Interpreti
principali: Florinda Bolkan, Stanley Baker,
Jean Sorel, Silvia Monti, Leo Genn, Alberto De Mendoza, Anita
Strindberg
Trama:
Carol, figlia di lord Hammond, noto politico e moglie di Frank, brillante avvocato, racconta al suo psicanalista il terribile incubo
nel quale uccide Julie Durrer, la sua vicina, dopo una notte di
trasgressione. I guai di Carol però iniziano quando viene veramente
ritrovato il cadavere di Julie, con accanto alcuni suoi indumenti. Il padre,
certo della sua innocenza, inizia ad indagare per proprio conto, al
contrario del marito, che cerca di far passare la tesi della infermità
mentale, per ottenerne il rilascio, dopo essere
stata incarcerata per omicidio. Ricoverata in una clinica per malattie
mentali, Carol sembra essere scagionata dal suicidio del padre, che,
convinto della colpevolezza di Frank, quando si rende conto che non può
essere il colpevole, lascia una lettera nella quale si accusa dell'omicidio.
L'ispettore Calvin, alla fine ha l'intuizione decisiva: l'assassino è
proprio Carol, amante ricattata della Durrer.
Note:
Lucio Fulci, partendo da un suo
soggetto (sceneggiato insieme ai fido Roberto Gianviti), realizza un giallo
molto ben fatto, preferendo la psicologia all'azione e riuscendo a
sviluppare le introspezioni dei vari personaggi (senza perdere un attimo il
filo logico), soprattutto con l'intersecarsi delle relazioni tra padri e figlie (oltre alla
coppia principale, Frank, marito di Carol, è a sua volta padre di una
irrequieta ragazza, interpretata da una splendida Silvia Monti), che
finiscono per ribaltarsi quando, al sacrificio dell'insensibile figlia di
Frank, nel tentativo di scagionare il padre, fa da contralto l'indifferenza
di Carol per il suicidio dell'amato padre, estremo ed inutile tentativo di
evitare lo scandalo di una figlia assassina e (soprattutto) con strane
tendenze saffiche.