All'onorevole piacciono le donne

   

1971

 

  

Interpreti principali: Lando Buzzanca, Lionel Stander, Laura Antonelli, Eva Czemerys, Francis Blanche, Renzo Palmer, Anita Strindberg, Agostina Belli, Aldo Puglisi. 

Trama: Italia, tutti i televisori sono sintonizzati sul Parlamento riunito in seduta plenaria per l'elezione del nuovo Capo di Stato, l'elezione già organizzata per favorire Giacinto Puppis, piccolo politico siciliano, arrivato a Roma con l'aiuto della mafia e del Vaticano (che poi sono la stessa cosa), diventato Presidente del Consiglio. L'arrivo di una donna, capo di stato straniero, a Ciampino rivela la debolezza inconscia del Puppis: il fondoschiena femminile, dal quale è attratto in maniera tale da non poter assolutamente resistere. Alla vista di un culo, Puppis cade in trance e irrigidisce la sua mano sulla parte anatomica, fino a serrare come una morsa. Ricattato dagli operatori tv che hanno scoperto la scena, il politico riceve l'aiuto del suo amico Padre Lucion, uno strano domenicano (interpretato da un brillante Renzo Palmer) lontanissimo dal Vaticano rappresentato dal Cardinale Maravidi (Lionel Stander), che lo convince a ritirarsi per qualche giorno nel convento di padre Schirer. Il convento, frequentato da suore tedesche, acuisce l'ossessione di Puppis per il sesso femminile, tanto da comprendere che la sua vera vocazione non è la politica, ma le donne. Finalmente guarito, Puppis esce raggiante dal convento, con la promessa di maritare suor Delicata (Laura Antonelli), proposito impedito dal cardinale che, per evitare lo scandalo, fa eliminare (e trasformare in statue da processione, "canonizzare" secondo il termine da loro stessi usato) tutti coloro che sanno. Costretto a lasciare la sua amata suora, Giacinto Puppis è, alla fine, il ... nuovo Presidente della Repubblica Italiana.

Note: feroce satira politica travestita da commedia pecoreccia (da notare la parata di starlettes, davvero notevole), All'onorevole... beneficia di un Lando Buzzanca in stato di grazia nella parte del politico siciliano, Giacinto Puppis, accompagnato dalla mafia (in abiti da cardinale) nella sua scalata verso il Parlamento. Un politico del tempo (Colombo?) si riconobbe nel personaggio tratteggiato da Fulci, riuscendo a far bloccare il film in uscita; Fulci fu convocato al ministero dell'interno (da Fanfani) per una proiezione a porte chiuse del film, con il piagnucolante politico (che, secondo Fulci, era un noto gay) preoccupato per la sua carriera in politica internazionale, rassicurato però da un serissimo ed esilarante Fanfani "Ma chi vuoi che lo guardi Fulci, all'estero!".

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