie all'interno del film, hanno tutti in comune
questa disperata e adolescenziale esigenza. È l'esigenza di restare
leggeri, di non sentirsi appesantire dagli obblighi, dalle convenzioni
che la società e l'età ci impongono.
Scrive Muccino:
"Credo che il tema dell'irrequietezza e dell'incapacità di vivere
armoniosamente la propria vita di coppia, sia uno degli argomenti più
attuali del nostro tempo. Il matrimonio come istituzione sta andando lentamente
in crisi. Ci si sposa sempre meno e ci si separa con sempre maggiore frequenza.
Oggi molti trentenni sono in crisi perché dopo aver rimandato il
loro ingresso nell'età adulta, davanti alla necessità anagrafica
di iniziare a pensare a una vita familiare in cui andrebbero ricostruiti
i modelli classici propri dei loro genitori, vengono spesso colti da uno
strano sentimento d'angoscia e disagio. Non so se ciò sia sempre
accaduto. So solo quanto questa sindrome di Peter Pan sia oggi diffusa.
E certamente non solo tra i trentenni. Una volta ho letto in un libro una
frase che mi colpì molto. Diceva che si comincia a invecchiare quando
si inizia a rimpiangere il passato". |