Interpreti
principali: Tomas Milian, Barbara Bouchet, Florinda Bolkan, Marc Porel, Andrea
Aureli, Franco Balducci, Rosalia Maggio, Irene Papas, Vito Passeri, Linda Sini,
George Wilson, Ugo D'Alessio
Trama:
Basilicata, primi anni '70, la vita
di un tranquillo paese viene stravolta da una serie di misteriosi omicidi di
ragazzini. I carabinieri svolgono le indagini in maniera convenzionale, come
loro richiesto, finendo per fermare, prima indiziata (da tutti), una
"magiara", primitiva figura di strega dedita alle magie più
oscure. La giustizia popolare ha però già trovato il suo colpevole, tanto
che, nonostante venga rilasciata, la magiara è picchiata a morte dagli
ignoranti abitanti del posto, neanche tanto pentiti quando l'assassino torna
a colpire. L'attenzione degli inquirenti si sposta allora su una giovane (e
viziosa) donna del nord, mandata dalla famiglia nella terra d'origine, per
tentare di tenerla lontana dalla droga. Sarà un brillante reporter
milanese, Andrea Martelli, insieme proprio alla ragazza, a scoprire la
verità.
Note:
un film bellissimo, questo, dove
superstizione e modernità si fondono a creare un'atmosfera quasi irreale
(in un film di "cronaca"). L'ambientazione del tutto inconsueta,
anche per un genere che di consueto ha poco e niente, girato alla luce del
sole, scene indimenticabili (fra tutte, la barbara uccisione della magiara,
la fine cruenta dell'assassino, il particolare del paperino giallo che da il
titolo al film, "u scemu" nel casolare circondato dai bambini già
corrotti dal peccato), forse il miglior cast mai avuto per un film di
genere, tutto contribuisce a fare di "Non si sevizia un paperino"
una delle bandiere del nostro cinema nel mondo. Grazie Fulci, peccato non
averti più tra noi. Da poco rieditato, finalmente in versione integrale,
dalla LF.