Periodico del A.S. La Stanza    Anno X    numero 3                                                           20 Maggio 2008            

 TRATTASI DI DUETTO 

I rossi gennarini partono di gran carriera e mettono subito il risultato al sicuro. Dieci minuti e il risultato pende dalla loro per 3 a 0. Il parziale toccherà anche i 5 a dimostrazione che la gara non é mai stata in discussione. Il colpo di reazione i maratoneti l'hanno avuto tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo quando hanno realizzato i 3 gol che potevano riaprire la partita ma la squadra di Panca e Fiumone ha risposto colpo su colpo chiudendo ogni velleità maratonetica. Assenti da una parte e dall'altra e tanti legni colpiti, il solo Mimmo ha centrato i legni della porta difesa da Massimone Fornaciari almeno 3 volte. Serata no per Tommy, sul groppone almeno 10 dei sette gol subiti.  ( Carlo Bonelli)

Assenze e presenze sono sempre presenti. (Platone)

dal nostro inviato Cesare Naldi La prima vittoria aureliana coincide con la prima assenza del suo uomo simbolo, quell'Aurelio che non riesce a raggiungere in tempo lo stadio del Pozzale e lascia la sua squadra in cinque. Non si perdono d'animo i superstiti e guidati da Massimo Pagliai e da un Maurizio in forma europeo (altro che Cassano) spazzano i polemici con un 5 a 3 senza alibi. Non sono mancate le polemiche ma questa non é una notizia, altrimenti che polemici sarebbero? Rispetto all'ultima gara invece i gialloneri hanno dimostrato che se vogliono, gli attributi li possono mostrare a chicchessia. I canarini partono in quinta, fischio d'inizio del Sig. Perretti e Maurizio ricevuta palla sul ceerchio di centrocampo fa partire un missile, Tommy é costretto a cambiare il primo paio di guanti, fuori i Galbani dentro i Giglio. 1 a 0 e si riparte da dove eravamo, a metà campo con palla ai verdi. Non sarà il solo acuto per Maurizio, che in un crescendo wagneriano mette la sua firma su quattro delle 5 perle incastonate nella rete tommasiana e non conento firma anche un grande autogol su assist di Fornaciari. POLEMICA.  

DIECI ANNI E LI DIMOSTRA   di Angelo Brini                        

Chissà, forse questa é l'ultima edizione del torneo. O forse no. A giudicare dall'afflusso e dalle presenze si direbbe che l'interesse non é certo quello degli anni d'oro, quand'anche gli spalti risultavano gremiti. Ma lasciamo gli spalti e andiamo negli spogliatoi, ci sono delle sere che ne basterebbe uno per cambiarsi. La decima edizione, dalla quale ci si aspettava più brio, sta scivolando anonimamente senza lasciar traccia ma d'altronde gli anni passano anche per le cose e quando passano per le cose belle ce ne accorgiamo ancor di più. Alle 21 quando comincia la prima gara, anche in passato non c'é stato mai il tutto esaurito,  si contano sempre sulle dita di una sola mano le presenze di coloro che giocheranno la gara successiva. Addirittura intorno alle 22, spesso non si vede neanche l'ombra di chi giocherà. Tanti dei protagonisti della prima non rimangono quasi mai a vedere la seconda. E tutti i lunedì immancabilmente si intrecciano valanghe di telefonate con lo stesso comun denominatore: " Si gioca la prima o la seconda?"  Io risponderei: " La terza!"