Mare E Monti

 

FERRATA

Cesare

Piazzetta 

Pordoi

Veduta Massiccio Pordoi da Rif.Predarola

 

Accesso:

1) Da Canazei in Val di Fassa o da Arabba si raggiunge il Passo Pordoi.
E’ possibile lasciare l’auto al Passo mt.2230 e salire in funiva in cima al Sass de Pordoi mt.2950 per poi ridiscendere fino a giungere alla forcella Pordoi mt. 2829 (15minuti). Da qui si scende lungo il ghiaione sentiero n. 627 fino ad incotrare un cartello indicatore, sentiero n. 626 che successivamente diventerà il n. 7, che ci fa deviare a sinistra attraversando a mezza costa fino a giungere all'attacco della ferrata dove una targa metallica ne indica l'inizio mt. 2630 slm. (circa 40 minuti)

2) Dal passo Pordoi si percorre per circa un kilometro la strada asfaltata che conduce all'Ossario di forma circolare. Da qui si segue un ripido sentiero che successivamente si congiungerà al suddeto sentiero n. 7 fino alla base del massiccio roccioso (circa 1 ora e mezza). 

 

Dislivello in salita: m.522  attacco della ferrata

 

Difficolta': Molto difficile ed esposta -Sulle roccette finali utile spezzone di corda-

 

Altitudine :  m.3152 

 

Tempo di percorrenza: h. 6,00 "andata e ritorno" (Accesso n.1)

 

Segnavia:  sentiero n. 627-626-7 per l'andata; sentiero n. 638 per il ritorno

 

Percorso : 

La ferrata risulta subito molto impegnativa presentandosi verticale e con scarsi appigli sia per i piedi che per le mani. Occorre quindi essere dotati di eccezionale forza fisica e ottimo allenamento. I primi metri si segue il cavo lungo la verticale della parete per poi deviare sulla sinistra in un traverso molto esposto e privo di appigli, unico sostegno artificiale una staffa a metà traverso. Superati questi primi impegnativi passaggi si arriva ad una piccola cengia dove ci si può riposare un attimo prima di affrontare un nuovo salto verticale superabile grazie ad alcune singolari ma utili staffe poste alla base. Arrivati ad un piccolissimo terrazzo da cui si gode una magnifica vista verticale sul ghiaione sottostante e sulla Marmolada, ci troviamo di fronte ad una piccola scaletta che poi risulterà l'unica in tutta la ferrata (attenzione perchè si muove) superato l'ennesimo salto verticale ben presto si arriva ad un breve ma adrenalinico ponte sospeso. Da qui si prosegue lasciandosi alle spalle le difficoltà maggiori nonostante la ferrata presenti ad intervalli ulteriori strappi verticali da superare con la forza delle sole braccia. Gli ultimi tratti non completamente attrezzati ci conducono ad  incontrare la segnaletica di vernire rossa sulla roccia per il sentiero poco marcato e notevolmente esposto che attraversando un ripido ghiaione  in una trentina di minuti ci conduce alla Forcella Pordoi e da lì all funivia per il rientro. Per chi volesse continuare per il Piz Boè si presentano due oppurtunità proseguire per altri quaranta minuti "come indicato su roccia" oppure come consigliamo prendere il sentiero per la Forcella Pordoi e dopo alcuni metri seguire i segni di vernice rossa che si innalzano sulle roccette finali "attenzione perchè si sale privi di assicurazioni". Da qui in breve si arriva al Piz Boè. Per il rientro seguire il sentiero alpinistico n. 638 per la Forcella Pordoi (1 ora) e da quì si prosegue per una mezzora scarsa su una breve salita che porta alla funivia.

Piz Boe

Veduta Piz Boe da Rif.Predarola

IIZIO AGINA