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1961 Sansone
1962 Ursus il gladiatore ribelle
1962 La furia di Ercole
1963 Golia e il cavaliere mascherato
1963 Gli invincibili tre
1963 Sansone contro il corsaro nero
1963 Il vecchio Testamento
1964 Ercole contro Roma
1964 Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli
invincibili
1964 Maciste e la regina di Samar
1964 Sansone e il tesoro degli Incas
1966 A...come assassino
1967 Addio mamma
1968 Sapevano solo uccidere
1969 I peccati di Roma
1970 La furia dei Kyber
1971 In nome del
padre, del figlio e della Colt
1973 Mi chiamavano
Requiescant… ma avevano sbagliato
1974 Dagli archivi della Polizia
Criminale
1974 Kucuk
kovboy
1977 Robin,
frecce, fagioli e karate
1978 Baby love...
Sergio Ciani,
meglio noto al mondo come Alan Steel, arriva al cinema, come tanti suoi
colleghi culturisti d'oltreoceano, sull'onda della grande richiesta di
peplum. Giovane di belle speranze e dotato di un fisico impressionante, Alan
lega il suo nome proprio a questo genere, la mitologia, interpretando tutti
gli eroi, da Sansone (il suo esordio, nel film omonimo, diretto da Giancarlo
Parolini nel 1961, coprotagonista di Brad Harris nella parte di Macigno) a
Maciste ("Maciste e la regina di Samar", di Giacomo Gentilomo,
1964), da Ursus ("Gli invincibili tre", 1963, nuovamente con
Giancarlo Parolini) ad Ercole ("Ercole contro Roma", 1964, di
Piero Pierotti). Il calo di interesse verso il genere mitologico impone ad
Alan Steel una svolta nella carriera, che però, a differenza di altri (fra
tutti Richard Harrison e Brad Harris) non avviene. Una breve immersione nel
western, non certo memorabile (forse il migliore tra i film da lui
interpretati è "Sapevano solo uccidere" del mitico Tanio Boccia,
che raduna in una ambientazione messicana Kirk Morris, Gordon Mitchell ed
appunto Alan Steel), una piccola parte nell'incredibile "Dagli estratti
della Polizia criminale" di Paolo Lombardi, 1974, (disinvoltamente
girato a Roma, riconoscibilissima in ogni locazione, ma ambientato in giro
per l'Europa ed il Mediterraneo; memorabile la scena del porto fluviale di
Roma spacciato per il porto di Tunisi), altre partecipazioni in film
dimenticabili, prima dell'oblio, interrotto solo dalle recenti notizie di
cronaca (ottobre 2001) che lo vedono coinvolto in una truffa perpetrata ai
danni degli abitanti di un paesino dell'hinterland romano, dove memore dei
suoi trascorsi da attore, Alan si spaccia da giudice per ottenere favori e
crediti, riuscendo solo ad essere denunciato dai carabinieri. Addio Alan
Steel, preferivamo ricordarti come l'eroe buono della mitologia, anche se
solo di cartapesta e celluloide.
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