La gazzetta della Stanza

Periodico della squadra U.I.S.P.  La Stanza     anno IV  Numero 4                                         20 Maggio 2003

 

IMPRESA IMMACOLATA

In cinque per tutta la gara mette alle corde un Gennarino sempre più anemico. Ciccio firma per il 2004. 

In cinque e senza cambi per tutta la partita. Si può definire un'impresa quella di Immacolata che si presenta senza Vezzosi, Londi e il solito Tozzi ancora alle prese con una fastidiosa pubalgia che lo terrà lontano dal campo per almeno un'altra quindicina di giorni. Mister Ciccio chiede ai suoi di non pressare e di aspettare nella propria parte di campo gli avversari in modo da poter agire in contropiede. Il primo tempo è avaro di occasioni e di reti, finisce 1 a 0 per Genna grazie alla rete realizzata da Massimo Pagliai sugli sviluppi di un calcio d'angolo e mentre tutta Imma era intenta a protestare con l'arbitro, Locci F. di Empoli. Mimmo e Baldacci non danno mai l'impressione di affondare e tutta la squadra non approfitta dei due cambi a disposizione per aver ragione dei propri avversari che nella ripresa crescono a dismisura. Le prediche di Ciccio cominciano a dare i primi frutti e i bianchi di capitan Mazzei, il migliore in campo, cominciano a macinare gioco e con delle ripartenze veloci si presentano davanti al Morandi a ripetizione. Il finale, 6-3, potrebbe essere addirittura più pesante se gatto Morandi non sfodera almeno un paio di interventi dei suoi. Ottima la prova di Pandoro che fa da spola fra attacco e difesa mettendo i suoi compagni spesso in condizioni di tirare in porta grazie ai suoi pregevolissimi assist. Il Tofani non fa più notizia mentre il mitico Toso oltre a mettersi in mostra per un paio di interventi spettacolari, sfiora addirittura la realizzazione a fine gara con un tiro che sibila il palo alla destra dell'ormai battuto Gattone. Dopo questa vittoria arriva anche la firma di Ciccio Mango per la stagione prossima, il mister reduce dalla clamorosa vittoria di coppa contro la coop colori è euforico e sempre più corteggiato ma non intende muoversi dalla Stanza. Gennarino invece con i suoi zero punti in classifica e con i soli cinque gol realizzati, farebbe bene a riorganizzare le proprie fila perché l'organico a disposizione è sicuramente più meritevole dei punti che attualmente possiede. (Nella foto mister Ciccio Mango) 

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NON BASTA UN MAZZA SUPERLATIVO 

Superlativo! Andrea Mazza ritorna a fare il Mazza anche se non basta per aver ragione di una Poderosa che conquista la sua prima vittoria grazie al solito Panca e alla voglia di crederci fino in fondo. Andrea prende per mano i suoi e li trascina quasi al successo realizzando una cinquina spettacolare, bellissimo il gol su pallonetto realizzato dalla propria metà campo. Non è sufficiente però ad abbattere il fortino Poderosa che ritrova il vecchio Panca in quasi buone condizioni e una squadra che appare più organica rispetto all'esordio di una settimana fa. Il risultato rimane in bilico fino agli ultimi istanti della partita che è divertente e ricca di emozioni, oltre ai soliti noti si segnalano il presidente F. Locci che in due occasioni spreca davanti al portiere e un ritrovato Donadio autore di un ottimo primo tempo. Ora per cpitan Giovanni & C. l'importante è sbagliare poco perché la parte alta della calssifica comincia ad allontanarsi. 

Il nostro torneo

Dall'inizio del torneo di calcetto non avevo osato intromettermi nelle pagine della mitica "Gazzetta", ma questa volta, se il nostro amato direttore me lo consentirà, avrei piacere di farvi sapere quello che rimugino già da qualche giorno. Il nostro amato torneo è ormai definitivamente decollato, ma devo dire che, personalmente, ho avuto un impatto meno favorevole che nel passato. La differenza che, ai miei occhi, più risalta rispetto agli anni scorsi è data dallo scarso coinvolgimento dei partecipanti al "Torneo", inteso con la T maiuscola. Cerco di spiegarmi un po' meglio: ho notato che molti di noi arrivano giusto dieci minuti prima dell'inizio della propria partita, si cambiano, giocano, si fanno la doccia e se ne tornano a casa o vanno subito dal Barone. Direte voi che è tutto normale, ma io non la penso così. Ciò che più mi è sempre piaciuto del torneo di calcetto, fin dal primo anno, è sempre stato il fatto che è il nostro torneo, che noi ci siamo costruiti ed organizzati come più ci è piaciuto, in cui siamo noi a stabilire le regole. E' l'occasione in cui siamo davvero tutti presenti, vecchie glorie assieme a qualche faccia nuova ed ai soliti noti. E' la nostra opportunità per passare un po' di tempo assieme, magari a prendersi per il culo e, per come la vedo io, i migliori momenti ed i ricordi più belli delle passate edizioni sono relativi a momenti di contorno alle partite, ai commenti che si fanno vedendo giocare gli altri o a quelli del dopo partita dal Barone, in lunghe tavolate davanti a pizza e birra. Quest'anno invece ho l'impressione che ci sia minor voglia di tutto questo. Molti, finita la partita, se ne vanno a casa; altri, che magari hanno giocato la prima partita, se ne vanno subito dal Barone, evidentemente senza alcun interesse per la partita successiva o per il fatto di andare a cena tutti assieme. Dopo la prima partita ho sperato che la cosa fosse occasionale, ma invece ho dovuto constatare che anche nelle due successive giornate è accaduto lo stesso. Devo confessarvi che la cosa mi ha dato fastidio: mi sono sentito come derubato di una parte del mio "ruzzino", tra l'altro quella che più mi piaceva. E' vero che il torneo è nato con il preciso intento di consentire a qualcuno di noi, almeno una volta all'anno, di vincere qualche partita e magari di arrivare primi. Anche negli anni passati non sono mai mancate le discussioni, le incazzature, le lamentele con gli arbitri e così via. Ma se lo scopo del torneo deve diventare unicamente vincere, allora credo che sia meglio smettere. Qui in zona ci sono tanti bei tornei, organizzati di tutto punto, con arbitri seri ed avversari che possono essere alla nostra portata: basta chiedere a Michele o a Giorgio per avere tutte le necessarie informazioni. Il nostro Torneo, per me, è, e deve rimanere, una cosa ben diversa, in cui anche i nostri difetti diventano un qualcosa di positivo. Noi non ci chiamiamo per numero, non solo fra compagni di squadra. Credo che ieri i pochi presenti ad assistere alla seconda partita si siano divertiti ad ascoltare ai battibecchi fra me e Francesco Locci, che arbitrava. Penso che Francesco sia, tecnicamente, un pessimo arbitro, ma vi assicuro che non lo vorrei diverso per nessun motivo e sono altrettanto sicuro che tutti i battibecchi che potremmo avere non potranno che cementare ancor più la nostra amicizia.

Scusandomi se vi ho annoiato, con affetto

il capitano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DOV' E' FINITO GIOVANNI LOCCI?

E' l'interrogativo che si pongono compagni e non. E' una presenza assente quella di Giovanni Locci in questa quinta edizione del torneo. Dopo aver assolto il suo compito a livello logistico, vedi casacche, palloni, mute, luci e tutto ciò che bisogna preparare affinché il torneo possa avere inizio, il vincitore degli ultimi due premi fair-play, si assenta e non appena può lascia anche la compagnia. Nelle prime tre serate del torneo che l'ha visto disputare la prima partita, ha pensato bene di raggiungere con una certa celerità il ristorante di Franco, Ubba, non appena terminato di fare la doccia. Non era mai accaduto in passato ed è per questo che tutti si interrogano su questo suo atteggiamento alquanto lontano dal gruppo.(Nella foto Giovanni Locci)

 

Mi consenta

Concedetemi alcune riflessioni a voce non molto bassa:

dovrei essere felice perchè ho già segnato 1 gol più dello scorso anno.......ma c'è qualcosa che non mi lascia tranquillo.

come pensavo ( e l'ho anche scritto: vedi e-mail circolata alla cena dei sorteggi) puntualmente si è verificata, in almeno due occasioni (su sei partite giocate...!), che una squadra si sia presentata con i giocatori contati, senza possibilità di effettuare cambi.......e siamo solo agli inizi!!!

la mancanza degli arbitri crea inevitabili malumori, finendo per scontentare tutti; clamoroso esempio è stata quell'azione in cui Mimmo ha preso 7 pedate in 10 metri di campo (gli sta bene, così impara a passarla)  per poi sentirsi dire dal Mazzei che usava troppo le mani.......ma tant'è.

che dire dei falli tattici? Mah!?!?!? Personalmente li ritengo uno schifo

si sa che l'agonismo spesso tira fuori il peggio di noi, ma trincerarsi dietro un " io sono fatto così " mi pare più adatto ai frequentatori della casa del 'Grande Fratello' dove impera il protagonismo.          Conoscere i propri difetti dovrebbe servire a superarli, non capisco che gusto ci sia a cavalcarli. Smettiamo di sbraitare per influenzare l'arbitro ( a proposito giova ricordare che: arbitro = volenteroso di turno), facciamola finita con i falli gratuiti, prendere un gol non è la fine del mondo, invece di vincere picchiando come fabbri si può anche perdere con onore.

Conclusione: questo torneo è nato male, stravolto nella formula, incerto nelle presenze, però c'è. E chi vuole può divertirsi fino a Luglio, lottando per qualche traguardo.

Cerchiamo tutti di volergli più bene e pensiamo che la riuscita del torneo non dipende da chi l'ha organizzato, ma da come lo interpretano i partecipanti.

P.s.: complimenti al Mazza per il gol da centrocampo, a Nico per la sportività, a Paolo Ciani perchè non era facile dire tante cazzate tutte in una sera.

Proposta: capisco che ad una squadra che non ha cambi non si può buttare fuori un giocatore, per quanto scorretto, violento, becero: ma almeno le espulsioni a tempo facciamole!!

Fiume

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SESSANTUNESIMO MINUTO

Ciani = Io non vengo più, vado a correre alla Tinaia.

Tofani = Io entro sempre sulla palla, ma che vogliono da me.

Ciccio = Senza il Londi abbiamo faticato.

Razzauti = Ciccio non è stato corretto nei miei confronti.

Beppe = Possiamo fare a meno anche di Antonio 

 

PUNTO E VIRGOLA                                                                                        di Favati di Bientina 

III° GIORNATA

Anche la seconda giornata della stagione 2003 è andata in archivio: il torneo sta entrando nel vivo, le squadre cominciano a prendere confidenza con il calcio a 5 e ben presto cominceranno a fare capolino le prime tabelle che le compagini si proporranno di rispettare per raggiungere la finale.

Le partite della seconda giornata hanno avuto un andamento molto diverso fra loro. Scendiamo nel dettaglio.

Il punto.

Con la terza giornata di gare ormai in archivio, il torneo inizia a dare qualche indicazione un po' più attendibile sulle reali forze in campo. Ormai ognuna delle squadre ha disputato almeno due partite e si cominciano a delineare le caratteristiche di ciascuno dei team. I numeri dicono che c'è un sostanzaiale equilibrio, dato che tutti sono ancora perfettamente in grado di ottenere una delle due piazze che consentono l'accesso alla finale: certamente sinora Giannino e Immacolata hanno mostrato qualcosina in più delle avversarie, ma i risultati sono stati spesso in bilico sino all'ultimo, con solo due gare su sei in cui c'è stato uno scarto di più di un goal nel risultato finale. Certamente non esiste una squadra materasso, dato che anche Gennarino, per ora ferma a zero punti, non ha demeritato nelle due gare disputate ed ha un potenziale che le può consentire tranquillamente il recupero.

Ubbarone / La Poderosa. La presenza in campo de La Poderosa è sintomo di spettacolo dato che, dopo il 5 a 6 della scorsa settimana, i granata di Pancanti sono di nuovo i protagonisti di una gara estremamente combattuta, con continui rovesciamenti di risultato ed altalena di momenti in cui ognuna delle due squadre sembrava aver inferto il colpo decisivo all'avversario. Alla fine è Pancanti a piazzare la punizione vincente, consegnando ai suoi i primi tre punti del torneo. La partita è stata a tratti entusiasmante, con Mazza e Pancanti autori di reti pregevoli, ma con molti degli atleti in campo protagonisti di buone prestazioni. Fra i granata è piaciuto ad esempio Fusi, che ha finalmente trovato maggior spazio e si è distinto nell'inedito ruolo di seconda punta. In evidenza anche Locci F. che si è anche proposto in attacco, sfiorando in due occasioni il goal: nel primo caso si è visto negare la gioia da un ottimo intervento di Tommaso, nel secondo ha miseramente ciccato lo splendido assist servitogli. I portacolori del mitico Franco U' Barone si sono arresi solo nel recupero, ma devono soprattutto rammaricarsi con se stessi. In più occasioni infatti i blu hanno dato l'impressione di poter far loro il match, ma le loro frequenti ingenuità hanno sempre consentito agli avversari di recuperare. Particolarmente grave è apparso l'errore sulla punizione vincente, quando hanno lasciato Alberto libero di tirare senza che nessuno frapponesse ostacolo. I più. Mazza: autore di una splendida prova, trascina i suoi e realizza ben cinque goal, uno dei quali, un pallonetto dalla sua tre quarti, è certamente da considerare la rete più bella sinora realizzata nel torneo. - Pancanti: nella serata dei bomber non poteva mancare il puntero di Santa Croce sull'Arno (purtroppo nessuno è perfetto), che segna quattro goal e tiene costantemente impegnata la difesa avversaria. I meno. Donadio: Severino ha un inizio scoppiettante, ma ben presto esaurisce le energie e nella ripresa non riesce in alcun modo a dar man forte allo scatenato Mazza. - Venturini: Andrea Mazza, come detto, era in serata di grazia, ma Nico in alcune occasioni non è sembrato esente da colpe.

Gennarino / Immacolata. E' stata una partita dai due volti: il primo tempo è stato molto equilibrato, con le due squadre molto attente a rimanere ordinate ed a non sprecare energie, con i portieri assai poco impegnati. La prima frazione si è chiusa con il vantaggio minimo di Gennarino, brava a sfruttare una delle poche occasioni avute . Nella ripresa, quando ci si aspettava che Immacolata potesse soccombere dal punto di vista atletico, non disponendo di ricambi, si è invece avuto il crollo di Gennarino, che, subito l'uno-due di Carriero nei primi minuti, ha perso la testa, iniziando ad attaccare senza criterio. Immacolata ha ringraziato sentitamente ed ha più volte infilato gli avversari. Gennarino ha nuovamente evidenziato quello che sembra essere il suo principale problema è cioè quello di non saper ben gestire l'ottimo potenziale di cui dispone: quello della ripresa è sembrato infatti più che altro un crollo mentale, con una evidente mancanza di spirito di squadra. I bianchi invece si stanno dimostrando dei veri e propri specialisti del secondo tempo: è sempre nella ripresa infatti che gli immacolatini hanno sinora mostrato il meglio di se. Pur in assenza di ricambi i bianchi hanno ben gestito la gara e hanno mostrato momenti di bel gioco, con frequenti scambi di prima, con Tofani efficace in difesa, Mazzei e Pandolfini bravi a coprire ed a garantire comunque assist a Carriero, mostratosi ancora cecchino implacabile. I più. Sani: il debuttante Andrea, anche se non mobilissimo, ha mostrato un ottimo senso della posizione e piedi buoni ed è stato uno dei pochi dei suoi a cercare un gioco di squadra. - Carriero: undici goal in tre partite la dicono già lunga sul rendimento del codino milanese. Ieri, dopo un primo tempo all'asciutto, si è scatenato nella ripresa, con ben cinque goal e con un utile pressing sui portatori di palla avversari. I meno. Il concetto di squadra: è sembrato proprio questo il grande assente nelle fila di Gennarino: se si renderanno conto che anche il calcetto è uno sport di squadra saranno dolori per tutti gli avversari. - Vezzosi: il bell'Antonio ha rischiato di mettere in seria difficoltà i propri compagni, preferendo una insulsa amichevole della Fiorentina a quella che poteva essere una partita decisiva per la sua squadra.

La virgola.

Anche la terza giornata non ha mancato di offrire spunti interessanti, anche dal punto di vista non strettamente tecnico.

I giudici stanno ancora esaminando i filmati della prima partita per stabilire chi abbia preso più calcioni fra Mazza e Pancanti, in lizza per aggiudicarsi il premio "Livido d'oro 2003".

Per quanto riguarda invece la speciale classifica de "Il livido te lo fo io" guadagnano buoni punti i vari Sifanno, Tofani e Cecconi, ma entra in classifica, a sorpresa, anche Dabraio che unitamente a Mascali I°, una conferma, guadagna punti con il lavoro di gomiti. Il vincitore della giornata è comunque Francesco Locci, che ha ricevuto un ulteriore bonus per la seguente dichiarazione, rilasciata subito dopo aver proditoriamente colpito da dietro un avversario: "Gli ho tirato, ma la botta l'ho presa io".

Nella seconda gara invece è emersa nuovamente la sagacia tattica, ma soprattutto, la capacità e bravura nel motivare i propri atleti da parte di mister "Ciccio" Mango. Si vocifera che il novello Helenio Herrera invii sms durante la settimana ai propri atleti con slogan tipo "siamo i migliori" o "Giannino ce lo mangiamo". I presenti alla gara avranno poi distintamente potuto udire il buon Ciccio esortare Pandolfini, deluso per non aver raggiunto un pallone che gli era stato lanciato troppo lungo, con le seguenti parole " Pandoro, fai finta di rincorrere un pezzo di passera!"

Passando a cose un po' più serie, tirava una brutta aria negli spogliatoi di Gennarino. La compagine di Gatto & Company non riesce ancora a trovare il giusto equilibrio al proprio interno e pare che qualcuno abbia manifestato propositi di abbandono. Sul punto vorrei ricordare a tutti che l'anno scorso Ubbarone vinse il torneo dopo avere iniziato con due sconfitte. In ogni caso voglio sperare che eventuali propositi di abbandono siano figli della delusione del momento e che siano subito stati cancellati dalle menti che li hanno partoriti. E se anche così non fosse invito tutti a riflettere sulla necessità di non danneggiare comunque gli altri con atteggiamenti infantili. Quello di partecipare al torneo è un impegno che tutti abbiamo preso nella massima libertà: adesso rispettiamolo.

 

SHEARLING E NON SOLO. VIENI A TROVARCI TU CHE PASSI. PAROLA DI ERMINIO.