SPELA ROZIN


SPELA ROZIN  30/01/1945 Ljubljana, Slovenia


1960  Partisanske price

1961  Pesma

1962  Pescani grad

1962  Cudna devojka

1963  Dve noci u jednom danu

1963  Via Veneto

1964  Ercole l’invincibile

1964  La valle dell’eco tonante

1965  Cinque per la gloria

1966  Le piacevoli notti

1966  Sticenik

1966  Kako su se voleli Romeo i Julija

1967  Nemirni

1967  Marinai in coperta

1968  La battaglia della Neretva

1968  Joko, invoca Dio e...muori !

1968  Io ti amo

1968  Il sole è di tutti

1968  Testa o croce

1968  Il professor Matusa e i suoi hippies

1969  Sedia elettrica

1970  Il magnifico Robin Hood

1971  19 djevojaka i 1 mornar

1974  Dervis i smrt

1986  Hey babu riba

1987  Bio jednom jedan Snesko

1989  Zena s krajolikom


Spela Rozin nasce a Lubiana, oggi capitale della Slovenia, il 31 gennaio del 1945, quando ormai le armate partigiane di Tito stanno per liberare la Jugoslavia dalla presenza tedesca. Esordisce non ancora quindicenne nel cinema con il film "Partisanske Price", propagandistico film di guerra diretto da Stole Jankovic, ancora qualche partecipazione, prima della sua consacrazione nazionale con il ruolo di Minja, prototipo della moderna ragazza jugoslava (siamo nel 1962) nella bella commedia "Cudna devojka", ruolo che le regala una discreta notorietà anche a livello internazionale. La chiamata internazionale arriva dall'Italia, siamo nel 1963 quando la splendida diciottenne slovena arriva a Roma, chiamata dai produttori di "Via Veneto", dimenticabile tentativo di sfruttare il successo del felliniano "La dolce vita". Poche pose per la giovane jugoslava, ma la possibilità di conoscere autentiche icone del cinema italiano, come Maurizio Arena o Claudio Gora, oltre a Margaret Lee, Frank Wolff o Mario Brega. Siamo nei primi anni '60, il genere maggiormente in voga è il peplum, Cinecittà si accorge della bellezza mitologica della giovane Spela, tanto da offrirle subito ruoli da protagonista ne "La valle dell'eco tonante" ed in "Ercole l'invincibile", ma nonostante tutto, la tentazione e la voglia di casa impediscono alla sua carriera di spiccare il volo. Persino la United Artists posa la sua attenzione su Spela, quando affida al grande Roger Corman la regia del film "Cinque per la gloria", che però, non riuscendo però ad abituarsi ai ritmi lavorativi del regista (oltre a non comprendere i motivi del cambio di nome imposto dai produttori americani, nel film infatti è accreditata come Mia Massini), non coglie la grande occasione. Ritorna in patria, sistemandosi ormai già famosa a Sarajevo, inizia a lavorare per la televisione jugoslava (senza disdegnare il cinema di casa), riceve qualche chiamata dai produttori italiani per le quali, ogni volta con meno voglia, prende l'aereo per Roma, partecipa al kolossal jugoslavo "La battaglia della Neretva", grandioso film ambientato nella IIª Guerra Mondiale, nel quale ha la possibilità di mettere la sua firma in uno dei più importanti cast mai visto su un set cinematografico (tra gli altri, Yul Brinner, Sergey Bondarchuk, Curd Jurgens, Sylva Koscina, Orson Welles, Anthony Dawson e Bata Zivojinovic). La stella, mai completamente accesa, di Spela Rozin si affievolisce, probabilmente per sua scelta, ed il resto della sua carriera si svolge in patria, maggiormente per la televisione. Restano pochi film a farci ricordare della sua bellezza (la foto è del 1966), del suo rapido passaggio nel mondo del cinema, una meteora che però è in grado ancora oggi di far venire i brividi a chi ha avuto la fortuna di incrociare i suoi meravigliosi occhi color ghiaccio.