La gazzetta della Stanza

Periodico della squadra U.I.S.P.  La Stanza     anno V  Numero 11                                         07 Luglio 2004

 

 REGULAR GIANNINO

Chiusa la prima fase con Giannino al comando. Prima della finalissima si prevede una grande Baron Cup. 

Con la vittoria ai danni di Ubba e grazie al pareggio tra Imma e Genna, i gialli vincono con merito la fase regolare del torneo. Con 18 punti conquistati si aggiudicano lo scudettino che permette loro di giocarsi la finale con Gennarino fra due settimane. La gara non offre grandi spunti, le due squadre si affrontano consapevoli ormai di quello che sarà il rispettivo destino e la partita vive di alti e bassi. La notizia più importante é quella relativa agli assenti. I blues infatti devono ricorrere a due prestiti per giocarsi regolarmente la gara; oltre all'annunciato Tofani, in ferie in terra marchigiana, si aggiungono all'ultim'ora Aurelio, Fiumone e l'affaticato Romei. Con i blu giocano Sifanno e Vezzosi. Nel 5 a 4 finale  da rilevare le triplette di Mango da una parte e Lucarelli dall'altra. (Nella foto, Ciccio, lo specialista in finali)    

 

Champagne tra Imma e Genna

Partita spettacolare e ricca di gol. Con i giochi ormai fatti le due squadre si concedono allo spettacolo.

Mattatore della serata é stato senza dubbio il redivivo Panca che firma 5 delle sei reti che permettono alla sua squadra di pareggiare contro Gennarino. Il fatto di non dovere raggiungere nessun tipo di risultato porta le due squadre a giocare in maniera più sbilanciata rispetto al solito, e questo atteggiamento favorisce lo spettacolo. Si vedono tratti di bel calcio, Gennarino costruisce con costanza trame di bel gioco portando alla conclusione  tutti i suoi effettivi, addirittura il gattone arriva a concludere verso la porta del bravo Leo. E se da una parte é il collettivo a prevalere, dall'altra sono le giocate individuali a tenere vivo lo spirito della gara, su tutti il già citato Alberto che in serata di grazia non sbaglia pressoché nulla; anche Marcone mette in mostra qualche giocata sopraffine mentre Franceschino Massa si fa "apprezzare" per alcune bestemmie fuori ordinanza. Ottimo l'arbitraggio di Adorni di Bergamo.  (Nella foto, l'uomo Gatto)

Antonio: Favati come Moggi....

Antonio non accetta di buon grado il commento del nostro editorialista dopo il famoso arbitraggio di Bruno

"Il signor Favati o non ha mai giocato al calcio e quindi non sa che il grado di adrenalina nel momento in cui varca una determinata soglia può portare a reazioni poco superiori alla media oppure é un giocatore il cui livello di adrenalina non deve poi alzarsi così tanto per cominciare a farsi apprezzare per vane e noiose proteste e lamentele". Antonio Vezzosi ha rilasciato questa dichiarazione all'indomani della lettura dell'articolo del Sig. Favati nel quale l'autore riteneva penoso l'atteggiamento di protesta dei giocatori di Gennarino dopo la convalida del famoso gol fantasma contro Ubba. Il più grande libero della storia della Stanza aggiunge che una reazione doveva assolutamente seguire ad una decisione che ha lasciato increduli anche gli avversari e comunque la stessa non é da condannare perchè é risultata tutto sommato composta. 

 

 

51° minuto

Romei = Ero stanco, non mi andava neanche il rinforzino

Ciccio = Se avessi allenato Imma, l'avrei portata in finale

Ciccio 2 = Certe volte in campo non ci si capisce 

Ferro = 

Giovanni = Sono in polemica con il Mazzèi perché................e ho detto tutto..

 

Il Punto e Virgola di Favati di Bientina

V° GIORNATA DI RITORNO

Serata interlocutoria per la sesta edizione del torneo di calcetto: la classifica aveva già emesso le proprie sentenze e si giocava quindi senza particolari motivazioni.

Il punto

Ubbarone / Giannino. I blu si presentano in formazione ampiamente rimaneggiata, tanto che devono ricorrere a due prestiti per poter raggiungere il "minino legale" ed avere un cambio. Sono infatti assenti Magistà, A. Fiumalbi, Tofani e Romei ed Ubbarone ingaggia per l'occasione Vezzosi e Sifanno. Fra i gialli spicca l'assenza di Zavaglini,oltre che del solito Maurini. La gara parte un po' in sordina, con le due squadre che non riescono a mostrare azioni particolarmente degne di nota: piano piano però lo spettacolo migliora ed i gialli, una volta aperte le marcatore, acquisiscono un buon vantaggio. Ubbarone però non molla e riesce comunque a mantenersi in gara, con il primo tempo che si chiude sul 4 a 2 per Mazzei & C. La terza rete personale di Ciccio Mango in apertura di ripresa sembra chiudere la gara. I gialli però si rilassano troppo ed in più mister Mango concede giustamente un po' di riposo a Giacinti, tant'è che nel finale Ubbarone si riavvicina pericolosamente, portandosi sul 4 a 5. Ormai però non c'è più tempo e così Giannino chiude con la sesta vittoria in otto gare, che gli garantisce il primo posto finale. Per Ubbarone invece un buon allenamento in vista della imminente Baron Cup. I più. Biondi. Il buon Massimiliano conferma la sua continua crescita e nel secondo tempo si mostra nelle inedite vesti di portiere, sfoderando alcuni interventi molto efficaci e spettacolari. - Mango. Ciccio per una sera si dedica quasi esclusivamente alla fase offensiva e, anche se non apporta il solito contributo in fase di contenimento, firma una bella tripletta. I meno.  Lucarelli. Il "pennellone" dei blu non  sfrutta come avrebbe potuto la serata di "disattenzione tattica" degli avversari, che gli lasciano molti spazi dei quali approfitta solo in parte. - Locci F. + Mazzei. Il primo per i troppi errori in fase difensiva e di rilancio, il secondo per l'eccesso di nervosismo. 

Immacolata / Gennarino. Il secondo incontro vede di fronte due squadre che hanno avuto un rendimento opposto. I primi, dopo aver dominato la prima parte del torneo hanno avuto un crollo totale; i secondi, dopo una cattiva partenza, hanno invece saputo ben assestarsi, guadagnandosi la finale. La fase iniziale vede prevalere i verdi che si portano addirittura sul tre a zero, con reti di Tozzi, Carriero e Fiumalbi. I rossi però, vista la mala parata, si decidono a calare l'asso Pancanti, utilizzandolo finalmente in avanti, dopo averlo tenuto a lungo in panchina o in difesa. I risultati si vedono immediatamente e la gara si fa assai più equilibrata: trascinati dalle reti dell'asso santacrocese i rossi raggiungono il pareggio. Le due squadre si alternano nel portarsi in vantaggio ed ognuna potrebbe chiudere vittoriosamente la gara: nulla di più giusto che alla fine si giunga ad un salomonico pareggio. I verdi si preparano dunque alla finale che tra due settimane li vedrà di fronte a Giannino. Immacolata mostra finalmente segni di ripresa e si presenta come favorita d'obbligo per l'aggiudicazione della Baron Cup. I più. Pancanti. Cinque goals si commentano da soli: credo che i rossi avrebbero potuto sfruttare meglio, anche nelle precedenti partite, il loro asso. - Carriero. La sua non è una delle migliori gare, ma mette a segno un bellissimo goal che merita la segnalazione.  I meno. Francesco Massa. Gara anonima, in cui non riesce a combinare nulla di rilevante.- Morandi. Incassa sei reti e non sempre appare incolpevole.

La classifica.

La classifica era già decisa e le gare di lunedì servivano solo a mantenersi in allenamento. La finalissima si presenta abbastanza equilibrata: i verdi vantano certamente un tasso tecnico superiore, ma Giannino è squadra tosta fisicamente e tatticamente e darà sicuramente filo da torcere agli avversari. Anche la Baron Cup si preannuncia assai equilibrata: i maggiori bookmakers inglesi danno Immacolata leggermente favorita, ma con poco margine sulle altre contendenti.

La virgola.

Vorrei solo fare un breve replica ad Antonio, replica alla quale vorrei dare anche un titolo: "Antonio come Vieri". Il più grande libero della storia della Stanza, in quanto tale, è certamente assai più indicato di me a giudicare qual'è la reazione che un vero giocatore ha di fronte ad una decisione giudicata sbagliata. Antonio è sicuramente, come il Bobo nazionale, più uomo di tutti noi. Ma nonostante questo io continuo a pensare che ci sia qualcosa che non va se sento qualcuno di noi (senza fare nomi, ad esempio, Massimo Pagliai) che negli spogliatoi, a partita finita già da qualche minuto, per di più dopo averla vinta (e quindi evidentemente tanti danni il buon Garrincha non li aveva combinati) affermare che Bruno era prevenuto e che sostanzialmente aveva cercato di far perdere i verdi per far andare in finale la sua squadra. Bruno potrà sicuramente aver sbagliato, ma io sono convinto che lo abbia fatto in assoluta buona fede. Ed allora se qualcuno pensa invece alla malafede per me non c'e "adrenalina" che tenga. Caro Antonio, io sicuramente non sono un grande giocatore come te, e sicuramente sono uno cui piace "farsi apprezzare per vane e noiose proteste e lamentele": però credo di saper ammettere quando sbaglio e anche di saper chiedere scusa. Tutto questo da te e dai tuoi compagni di squadra io non l'ho sentito.