Caro diario, giorno 1
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Oggi ho deciso di installare Linux. Non si può essere un vero hacker se non si
usa Linux, e io voglio essere un vero hacker. Soprattutto per far colpo sulle
ragazze. Ho chiesto a quelli che conoscevo ed ho scoperto che Giovanni usa Linux;
stranamente ha gli occhiali spessi, è sovrappeso, non si lava molto, non si rade
e non conosce nessuna ragazza. Mi aspettavo qualcuno di più figo, con gli
occhiali scuri anche al chiuso e il trench di pelle. Probabilmente si traveste
per non dare nell'occhio. Una doppia vita! Che cosa emozionante diventare un
hacker. Mi ha consigliato la Debian dicendo che è la "distruzione di Linux" per
veri duri. Io sono un duro. Uso il computer da quando ero piccolo; sempre
Macintosh, ma quando uno sa usare un computer, li sa usare tutti! Pensa: l'hacker
di "Indipendence Day" entrava nel sistema operativo di una nave aliena: figata!
Chissà perché si chiama "distruzione di Linux". Dovrò chiedere. Che nome da
duro!
Caro diario, giorno 2
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Giovanni mi ha spiegato oggi che la Debian è una DIS-TRI-BU-ZIO-NE di GNU/Linux.
Non distruzione. Dice che è molto importante che si dica GNU/Linux, se si dice
solo Linux la Microsoft (che dovrei scrivere Micro$oft o Microsuck, non so
perché) prenderà il controllo del pianeta, provocherà l'Apocalisse, spegnerà il
sole, farà piangere Gesù Bambino e impedirà che ci siano giochi recenti per GNU/Linux.
In questo ordine (di importanza). Giovanni dice che GNU vuoi dire "GNU Non è
Unix", però Linux è Unix e Giovanni dice che è da queste contraddizioni
apparenti che si capisce chi è un vero hacker. Tutti gli altri sono dei perdenti
che si meritano che un Virus spedisca alla nonna pezzi di E-Mail pornografiche
scambiate con la morosa. Io non posso essere un perdente perché mia nonna è
quadriplegica e non sa usare il computer; oltre tutto, non ho mai avuto la
morosa, anche se ho scritto dei racconti un po' spinti su Kaori della pubblicità
del Philadelphia. Sto già diventando un vero hacker.
Caro diario, giorno 3
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Ho smesso di fare domande a Giovanni, perché il suo travestimento da non-figo
puzza davvero tanto e non riesco a concentrarmi trattenendo il fiato. Chissà
dove si procura il suo "odore di ascella non lavata da quindici giorni", è
DAVVERO realistico. Un altro segreto hacker, immagino. Ho comprato una rivista
con i CD della Debian. Da questa notte il mondo sarà mio: devo solo installarla,
poi sarò un vero hacker. Nella rivista non ci sono donnine nude: un vero hacker
si eccita con le immagini dei computer nudi (smontati), o con il "codice
sorgente". Ci ho provato, ma ho ancora molto da imparare.
Caro diario, giorno 4
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Non trovo setup.exe nel CD. Sarà rovinato. Domani lo vado a cambiare.
Caro diario, giorno 5
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Non c'è il setup.exe! E' tutto molto semplice: si inserisce il CD a computer
spento, si seleziona da BIOS di boot-are (un modo di dire inglese che vuol dire
"stivalare", ah! gergo hacker!) da CD, e si installa. Facilissimo. Ci ho messo
solo 3 ore a capirlo. Ora devo solo scoprire come invocare il BIOS.
Caro diario, giorno 7
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Sono fortunato! Il BIOS nel mio computer si invoca semplicemente premendo i
tasti CTRL-ALT-SHIFT-CANC-Q-W-E-R-T-Y-1-2-3-4-5 contemporaneamente nei 4
microsecondi in cui avviene il check della memoria. Pensa che nel computer di
uno che conosco è possibile invocarlo solo nelle notti di luna nuova, dopo la
mezzanotte, se si rimane all'interno d'un pentagramma tracciato per terra col
sangue d'un gallo nero. E' destino che io diventi un hacker.
Caro diario, giorno 8
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Sto installando. Ho aspettato 4 ore che comparisse la schermata grafica, ma
continuo solo a vedere delle scritte. E non compare la freccetta del mouse. Devo
chiedere.
Caro diario, giorno 9
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Le scritte andavano lette! Pensa come sono furbi questi hacker, nessuno può
usare il LORO GNU/Linux se non sa che le scritte vanno lette. E' un po' come una
società segreta.
Caro diario, giorno 10
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Ieri mentre installavo mi è stato chiesto di "partizionare l'hard-disk". Ho
spinto OK quattro o cinque volte e sono andato avanti. Cosa sono i moduli del
kernel? Non so, ne ho scelti alcuni a caso.
Caro diario, giorno 11
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In solo una settimana ho fatto partire il sistema. Pare che io abbia cancellato
tutto quello che c'era sull'hard disk quando lo ho partizionato, ma non è grave:
c'erano solo le mie mail personali degli ultimi 3 anni con tutti gli indirizzi
(quando sarò un hacker famoso, si rifaranno vivi tutti) e la copia digitale
della dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat che avevo trovato in soffitta
della nonna, dopo che è morta (non sono andato al funerale perché stavo
installando). Poco male: diventerò un hacker, ed ho la copia cartacea. Non
faccio una doccia da quando ho cominciato, ho la barba un po' lunga e sto solo
mangiando pizza e hamburger. Però sto bene.
Caro diario, giorno 12
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I moduli del kernel non andavano scelti a caso. Pare che io abbia fatto qualcosa
che non va riguardo al modulo per la scheda grafica. Il monitor è esploso. Poco
male: ne ho un altro. Nell'incendio è bruciata la copia cartacea della
dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat. Non importa, non trattava di Linux.
Le mie ferite guariranno in un mese, nessuno farà caso alle cicatrici quando
sarò un hacker figo. Ho messo su 4 chili: smaltirò poi, ora non ho tempo.
Caro diario, giorno 14
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Ho passato due giorni a scegliere quali programmi installare: l'elenco ne
comprende 6739, con nomi di solito senza vocali come ed, amb, brlscnb e mvf fncl;
di questi, 1356 sono editor di testo! Pare che servano tutti: gli hacker ne
sanno una più del diavolo!
Caro diario, giorno 15
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XF86Config ne sa MOLTE più del diavolo. O forse serve ad evocare il diavolo
stesso, non ho capito bene.
Caro diario, giorno 20
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Finalmente il computer funziona. Meno di tre settimane per sistemarlo: un record
di velocità. Ho dovuto saltare le docce per risparmiare tempo, ma non ne ho
risentito. Certo, non funziona l'audio, la grafica non va a più di 16 colori a
640*480, il masterizzatore non dà segni di vita e il cursore si teletrasporta da
un angolo all'altro dello schermo: ma è proprio dalla capacità di affrontare
questi piccoli disagi che si vede il vero hacker. Ora mi connetterò a Internet.
Mi hanno detto che gli altri hacker sono sempre molto disponibili verso chi
vuole imparare. Sono passati i vicini a chiedere dove era il cadavere.
"Quale cadavere" ho chiesto io.
"C'è odore di cadavere in decomposizione" hanno risposto.
Non capisco. Non sento nessun odore: saranno impazziti? In effetti mi lanciavano
delle occhiate poco rassicuranti.
Caro diario, giorno 21
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Oggi ho provato a connettermi a Internet. Ho un WinModem. Questo è MALE.
Caro diario, giorno 22
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Oggi ho provato a connettermi a Internet. Qualche cosa è andato storto, dal
nuovo modem vengono rumori strani e un po' irati.
Caro diario, giorno 23
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I rumori strani erano la voce di un cambogiano che rispondeva alle telefonate.
Pare che il suo numero di telefono sia quello usato di default per la
connessione a Internet. Ha detto che, se voglio, mi legge ad alta voce il
giornale, così mi sento nell'autostrada dell'informazione. Per ora ho declinato.
Si chiama Chea Vichea.
Caro diario, giorno 24
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Mi sono connesso! Fino a che non esco dal pentagramma di sangue di gallo nero,
tutto funziona a meraviglia! Mi chiedo cosa succederà all'alba. Sento degli
strani rumori provenire dalla cantina.
Caro diario, giorno 25
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Ho mandato delle mail su Internet chiedendo aiuto per capire meglio. Ho scritto
sulla mailing list Kernel Dev, mi sembra il posto migliore per trovare degli
esperti.
Caro diario, giorno 26
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Chi è RTFM? E quando comincerà ad aiutami?
Caro diario, giorno 31 (o forse 52)
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Sono stato multato. Pare che sia vietato bruciare i computer in terrazzo. Ho
detto che dopo tutto era Capodanno, ma mi hanno spiegato che Capodanno è stato
tre settimane fa: devo aver perso il conto dei giorni. Ora che ho eliminato il
computer, sto molto meglio. Dopo la terza doccia ho sentito i miei vicini di
casa urlare "era ora che riparassero quel tombino, l'aria era proprio
irrespirabile!". Ho comprato un machete per tagliarmi la barba, fino ad ora ho
rotto tre rasoi. Domani parto per la Cambogia, ho ritelefonato a Chea Vichea. Mi
ha trovato un lavoro come bracciante nelle risaie. Non vedo l'ora di cominciare:
ha detto che il computer più vicino è a 5km dal suo villaggio. Basterà?