Progetto curricolare di Educazione alla legalità

 

 

 

Premessa

 

E’ormai acclarato che la Scuola costituisca il luogo più adatto e privilegiato per parlare di legalità per vari motivi:

  1. La scuola è la prima istituzione con cui e in cui ci confrontiamo;
  2. E’ il primo luogo organizzato nel quale ci insegnano a rispettare regole comportamentali e ruoli formalizzati;
  3. A scuola ciascuno comprende di avere diritti e doveri e impara a rispettare la libertà degli altri;
  4. A scuola si comprendono e praticano valori quali:il senso di responsabilità, la solidarietà, la cultura della differenza, l’interculturalità, la pace.

Per questi motivi e per tanti altri ancora, non ultimo la peculiarità del territorio nel quale operiamo, nella nostra scuola deve avere un ruolo centrale la diffusione della cultura della legalità e della convivenza civile, ricordando sempre che noi insegnanti, con i nostri comportamenti, costituiamo un esempio concreto di rispetto e correttezza.

 

 

 

Attività

 

 

Progetto  “Comportamenti….. problema in classe”

 

 

Descrizione dell’istituzione proponente
 

La SMS Stanziale è situata nel comune di San Giorgio a Cremano,in una zona limitrofa alla periferia orientale di Napoli da cui , negli ultimi anni, proviene circa il 50%   dei nostri alunni .

Ha una popolazione scolastica di circa 650 alunni ,distribuiti su 28 classi ,80 docenti, 8 amministrativi,13 ausiliari.

Il contesto territoriale e sociale in cui agisce è estremamente eterogeneo dato l’alto numero di allievi pendolari,cui prima si faceva riferimento,ma anche l’ambiente socio-culturale di platea,fa registrare situazioni problematiche legate ad ambiti familiari disgregati .

Tematica prescelta

Proprio in relazione a questo aumento di problematiche all’interno delle famiglie,negli ultimi anni,sono in aumento gli alunni che manifestano i loro disagi,assumendo comportamenti che se non affrontati con tutta l’ attenzione e professionalità necessari,rischiano di sfuggire a qualsiasi tipo di controllo.

E’ stato osservato che il più delle volte,questi soggetti provengono da modelli coercitivi familiari,conflittualità coniugale,isolamento sociale e basso livello socio economico.

Questa situazione è emersa in tutta la sua ineludibilità,durante lo svolgimento del progetto “Cittadini si cresce insieme”tenutosi nella nostra scuola nei mesi di Ottobre-Novembre,nel corso del quale sia i docenti che i genitori,che vi hanno preso parte ,hanno sottolineato la necessità di affrontare adeguatamente questo problema.

In particolare i genitori si sono mostrati molto interessati alla formazione su queste problematiche ritenendo la scuola deputata a fare ciò in qualità di istituzione educativa permanente..

Il Progetto pone enfasi sull’apprendimento e l’acquisizione di comportamento sociali adeguati per lo “star bene a scuola” che significa anche poter sperimentare buone relazioni tra, docenti-alunni, alunni-genitori e tra pari. Tali relazioni sono indispensabili per un sano sviluppo psico-sociale che punta all’acquisizione delle “competenze sociali” (life-skills). Essere socialmente competente significa saper affrontare le difficoltà familiari, scolastiche e più genericamente relazionali. Non sempre gli alunni riescono ad utilizzare in maniera adeguata tali abilità, manifestando così evidenti difficoltà relazionali che successivamente potrebbero sfociare in comportamenti aggressivi, devianti, antisociali, di isolamento e sentimenti di inadeguatezza che inficiano  direttamente sul successo scolastico.

A partire da tali considerazioni, il presente progetto si pone l‘obiettivo di ampliare le competenze sociali degli alunni e di facilitare il riconoscimento e l’intervento delle situazioni problematiche da parte degli adulti coinvolti nel processo educativo (genitori e insegnanti).

 Metodi e tecniche previste

Considerato che più è precoce l’intervento più risultati si avranno, si è pensato ad un intervento  di tipo longitudinale da attuarsi con i circoli didattici da cui provengono,in una certa percentuale i nostri alunni e a noi territorialmente vicini,    I^ e IV ^Circolo Didattico di San Giorgio.

 

Metodologia

Gli incontri realizzati per ogni classe, privilegeranno modalità d’intervento interattivo ed esperienziale che sollecitino la ricerca di risposte personali, la condivisione, il confronto e lo scambio di esperienze in particolare sul tema del disagio relazionale a scuola e in famiglia.

Motivazioni pedagogiche e tipo di intervento su casi segnalati dai Consigli di classe,previa dettagliata osservazione in situazione.

 

Soggetti coinvolti (alunni, docenti, genitori, personale ATA, esperti esterni):

alunni di quinta elementare dei due circoli didattici e alunni di prima media della SMS Stanziale

docenti e genitori  delle classi target motivati all’apprendimento delle tematiche in oggetto.

Risultati educativi attesi

Il progetto si propone di intervenire sui diversi livelli del disagio relazionale, familiare, comportamentale e psicologico al fine di:

ü       acquisire informazioni sulle tematiche inerenti il disagio infantile e pre-adolescenziale;

ü       acquisire una più accurata consapevolezza sul tema dei conflitti in ambito scolastico, familiare e tra pari sulle motivazioni che ne sono alla base e sulle conseguenze che genera;

ü       acquisire le competenze sociali, cooperativi e prosociali negli alunni;

ü       Prevenire e ridurre il numero di comportamenti problematici in ambito scolastico e familiare;

ü       Migliorare il clima di classe attraverso il potenziamento della competenza emozionale e il senso di responsabilità individuale;

ü       Migliorare la qualità delle relazioni, delle interazioni e delle comunicazioni esistenti tra pari.

 

 Indicazione delle tecniche di valutazione di tali risultati (mediante l’elaborazione di strumenti di rilevazione prima e dopo la sperimentazione).

 

Strumenti

Gli incontri saranno organizzati in modo da alternare momenti di lavoro teorico formativo-informativo e di tipo pratico-esperenziale. Gli strumenti previsti sono:

  1. questionario di valutazione delle relazioni sociali;
  2. brainstorming finalizzato alla facilitazione della comunicazione in gruppo
  3. circle time con discussione libera mirata al confronto tra pari rispetto gli argomenti trattati e feed-back dei propri vissuti;
  4. role playing (giochi di ruoli) finalizzato ad una maggiore comprensione del punto di vista dell’altro;
  5. attività laboratoriale su materiale audiovisivo e letterario.

 

Materiali

Per il lavoro delle classi sarà necessario materiale di cancelleria (penne, cartoncini, ecc.)

Per il lavoro con gli adulti sarà necessario materiale di cancelleria (fotocopie delle dispense), computer, videoproiettore, videoregistratore o lettore DVD.

 

Verifica

Valutazione dell’intervento attraverso l’utilizzo di un questionario atto a verificare il prodotto finale. A consuntivo dell’intervento svolto verrà stesa una relazione finale che verterà sul percorso effettuato dal progetto.

 

Tempi di realizzazione

Per la realizzazione del progetto sono previsti complessivamente:

3 incontri della durata di due ore ciascuno in ogni classe coinvolta nel progetto, a cadenza settimanale, per un minimo di nove ore per classe.(due classi per ciascuna istituzione scolastica)

5 incontri di formazione della durata di due ore ciascuno, per un totale di dieci ore complessive, per il gruppo docenti e personale ATA,  composto da massimo 20 persone

5 incontri di formazione della durata di due ore ciascuno,per un totale di dieci ore complessive, per il gruppo genitori composto da massimo 30 persone

Il programma così articolato costituisce un’indicazione di massima: gli aspetti strettamente organizzativi (tempi, spazi, materiali, ecc.), saranno definiti successivamente in relazione alle esigenze degli insegnanti.

EQUIPE

La realizzazione dell’intero progetto è affidata Psicologi clinici, del Dipartimento della facolta’ di Psicologia dello Sviluppo, della seconda Università degli Studi di Napoli, esperti nel settore della formazione, della psicologia evolutiva e della prevenzione del disagio scolastico. Numero due tutor d’aula, individuati, uno tra i docenti ed uno tra i genitori, per le ore di formazione delle due componenti.

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  Progetto  "Pratiche di  PartecipAzione"

 

Premessa

Nella nostra scuola è stato istituito da quattro anni il “Parlamento delle studentesse e degli studenti” con l’intento di avviare i nostri allievi a  forme adeguate e reali di partecipazione  alla vita della comunità scolastica,intesa  come complessa e composita comunità di persone, spazi, attività,  che per ben funzionare ha bisogno del contributo di tutti.

Le ragazze e i ragazzi hanno subito mostrato di gradire di essere ascoltati,e si sono attivati responsabilmente all’interno dell’ organo elettivo. Nel corso di questi anni è incominciato a farsi strada in molti dei nostri allievi, anche grazie  alle attività svolte nell’ambito dell’Educazione alla Legalità, la consapevolezza dell’importanza della partecipazione, del far sentire il proprio punto di vista, anche su questioni che, per la loro complessità, sembravano non essere alla loro portata.

 

Analisi dei bisogni

 Conoscere, consolidare e potenziare nei nostri allievi, eletti al Parlamento delle studentesse e degli studenti (complessivamente 56 alunni), pratiche all’esercizio della cittadinanza, aiutandoli ad essere consapevoli delle loro esigenze e dei loro desideri. Dare loro tempi e spazi adeguati all’esercizio di una progettazione partecipata.

 

Finalità e modalità

Il percorso prevede di stabilire un contatto diretto tra i giovani e le istituzioni, attraverso esperienze partecipate, secondo le seguenti modalità:

·         protocollo di intesa con gli Enti territoriali

·         collaborazione di esperti di progettazione partecipata del laboratorio regionale “Città delle bambine e dei bambini”della città di San Giorgio a Cremano

·         attività laboratoriali

·         role play

·         attività di progettazione

·         visite sul territorio

·         partecipazione ad eventuali consigli comunali e/o di circoscrizione

·         partecipazione ad udienze dibattimentali

·         partecipazione ad occasioni ufficiali della vita cittadina

 

Obiettivi Trasversali

 

Obiettivi Specifici:

 

Risultati attesi

 

Attuazione del percorso

Il percorso, attuato in orario pomeridiano, sarà costituito da due moduli di lavoro di 20 ore ciascuno, formati ognuno da 28 alunni-e (componenti del parlamento),guidati da un esperto esterno in progettazione partecipata e da un docente interno con funzione di tutor.

Sono previsti 10 incontri di due ore ciascuno, per ciascun modulo.

 

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