Interpreti principali: Boris Karloff, Susy
Andersson, Marc Damon, Michèle
Mercier, Glauco Onorato, Milly Monti, Jacqueline Perrieux
Trama: film ad episodi. "I
Wurdalak": un giovane viaggiatore russo trova riparo da una
tormenta di neve in una locanda, i cui occupanti sono
però tutti vampiri, dei Wurdalak appunto; "La
goccia d'acqua": una incauta infermiera ha la pessima
idea di rubare un anello alla
medium che accudiva, appena questa muore; "Il
telefono": una donna camuffando la voce, perseguita
l'amica al telefono, minacciandola di morte. La realtà sarà
ben diversa.
Note: liberamente ispirato ad alcuni
racconti di Cechov e di Tolstoj. In questo altro capolavoro
dell'orrore, Bava ha la possibilità di incontrare il
leggendario Boris Karloff, attore inglese, il
"mostro" più famoso del cinema, insieme a Bela
Lugosi, il quale descriverà con parole entusiastiche questa
sua trasferta romana. I distributori americani del film,
temendo gli strali della terribile censura
statunitense, chiesero al maestro di addolcire il
finale e Bava li accontentò, a modo suo. Nell'ultima scena
si vede Gorka (Boris Karloff) correre con il suo veloce
destriero, ripreso in campo stretto, il vento tra i capelli,
un bel monologo sul senso della paura, poi il cavallo
rallenta, il vento non scuote più i capelli, la camera
scende lentamente fino ad inquadrare il trucco del cavallo
finto, con tutti i tecnici che smontano il set, liberandolo
da cavi ed arnesi vari. Uno sberleffo geniale, che però
costo all'anziano attore una lunga malattia: quando morirà, pochi
anni dopo, Bava si maledisse per queste riprese, ritenendo
se stesso in parte responsabile della sua morte.
AKA
Black Christmas (1963)
Black Sabbath (1964)
The Three Faces of Fear (1963)
The Three Faces of Terror (1963)
Les Trois visages de la peur (1963)