Parte 1: Gli Eredi di Shannara
La famiglia Ohmsford, si sa, e' perseguitata da una maledizione ricorrente: il
druido Allanon, che ogni due generazioni arriva a fracassare le palle. L'unica
notizia buona de "La Canzone di Shannara" era che il suddetto druido si era
finalmente tolto dagli zebedei.
La vicenda degli Eredi inizia qualche decennio dopo questo fatto. Gli Eredi di
Shannara hanno appena concluso i festeggiamenti per la morte di Allanon, quando
ecco arrivare Cogline (pochi sanno che questo era il suo cognome. Di nome faceva
"Rompi", ed aveva il curioso vezzo di presentarsi alla James Bond: "Salve, sono
Cogline. Rompi Cogline") a dire loro che lo spettro del defunto Allanon li
attende nella sua
attuale residenza dentro il lago degli spettri. A dimostrare che "l'erba cattiva
non muore mai".
Invece di fare l'unica cosa giusta e sensata che ci sarebbe da fare, ossia
appendere Cogline per i piedi ad un robusto ramo di quercia, salargli i capelli
e lasciare che le capre gli divorino lo scalpo, gli Eredi di Shannara si mettono
in viaggio e come un sol uomo raggiungono il lago. A dimostrare che "la madre
dei fessi e' sempre incinta".
Ancorche' morto, Allanon e' piu' scassaminchia che mai e, come suo solito, si
mette subito a dare ordini: "Tu trovami la Spada di Shannara, tu gli Elfi, tu la
Pietra Nera... tu portami le ciabatte, e tu vammi a
comprare il giornale." A dimostrare che "il lupo perde il pelo ma non il vizio".
Invece di fare l'unica cosa giusta e sensata che ci sarebbe da fare, ossia
omaggiare Allanon di una pernacchia corale in stile "L'oro di Napoli", gli Eredi
si mettono diligentemente al lavoro e si disperdono ai quattro venti per tutta
Shannaraland. Date le particolari dimensioni del pianeta, in due giorni si sono
portati alle estremita' della cartina.
Dell'Erede che cammino' a piedi fino all'edicola di Piazza del Duomo a Milano
per comperare il "Sole 24 Ore", solo per scoprire, una volta ivi giunto, che
Allanon non gli aveva dato i soldi e tornarsene indietro con le pive nel sacco,
non si parlera' piu'. Rivolgiamo quindi la nostra attenzione agli altri, che
probabilmente ingannati dal titolo del libro, e sperando in una ricca eredita',
decidono, tutti quanti, di portare a termine le loro missioni. A dimostrare che
"le disgrazie non vengono mai sole".
Parte 2: Il druido di Shannara
C'e' il Re del Fiume Argento, bella figura che non si sa bene cosa ci stia a
fare nel mondo di Shannara, che soffre di crisi della mezza eta' tipica
dell'andropausa.
Invece di fare l'unica cosa giusta e sensata che ci sarebbe da fare, vale a dire
comprarsi una Harley Davidson e spassarsela per le Quattro Terre, decide di
crearsi una figlia. La impasta con terra e miele, ma
evidentemente esagera con il miele perche' il risultato e' Viridiana, il piu'
sdolcinato e intollerabilmente melenso personaggio della fiction dai tempi di
Heidi. Non riuscendo piu' a sopportarla neppure lui, il Re
spedisce Viridiana a Shannaraland, come personale dono (si fa per dire) agli
uomini, e cosi' la fanciulla incontra alcuni degli Eredi.
Invece di fare l'unica cosa giusta e sensata che ci sarebbe da fare, ossia
seppellire la fanciulla nella sabbia fino al collo e lasciarla divorare dalle
formiche rosse, gli Eredi in questione si innamorano di lei e la seguono
letteralmente fino in capo al mondo. Un tot di gente muore nel corso della
simpatica gita, e, dulcis in fundo, pure Viridiana ci lascia finalmente le
penne. E' un dato di fatto che le parti migliori dei libri di Brooks sono quelle
in cui schiatta qualcuno. <eg>
Nel frattempo, tanto per giustificare il titolo del libro, Walker Boh (cosi'
soprannominato perche' nessuno si ricordava mai il suo cognome: "Conosci Walker?"
"Walker CHI?" "Boh.") decide di diventare druido e per di piu' si mette alla
ricerca di un antico e pericoloso manufatto magico. L'impresa non e' delle piu'
difficili: a Shannaraland non si puo' scoperchiare una mattonella senza trovare
un antico e pericoloso manufatto magico. E infatti e' proprio sotto una
mattonella che Walker trova la Pietra Nera, guadagnando settecento punti della
Caccia al Tesoro. Perde un braccio nell'impresa, ma fossi in voi non mi
preoccuperei troppo, perche' nei momenti di necessita' dimostrera' di poterlo
temporaneamente rigenerare.
Parte 3: La regina degli elfi di Shannara
Del gruppo degli Eredi fa parte anche una dolce pulzella, incaricata da Allannon
di ritrovare gli Elfi perduti. Nel primo e secondo libro la donzella non fa un
granche' a parte viaggiare verso Ovest brontolando
frasi del tipo "Trovare gli elfi, trovare gli elfi, e' una parola! Prima LUI si
perde la roba e poi pretende che NOI gliela ritroviamo". Nel terzo libro,
accortasi di essere in ritardo sul ruolino di marcia, prende l'aereo e arriva
nella citta' degli Elfi.
Ora, da quando avevano deciso di sbattersene le orchidee di quello che succedeva
a Shannaraland gli Elfi vivevano felici contenti e tranquilli nella loro bella
citta'. Avevano appeso fuori dalle mura un cartello con la faccia di Allanon e
la scritta "io non posso entrare", e fondamentalmente non avevano piu' avuto
alcun problema. Ma ecco che arriva la nostra eroina e spiega loro che non
possono continuare a starsene lieti e pacifici, devono andare a cercarsi rogne
nelle Quattro Terre.
Invece di fare l'unica cosa giusta e sensata che ci sarebbe da fare, ossia dare
la fanciulla in pasto ai Sacri Coccodrilli della Palude, gli Elfi decidono di
obbedire e mettono - letteralmente - la citta' in mano
sua. Accompagnata da una decina di prodi e valorosi guerrieri, ella si accinge a
tornare a Shannaraland, non per la via piu' facile ma passando da una perigliosa
palude.
Quelli che seguono sono dieci capitoli ricchi di azione e pathos, che cerchero'
di riassumere al meglio:
Cap 1: Avanziamo nella palude. Muore Gino.
Cap 2: Avanziamo nella palude. Muore Nino.
Cap 3: Avanziamo nella palude. Muore Dino.
Cap 4: Avanziamo nella palude. Muore Tino.
Cap 5: Avanziamo nella palude. Muore Pino.
Cap 6: Avanziamo nella palude. Muore Lino.
Cap 7: Avanziamo nella palude. Muore Cino (Franco si dispera).
Cap 8: Avanziamo nella palude. Muore Mino.
Cap 9: Avanziamo nella palude. Muore Rino.
Cap 10: Avanziamo nella palude. Finito il vino.
Infine, dopo che sono morti tutti tranne la fanciulla, la palude finisce. La
fanciulla raggiunge la terraferma, raccoglie la bandierina e corre al traguardo.
La sua squadra guadagna solo cinque punti: l'eccessivo numero di perdite e
l'esaurimento delle scorte di vino determinano diverse penalita'. Il "fil rouge"
viene aggiudicato alla squadra della Danimarca, che avendo anche giocato il
Jolly si porta in testa alla classifica.
Parte 4: I Talismani di Shannara
Cribbio, gia' siamo alla quarta parte? Diamine, bisogna che cominciamo a
radunare tutti per il gran finale...
Chiamati a raccolta al centro della cartina, gli Eredi di Shannara vi
confluiscono dalle estreme propaggini del mondo conosciuto (tempo di
percorrenza: due giorni, a piedi) e, guarda caso, si ritrovano su una
collinetta antistante la fortezza dei cattivi.
La situazione e' questa:
- Gli Eredi sono meno di una decina
- La fortezza e' notoriamente inespugnabile, protetta da cinquecento cattivacci
grossi e potenti e pure dotati di superpoteri.
A questo punto Terry Brooks decide che gli Eredi devono assaltare la fortezza.
Invece di fare l'unica cosa giusta e sensata che ci sarebbe da fare, ossia
cominciare ad esibirsi in una serie di pose sconce ed offensive, minacciando di
far censurare il libro per oscenita' e turpiloquio, e
lanciandosi anche in coretti goliardici tipo il seguente:
"Osteria della Spada Magica - paraponziponzipo'
tutti quanti facciam pratica - paraponziponzipo'
mettiam Brooks contro il muro
e glie lo ficchiamo in c..."
...vabbe', lasciamo perdere, tanto non fanno nulla di tutto cio', anzi, gli
Eredi assaltano la fortezza come un sol uomo, disciplinatamente disposti in fila
come una squadra di football americano che scende in
campo. In effetti indossano anche la maglietta rossa e verde dei "Shannara Bulls",
mentre all'estrema destra il capitano, il druido monco Walker Boh, tiene con una
mano la bandierina del college e con l'altra
la palla ovale.
A sette secondi dall'inizio dell'assalto (magistralmente descritti da Brooks in
trentacinque pagine di scontri) gli Eredi si ritrovano, come era ESTREMAMENTE
facile prevedere, assai a mal partito.
***
A questo punto interrompo la narrazione per una doverosa nota editoriale. Come
narra lo stesso Brooks nella sua autobiografia "On copying" (secondo alcuni
scopiazzata dal piu' celebre "Om writing" di
Stephen King), giunto a questo punto del romanzo lo scrittore si ritrovo'
decisamente in difficolta'. Doveva consegnare il libro conclusivo della saga
entro una settimana (ed aveva gia' speso l'anticipo pagatogli dall'editore per
acquistare la collezione completa di "Playtroll"), ma si rendeva conto di avere
ficcato i suoi eroi in un ginepraio da cui non esisteva via di uscita onorevole.
Dopo lungo ponderare, si rese conto che aveva solo tre possibili alternative:
1) Abbandonare gli Eredi al loro orribile destino e rassegnarsi, per la prima
volta nella sua carriera, a consegnare un libro che finiva male.
Questa eventualita' fu seriamente considerata, senonche', quando Brooks la
propose ai suoi protagonisti, questi una volta tanto fecero l'unica cosa giusta
e sensata che ci sarebbe stata da fare: minacciarono di
mandarlo a quel paese una volta per tutte ed emigrare in blocco in un romanzo di
Liala. Brooks fu quindi costretto a scartare l'ipotesi.
2) Rinunciare del tutto a scrivere un finale e consegnare un libro monco,
ammettendo sinceramente di non essere in grado di trovare una soluzione al
casino combinato. L'illustre precedente in questo campo e'
rappresentato da Mark Twain, che fece esattamente la stessa cosa piu' di cent'anni
fa. Non si tratto', comunque, del momento di maggior gloria del'autore di "Tom
Sawyer", e cosi' Brooks fini' per scartare anche questa ipotesi, anche perche'
non voleva che si dicesse che stava copiando (mph... hmrpfhhh... scusate, mi
scappa da ridere...mmmmhhhpfttt..)
3) Attingere all'opera di qualcuno piu' bravo. Fu cosi' che Terry Brooks prese
il telefono, e si svolse la seguente conversazione:
- Pronto, qui Stephen King. Chi parla? -
- Ciao Steve, sono Terry Brooks, ti ricordi di me? Ci siamo conosciuti al raduno
della FSL (Federazione Scrittori Logorroici) -
- Ciao Terry, che vuoi? -
- Senti, dovrei finire un libro e sono in difficolta', quindi ho pensato a te...
-
- A dire il vero, i finali non sono il mio forte. -
- No, non voglio che me lo scrivi tu... e' che, pensavo... mi presteresti la
tartaruga di "It"? -
- La tartaruga? -
- Si', ho bisogno di qualcosa di grosso e buono, qualcosa che non si capisca
bene cosa ci sta a fare... la tua tartaruga e' perfetta! Ma la presti? -
- A dire la verita' non e' mia... me la ha prestata Terry Pratchett. E si e'
tanto raccomandato, quindi non credo di poter... -
- Ti preeeeeeeego! Sono disperato, e ti giuro, Pratchett non lo verra' mai a
sapere. Mica ce lo scrivo che e' una tartaruga, nel libro! -
- Va bene, te la mando subito. -
- Graziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegrazie... -
- Click. -
Fu cosi' che quello stesso pomeriggio la DHL consegno' a Terry Brooks un pacco
con dentro la Tartaruga. Brooks non perse tempo e la mise subito all'opera:
(riprendiamo la narrazione da dove la avevamo interrotta...)
***
Gli Eredi, dicevamo, sono in seria difficolta', quando ecco il miracolo:
nelle profondita' della fortezza era tenuta prigioniera una tar... ehm, una
grande creatura, antichissima e dalla grande bonta' e assai potente.
L'assalto degli Eredi smuove le fondamenta quanto basta perche' la tar... la
creatura si liberi dalla sua prigionia, si libri nell'aria, e con possanza...
***
Squilla il telefono
- Pronto, qui Terry Brooks. -
- Terry, sono King. -
- King chi? -
- King! KING! Il RE! Abbiamo parlato PRIMA, ricordi? Ti ho mandato la tartaruga!
-
- Ah, si', sto per scrivere le duecento pagine conclusive dello scontro.
-
- DUECENTO?!?!? Non se ne parla! Ha telefonato Pratchett, dice che deve scrivere
il centoquarantasettesimo libro di Discworld: stasera viene a cena da me e
rivuole la tartaruga. -
- Ma, ma, mi serve... -
- Se Pratchett arriva qui e scopre che ti ho dato la tartaruga mi fa sbranare la
casa dal Bagaglio! Quindi RIVOGLIO LA TARTARUGA ENTRO MEZZ'ORA o giuro che ti
aizzo addosso l'infermiera di "Misery"! -
- Va bene, va bene, finisco in fretta e furia e te la rimando. -
- SBRIGATI!!!! -
***
... e con possanza distrugge i cattivi e salva i buoni. THE END
***
- Finito! Sono salvo! Ora posso rimandare la tartaruga a Stephen King.... King...il
"RE"... "abbiamo parlato PRIMA"... "PRIMA"... "RE"... "PRIMO RE"... mi sorge
un'ispirazione... - E il resto e' storia.